Le dimissioni di Bertolaso e le contraddizioni di Legambiente

Il presidente nazionale di Legambiente, Vittorio Cogliati Dezza, ha commentato positivamente l’operato del capo della Protezione civile Guido Bertolaso, che lascerà l'incarico di sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio. Una presa di posizione che non tutti hanno condiviso. Giuseppe Carpentieri in una lettera aperta spiega perché.

Le dimissioni di Bertolaso e le contraddizioni di Legambiente
"Ringraziamo Guido Bertolaso per l'impegno profuso in questi anni e la capacità di aver portato l'Italia ad avere una Protezione Civile modello a livello internazionale, sempre pronta a rispondere in modo adeguato alle emergenze del Paese". Così Legambiente ha commentato le dimissioni rassegnate da Guido Bertolaso dalla carica di sottosegretario di stato alla Presidenza del Consiglio. "Nel corso del suo mandato - ha commentato Vittorio Cogliati Dezza, presidente nazionale di Legambiente - il capo della Protezione Civile ha sempre sottolineato l'importanza delle attività di prevenzione e continua messa in sicurezza del territorio. Un orientamento che abbiamo apprezzato, perchè costituisce l'unica vera strada per ottenere un Paese più sicuro". Dal mio punto di vista tali affermazioni dovrebbero destare scandalo e certamente dovrebbero far svegliare le coscienze addormentate su chi dichiara esser ambientalista. Spiego perché: Legambiente in questi anni non è stata rappresentata proprio degnamente, lo testimoniano le carriere politiche dei suoi ex presidenti nazionali, guardate dove siedono e capiremo di cosa parliamo. Questo non significa che la base degli attivisti non sia sana, anzi, numerosi contributi culturali sono importanti. Come spiegano bene i tecnici della manipolazione e della persuasione politica per convincere qualcuno devi prima costruirti una credibilità che solo il pubblico può darti così quando vorrai dire una bugia, anche grossa, sarà più difficile che il pubblico capisca cosa sta accadendo perché le persone non ascoltano più quello che dici ma danno credito a chi lo dice. Per cui i primi a doversi indignare sono tutti i soci che pagano le quote di Legambiente e dovrebbero montare un vero casino sulle modalità di scelta dei propri presidenti, perché guarda caso poi finiscono sempre in ambiti elitari a praticare politiche non ambientaliste o quanto meno è strano che si addolciscano di fronte ai disastri ambientali. Il caso più emblematico di perdita di credibilità dell’immagine 'ambientalista' di Legambiente è la sua posizione sugli inceneritori di rifiuti, chiamati anche da loro "termovalizzatori". Furono i Verdi e Legambiente a sponsorizzare l’inceneritore di Brescia come modello "ambientalista". Quest’ultima scivolata dell’attuale presidente, Vittorio Cogliati Dezza, circa il giudizio del mandato di Guido Bertolaso non lascia perplesse le persone correttamente informate sul significato del termine 'ecologia'. Infatti invito i soci di Legambiente a ricercare e studiare il significato di termini semplici come: inquinamento, biologia, ecologia e diritto ambientale per comprendere come valutare l’operato di qualsiasi cittadino in relazione all’ambiente. È probabile che si arrivi a capire che non c’è bisogno di indossare una maglia verde per vivere in armonia con la natura ma cambiare atteggiamento, e dotarsi di una formazione permaculturale (chissà se gli élitari conoscono questa parola). Giuseppe Carpentieri

Commenti

1983 -2009.. tanti anni.. a distenderle sul tavolo sono tante e variopinte le tessere annuali di iscrizione ad una associazione.. sono stati anni belli e difficili, sempre sul filo della polemica, con forti toni di dialettica interni ma si "puliva il mondo", si "festeggiavano gli alberi", si "salvava l'arte" con, forse..., troppa ingenuità. Da Valentino Rossi a Bartolaso, dalla mediazione sulla caccia alla promozione della "termovalorizzazione": la strada è indicata, quante aspettative deluse, quanta amarezza... Il vecchio ed orgoglioso circolo di Firenze non si è mai allineato ed infatti, adesso, non esiste piu'.. ma forse i cigni nuotano solo nel laghetto del Re...
Leonardo, Firenze, 12-11-2010 06:12

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