Chi telecomanda qui? Disdire il canone e sbarazzarsi della televisione

Malgrado le continue lamentele per i contenuti proposti e le proteste per il canone Rai, non tutti prendono in considerazione che è possibile sbarazzarsi della televisione. Andrea Marciani lo ha fatto e ora ci racconta il cambiamento che questa scelta ha comportato nella sua vita e in quella dei suoi familiari.

Chi telecomanda qui? Disdire il canone e sbarazzarsi della televisione
Le nostre scelte sono stimolate ed orientate dall'ambiente in cui viviamo, dalle persone che ci circondano e da tutte le informazioni che riusciamo a ricavare da queste interazioni. Con l'avvento dei mezzi di informazione e la televisione in particolare, la quantità di informazioni con cui interagire sono aumentate vertiginosamente. La televisione, dopo una prima fase istituzionale e pedagogica, in cui la pubblicità era circoscritta in appositi contenitori di pochi minuti, ha vissuto uno sviluppo commerciale tumultuoso, fino a diventare quella dei giorni nostri in cui la pubblicità copre, in alcune reti, punte del 30/40% della programmazione complessiva, mentre il perverso meccanismo dell'Auditel impone ai palinsesti una qualità culturale in caduta libera. Tutti noi ci riteniamo intimamente esenti dal potere coercitivo della pubblicità, da quello idiotizzante dei programmi/spazzatura ed andiamo fieri della nostra autonomia di giudizio politico, ma, come sanno bene pubblicitari e politici, così non è, ad ogni campagna pubblicitaria si riscontrano un aumento dei consumi del prodotto reclamizzato e l'occupazione permanente dei salotti televisivi conferisce ai politici innegabile notorietà e voti. In epoca di odiosi balzelli, l'idea di risparmiare i soldi del canone ci ha sfiorato tutti e talvolta la destra populista ha minacciato apertamente lo sciopero del canone per protestare contro una supposta preminenza di programmi di sinistra, ma quasi nessuno prende al contempo in esame l'ipotesi di sbarazzarsi del diabolico oggetto. Con la mia famiglia l'abbiamo fatto, dopo una breve trattativa con i figli ancora piccoli, abbiamo smontato la brutta antenna dal tetto, comunicato agli uffici competenti la cessazione della fruizione televisiva e richiesta l'apposizione dei sigilli all'apparecchio televisivo (vedi http://www.associttadini.org/canonerai/), sono passati degli anni da allora ma nessun ispettore si è visto per sigillare il nostro vecchio Sony Tinitron, ormai reso obsoleto anche dal passaggio al digitale terrestre. La nostra vita ha fatto un cambiamento significativo. Ora una connessione internet h24 è il nostro vettore primario di informazione ed intrattenimento e nessuno sente la mancanza di quell'odioso elettrodomestico. La vita di famiglia è più intima e comunicativa, le nostre opinioni più originali e 'sorgive', un filtro di consapevole intenzionalità ci separa dalle brutture del mondo (decidiamo noi se proprio ci interessa visionare gli ultimi istanti di vita di Gheddafi o il bombardamento americano di Fallujia, non il primo Minzolini che passa). E per l'intrattenimento, una comunità di fantastici utenti ci mette a disposizione in condivisione libera e gratuita (P2P) tutto quello che possiamo desiderare vedere: Cartoni, filmografie complete, cortometraggi mai passati in sala, intere serie TV o documentari che la RAI non mostrerà mai, il tutto scrupolosamente scremato dalla benché minima interruzione pubblicitaria. Anche i nostri consumi si sono drasticamente ridimensionati, orientando le spese di casa verso gli accorgimenti di risparmio energetico di cui apprezziamo l'utilità in misura crescente man mano che la crisi avanza, anche se talvolta cediamo ancora alle richieste dell'ultimo adolescente di casa, che occasionalmente si lascia convincere dai compagni di classe di avere bisogno urgente di un paio di Converse o di altri capi d'abbigliamento artificiosamente costosi, ma la cosa, per fortuna, va scemando con l'età. Il cambiamento di cui questo sito si fa promotore e che tutti auspichiamo, si fa a piccoli passi, ma alcuni di questi sono propedeutici alla possibilità di compierne di significativi, quello descritto in questa pagina è uno di quelli, credetemi. Libri consigliati sul tema: Manifesto contro la televisione Quattro argomenti per eliminare la televisione Videodipendenti o videointelligenti?

