Il decreto Salva-Italia e il suo impatto sull’ambiente

Le norme in vigore dal 2012 a tutela dell'ambiente toccano settori diversi, spaziando da energie rinnovabili e certificazione energetica degli edifici per giungere ai rifiuti, dalle condizioni di allevamento di animali da fattoria all’etichettatura dell'abbigliamento 'fur-free'.

Il decreto Salva-Italia e il suo impatto sull’ambiente
Simbolicamente designato come decreto 'Salva Italia', il pacchetto di leggi emanato dal Governo ed entrato in vigore dal 28 dicembre 2011 ha un nome e delle coordinate ben precise. È la legge 22 dicembre 2011, n. 214 (Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, recante disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici, pubblicato in GU n. 300 del 27-12-2011 - Suppl. Ordinario n.276. Lo ricordiamo per evitare di confonderne gli ambiti e i contenuti con quelli del prossimo decreto in uscita, cosiddetto 'Cresci Italia', il cui varo da parte del Consiglio dei Ministri è atteso per il 20 gennaio e che riguarderà altri temi, quali liberalizzazioni, misure a sostegno dell'internazionalizzazione delle imprese e snellimento della burocrazia. Il settore più largamente interpellato dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214 sotto il profilo ambientale è quello degli immobili. Dal prossimo 31 maggio gli edifici di nuova costruzione e quelli esistenti totalmente ristrutturati devono prevedere il 20% di fonti rinnovabili per la somma dei consumi di acqua calda sanitaria, riscaldamento e condizionamento; in assenza di tale requisito, il progetto non dovrebbe ottenere l'assenso edilizio. La detrazione IRPEF del 55% per l’efficienza delle abitazioni resterà in vigore per tutto il 2012 con un rimborso in cinque anni, ma si ridurrà al 36% (e fino a un massimo di 48.000 euro) a partire dal 2013 e sarà detraibile in dieci, anziché cinque anni. Col termine efficienza non s’intende solo minor consumo energetico. Tra gli interventi di riqualificazione energetica contemplati come utili alla detrazione vi sono la rimozione di barriere architettoniche, le opere per ridurre l’inquinamento acustico e quelle con valore antisismico, di bonifica dell’amianto e volte al risparmio energetico. Per il ricorso al fotovoltaico, in particolare, dal 1° dell’anno diminuiscono di circa un terzo rispetto a giugno 2011 gli incentivi per gli impianti che entrano in esercizio. Da luglio gli incentivi diminuiranno ulteriormente e dal 2013 entrerà in vigore una nuova tariffa incentivante omnicomprensiva. Entra inoltre in vigore la norma sull’obbligo dell’etichetta energetica per gli immobili in vendita (Decreto Rinnovabili, d.l. n.28/2011, nuovo comma 2-quater), prima richiesta solo per la registrazione del rogito. Dal 1° gennaio 2012, infatti, ogni annuncio di appartamento o altro locale in vendita dovrà indicare con precisione la prestazione energetica dell’immobile contenuto nell’ACE, l’Attestato di certificazione energetica, pena una sanzione che varia dai 3.000 ai 5.000 euro per annuncio. Fa eccezione la Lombardia, dove già l’11 marzo scorso è entrata in vigore la legge regionale n. 3/2011 con l’obbligo dal 1° gennaio 2012 di dichiarare la classe energetica e l’indice di prestazione, ma la sanzione amministrativa in caso d’inosservanza è tra i 1.000 euro e i 5.000 euro. Novità anche per l'impiantistica: il Governo ha emanato un bando da 100 milioni a sostegno degli impianti di produzione energetica da biomasse, le cui domande per il finanziamento potranno essere presentate tra il 18 marzo e il 17 aprile 2012. C’è da dire che proprio nei giorni scorsi, il presidente della CIA, Confederazione Italiana Agricoltori, ha interpellato i ministri Catania, Clini e Passera richiamando l’attenzione sugli incentivi e i sostegni economici previsti per le