Commenti

Ti capisco... l'ho fatto anch'io l'anno scorso. Migliorata la qualità della vita domestica.
Alessio, 22-02-2012 02:22
Constato con molto piacere che lei e la sua famiglia siete sopravvissuti all'assenza della televisione, anzi ne avete tratto beneficio. Ottima anche la bibliografia consigliata. Chiunque favorevole a questo mezzo pubblicitario di disinformazione dovrebbe quantomeno leggersi Jerry Mander (Quattro argomenti per eliminare la televisione) che già nel '77, da pubblicitario tra l'altro, aveva le idee molto chiare in merito. Complimenti a lei, alla sua famiglia e al suo bellissimo articolo.
Paolo Ermani, 22-02-2012 03:22
la TV è l'unica cosa che non abbiamo riacquistato da quando è andata a fuoco la casa. la qualità della vita è migliorata oltre le più rosee previsioni. provare per credere!!
fabiopanicco, 22-02-2012 04:22
Fatto anche io, già da un decennio. Adesso, ascoltando gli altri, mi rendo conto di quanto io sia libera.
Patry, 22-02-2012 08:22
Ciao! Mi piacerebbe capire meglio, approfondire; detto come l'hai detto sembra facile...ma perdona, sono diventata diffidente, inoltre non da adesso si parla d tassare anche i pc cn connessione internet perchè posson fungere da TV. Questo lo estrapolo da Wikipedia e te lo incollo perchè è un dattaglio non indifferente ma tutto di questo P2P m'interessa e non ne so nulla, inoltre non sono brava con le nuove tecnologie nè a legger tanto, i miei occhi non reggono granchè, ma, ribadisco,vorrei imparare tutto su questa P2P, ho tre figli..Grazie ;) a presto...spero! Da Wikipedia, oltre il resto, questo: "È bene precisare che in Italia chiunque effettua il download di un'opera protetta dal diritto d'autore e la mette in condivisione commette un illecito penale (è l'art. 171, lett. a-bis, lda). La norma è chiarissima: è punito chiunque lo fa "senza averne diritto, a qualsiasi scopo e in qualsiasi forma". La pena è una multa da 51 a 2.065 euro, ma è possibile evitare il processo penale pagando la metà del massimo previsto (quindi circa mille euro) e le spese del procedimento. I programmi di P2P più diffusi mettono automaticamente in condivisione un file mentre questo viene scaricato, per cui se viene effettuato il download di materiale protetto da diritto d'autore mediante uno di essi si concretizza la fattispecie penale. Inoltre, la violazione del suddetto articolo comporta altresì l'irrogazione di una sanzione amministrativa pari al doppio del prezzo di mercato dell'opera o del supporto oggetto della violazione (art. 174-bis lda), ma detta cifra non può essere mai inferiore a 103 euro. Provider e P2P [modifica] Dalle indagini di riviste di computer e dalle lamentele degli utenti nei forum, blog, newsgroup e delle associazioni dei consumatori si è scoperto che i provider italiani limitano il traffico P2P".
Licia, 22-02-2012 10:22
Anche in casa nostra si è da tempo optato per la "cessazione della fruizione televisiva", e stiamo bene. Ci sentiamo più liberi di interessarci a quello che vogliamo NOI e non a quello che "suggerisce" il palinsesto. Le notizie le apprendiamo on line, confrontandole anche con notiziari on line stranieri. Ci risparmiamo l'umiliazione di subire la peggiore frivolezza delle nostrane celebrities in un periodo di "sacrifico" economico come l'attuale e, non poco, risparmiamo i soldi del canone, ma sarebbe meglio dire: ci sottraiamo al prelievo forzato di soldi che per gran parte NON potrebbero alimentare un tipo "tollerabile" di TV.