attività di produzione di energia elettrica da biomasse agricole e forestali. Nel documento, per la definizione dei contenuti del decreto attuativo ex Dlgs 28/2011, la Cia evidenzia la necessità di “promuovere impianti di piccola e media taglia che utilizzano le biomasse solide, le biomasse metanigene e i bioliquidi sostenibili di origine locale, valorizzando il ruolo delle imprese agricole, le intese di filiera e i contratti quadro”. Nel settore abbigliamento parte il recepimento del regolamento europeo 1007/2011 in virtù del quale dal prossimo 8 maggio un sistema di etichettatura specifico dovrà indicare se il capo “Contiene parti di origine animale”, consentendo agli amanti degli animali di distinguere i capi grazie alla certificazione 'Fur Free'. L’obbligo, tuttavia varrà per le nuove produzioni. Gli animali sono contemplati anche dalle nuove leggi per l’allevamento di galline, anche queste in vigore dal 1° dell’anno. Lo spazio loro riservato non potrà essere inferiore ai 750 centimetri quadri ciascuno, secondo la direttiva europea 74/1999. Il che equivale a un metro quadro per circa 12 esemplari contro i circa 20 cui si poteva arrivare in precedenza. È inoltre proibito l’allevamento in gabbia. Prosegue il graduale iter di smaltimento delle lampadine a incandescenza. Vietata la vendita per quelle dai 25 ai 45 watt a partire dal 1° settembre 2012, come disposto dalla direttiva europea 2005/32/Ce, con lo smaltimento fatto nelle apposite strutture. Riforme anche per gli pneumatici, che dal prossimo novembre dovranno avere una certificazione di risparmio energetico calcolata in base ad attrito, aderenza in caso di superficie stradale bagnata, e rumorosità. Infine, per la raccolta differenziata dei rifiuti urbani in ogni Ambito Territoriale Ottimale (Ato), vige l’obiettivo di raggiungere il 65% entro la fine dell'anno in corso, salva la possibilità per i Comuni di chiedere una deroga al ministero dell'Ambiente. Possibilità che la Finanziaria 2007 escludeva; sotto la soglia del 60% di differenziata per ogni Ato al 31 dicembre 2012, dovrebbe scattare la nomina regionale di un commissario ad acta per la gestione dei rifiuti dell'Ato in questione. Non è questa l’unica dilazione alle norme in materia di rifiuti, seppur proveniente da un’altra norma. Con il decreto ministeriale approvato ed entrato in vigore lo scorso 23 dicembre 2012, data della pubblicazione, il Ministero dell'Ambiente e della tutela del territorio e del mare ha stabilito che il Sistri (Sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti) entrerà in vigore dal 2 aprile 2012, anziché al 1° gennaio 2012. Dopo un travagliato iter dai tanti rinvii e anche un tentativo di cancellazione con la manovra correttiva di Ferragosto, il sistema arriva ad una data certa, per – si legge - permettere di “adattare il Testo unico Sistri alle necessità operative e agli adeguamenti informatici eventualmente necessari per rendere pienamente efficiente lo stesso sistema”. Di agricoltura biologica, parchi, aree protette, polveri sottili, tutela dei corsi d’acqua, nel provvedimento di legge non abbiamo scorto voce.

Commenti

Sono felice soprattutto per le galline, posso dirlo o appaio davvero troppo scema? :) Un saluto cara
Maraptica, 10-01-2012 03:10
Ormai la certificazione energetica degli edifici è obbligatoria e tra qualche mese le multe saranno molto più salate di ora . Se siete architetti , geometri , periti ecc. vi conviene frequentare un corso che vi dia l'abilitazione a certificare gli edifici . Su internet ci sono una marea di siti che lo fanno , il problema che nessuno di questi corsi vi da l'abilitazione , tranne quello che frequentato io : www.betaformazione.com/info (CONSIGLIO VIVAMENTE )
Luigi, 11-01-2012 09:11

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