Jaulleixe, 22-02-2012 05:22
meno male mi sento meno solo .. anch eio da un pò più di un decennio non "faccio uso" di TV, non ho proprio l'apparecchio televisivo in casa generando l'enorme stupore ed incredulità di chi viene a trovare ... cerca cerca e non vede in casa il televisore .. ogni volta mi viene da ridere ... e poi d'improvviso la solita domanda: "Ma ... ma".. ed io "si, non c'è la TV". Al di là della pubblicità e della possibilità di scegliere liberamente ciò che si vuole vedere, attenzione però al rischio di non restare cmq succubi del PC o del web, insomma usare con moderazione anche i mezzi alternativi .. è così fantastica la vita senza uno schermo davanti agli occhi .... un caro saluto ;o)
Dario, 22-02-2012 11:22
Cara Licia, Negli USA (ma anche in EU, con la normativa ACTA, che si cerca di varare in questi giorni) è in atto un'offensiva senza precedenti contro la libera condivisione di idee ed informazioni tra gli utenti di internet, e temo che vedremo presto le libere praterie del web farsi molto pù anguste. Al momento, lo scambio di file da utente ad utente senza fine di lucro è stato oggetto di leggi e sentenze contraddittorie, ma nel complesso è stato tollerato. Considera inoltre che non tutto quello che circola è protetto da copyright e che proprio in rete è rinata la primordiale attitudine al dono del frutto del proprio ingegno (considera tutta la filiera del software open source che ha prodotto tral'altro isistemi operativi linux infinitamente migliori del pessimissimo winzoz) e ricorati che a Leonardo, Gallileo, Newton od Einstein non è mai passato per la zucca di chiedere il copyright per le loro enormi intuizioni, che sono tra quelle che hanno cambiato le sorti dell'umanità. Per quanto riguarda il canone sui PC, che ci vuoi fare? prima o poi succederà, tassano tutto, vuoi che si dimentichino di un oggetto d'uso così rilevante ? Lo spegnimento della TV per me non è stata un'istanza economica ma intellettiva, soprattutto nei confronti dei figli, che ti assicuro, non ne hanno sofferto. Poi comunque un ritorno economico c'è sempre, viene dalla libertà dal bisogno indotto. Un mucchio di pattume di cui scopri improvvisamente di poter fare tranquillamente a meno, senza diminuire di un oncia la qualità della tua esistenza.
andrea marciani, 23-02-2012 09:23
Premesso che sono d'accordissimo sul fatto che La Televisione è di sicuro la prima causa dell'incredibile degrado culturale e intellettuale cui siamo giunti, vorrei fare alcune precisazioni: Durante tutti gli anni 90 - e cioè nell'arco di tempo che ha scandito la mia età da 25 a 35 anni - nel mio piccolo appartamento di Roma c'era un televisore sistemato su un carrello, in un angolo della stanza, che spostavo al centro quando volevo guardare un film in VHS. Si, perché non c'era l'antenna sul tetto né avevo comprato una di quelle portatili. Ovviamente non ho mai neanche pensato di pagare il canone, e continuavo a utilizzare quell'oggetto ingombrante solo ed esclusivamente come monitor. Nell'anno 2000, quando lavoravo regolarmente come impiegato ormai da 4 anni, mi è tornata la passione per il calcio che avevo messo da parte nel decennio precedente. Non sono un tifoso, non ho mai sprecato il mio tempo a discutere di calcio per più di 5/10 minuti e in occasioni eccezionali, ma mi piace molto guardare alcune partite, in particolare quelle di champions league, e - sinceramente - non me ne vergogno. Naturalmente per assecondare questo mio desiderio non ebbi molto da scegliere: installai una parabola e feci l'abbonamento alla TV via cavo. Nel 2004 giunto al limite massimo di sopportazione della vita metropolitana fatta di traffico, stress, smog, ritmi incalzanti, violenza, malcostume, rumore, cibi da supermercato, disgustose vetrine e invadenti cartelloni pubblicitari elettorali e non, decisi di cambiare vita: lasciai il lavoro, diedi in affitto il mio appartamento e mi trasferii in campagna, dove vivo tuttora con la donna della mia vita che mi ha seguito in questa scelta. Qui, ovviamente, tutto è completamente diverso e non esiste più il concetto di tempo libero: c'è solo il tempo, che continua a scorrere, ma a ritmi completamente diversi e - cosa più importante - la sua gestione è totalmente nelle nostre mani. E' però evidente come ciò comporti delle rinunce che riguardano aspetti per me molto importanti: Cinema e Concerti, che hanno sempre rappresentato e ancora rappresentano - insieme ai libri - le mie più grandi passioni, non sono più praticabili. Per quanto riguarda la musica ho dovuto farmene una ragione, così seleziono accuratamente i concerti che più mi interessano e prendo un treno per andare a vederli. Ogni tanto riesco pure a concedermi un Festival che dura due-tre giorni, magari all'estero. Per il Cinema è diverso: esiste qualche sala nei paesi più vicini, ma vi lascio immaginare la programmazione esclusivamente commerciale. Insomma se voglio vedere un buon film, e decisamente lo voglio, le alternative consistono nel percorrere più di 200 Km a/r per raggiungere Roma, o aspettare che lo trasmettano sulla TV via cavo. Non esiste neanche la possibilità di noleggiare il dvd perché anche quelli - almeno qui nei dintorni - riguardano praticamente solo titoli di cassetta. E poi per vedere un dvd ci vuole un televisore, considerato che guardarlo sul monitor da 17 del pc non è affatto la stessa cosa, anzi, ti passa la voglia (e la vista). Tutto questo per dire che, secondo me, il problema non è il televisore in quanto veicolo di immagini, ma La Televisione in quanto sistema di indottrinamento, propaganda e fabbrica di sempre nuovi e inutili desideri strumentali alla società del consumo, oltre che efficace tranquillante per famiglie. Ma basterebbe non guardare innanzitutto TG e talk show e poi tutto ciò che è prodotto da essa, dalle fiction ai reality ai giochi a premi ai varietà, per potersi considerare a buon diritto fuori dal circo e dal condizionamento. Insomma dico che basta spegnere appena terminata la partita o il film scelto, senza neanche ascoltare interviste e commenti o fare zapping a seguire, per ottenere un utilizzo "sostenibile" dell'apparecchio. Va da sé che ciò non vale per bambini e adolescenti (e quindi per le famiglie), troppo spesso sopraffatti dal video e "costretti" da compagni (e magari insegnanti e genitori) a sottoporsi passivamente alle trasmissioni più insulse per poterne poi fare argomento di conversazione e, ahimè, punto di riferimento culturale. Per non parlare della pubblicità e i suoi messaggi subliminali da cui, se non si ha la necessaria maturità e intelligenza è impossibile difendersi. Intere generazioni di uomini e donne totalmente rincretiniti ne costituiscono il risultato sotto gli occhi di tutti, nel mondo intero. D'altra parte c'è chi usa il pc solo per chattare e/o vedere filmati porno... Altro discorso sarebbe invece sottolineare che pagando la TV via cavo si finanziano squali come Murdoch. Questa è senz'altro una ragione valida e sufficiente e purtroppo l'unica giustificazione che riesco a darmi è che faccio anche di peggio continuando ad avere un conto in banca, utilizzando l'auto e non riuscendo ancora a liberarmi completamente del cibo animale. Ciò dimostra che sono certamente un uomo debole ma - vi assicuro - consapevole, e assolutamente non condizionato dalla Televisione che non guardo.
ARTURO MARADEI, 23-02-2012 03:23
(x Adespoto)non essendo un appassionato di sport confesso di non essermi posto il problema di seguire eventi sportivi, e presumo che l'unica strada sia quella da te indicata, anche se mi dicono che ormai anche le pay.tv sono farcite di pubblicità. 8D'altronde perché stupirsene, visto che la prima a farlo è proprio la RAI, che malgrado abbia trasformato l'abbonamento in un tributo forzoso, continua a stuprare i film d'autore con infinite interruzioni pubblicitarie). Tengo a precisare poi, che non avevo intenzione di sostenere che chiunque guardi la televisione sia succube ed etero-guidato. Ognuno è fatto a modo suo, io ad esempio, da ex fumatore mai veramente pentito, provo una sconfinata invidia per quei fumatori che riescono a circoscrivere il vizio alle sole due sigarette postprandiali, per me è sempre stato o un pacchetto intero o niente. Probabilmente lo stesso atteggiamento compulsivo lo vivevo con la TV, da qui la mia esigenza di sbarazzarmene del tutto.
andrea marciani, 24-02-2012 08:24
Un chiarimento: nel momento in cui effettuerò il pagamento tramite vaglia e ne spedirò copia con la lettera di richiesta cessazione canone tv, cosa succederà?! Ovviamente non avrò più il segnale, ma cosa si intende per "suggellare il televisore a colori"? Perché sto per farlo, e già l'idea mi fa sentire più leggera!! Grazie delle spiegazioni, Jessica
Jessica, 24-02-2012 06:24
(x Jessica) di regola non succede nulla, sia per nostra esperienza che per quelle descritte da amici, nessuno si presenta a sigillare il televisore. Inoltre, senza attendere l'eventuale ispettore e senza ingombrarsi casa con un inutile apparecchio, ci si può sbarazzare del televisore di cui risulta il possesso alla RAI, e su cui si è chiamati a pagare il canone. Però, bisognerà ottenere, dalla discarica in cui viene rottamato, una ricevuta che indichi i dati identificativi dell'apparecchio. Di più non ricordo, comunque in rete ci sono molte guide aggiornate sull'esatta procedura da seguire (oltre quella del link da me inserito)
andrea marciani, 25-02-2012 09:25
(x andrea marciani) Intanto ti ringrazio per aver letto e commentato il mio post e avermi fornito nuovi spunti di riflessione. Per prima cosa confesso che mi hai beccato pieno: sono anch'io uno di quelli che è riuscito a limitare le sigarette alle sole 2 postprandiali! Non che fossi un fumatore troppo accanito, ma negli anni 90 ero comunque arrivato a fumare un pacchetto al giorno, ridotto di oltre un quarto negli anni successivi. Poi cominciai a buttare via sigarette fumate a metà e a spezzarne alcune direttamente prima di accenderle, poiché mi resi conto che lo facevo non per reale desiderio ma per abitudine e compulsività. Così, piano piano, riuscii a ridurle ulteriormente. Lasciato il lavoro e la vita metropolitana tutto è diventato molto più semplice e adesso non sono più neanche le 2 al giorno ma ho voglia di accenderne una solo dopo un pasto completo. Talvolta dopo un caffè, che - a parte quello bevuto appena sveglio - è diventato anch'esso piuttosto raro. Ma non capisco bene il tuo paragone: voglio dire che intuisco perfettamente l'invidia nei confronti di chi si accende una paglia quando tu stai sforzandoti di non farlo, perché è una cosa che sai ti darebbe piacere. Ma io non riesco a invidiare nessuno che guardi Il grande fratello, le fiction di prima serata, il gioco dei pacchi o il TG1. Per non parlare di bruno vespa o Ballarò. Quindi, il fatto di non farlo, non costituisce di certo un sacrificio né un problema. Cosa che invece certamente succederebbe se dovessi rinunciare a guardare un buon film.
ARTURO MARADEI, 25-02-2012 10:25
Sono perfettamente d'accordo con Andrea Marciani. Io la TV l'ho eliminata già 5 anni fa e non ne ho sentito per niente la mancanza! La verità è che la TV ci impedisce di essere presenti a noi stessi e delega ad altri la gestione della nostra mente e dei nostri pensieri. Senza TV si è costretti ad essere attivi e presenti a se stessi cercando autonomamente altre attività per impiegare il tempo libero. Già molti anni fa Erich Fromm aveva definito guardare la Televisione una passività più che un'attività!!!
Nicola Roberto, 25-02-2012 06:25
Nel mio caso, però, non ho il libretto, ho solo trovato un bollettino nella cassetta della posta, non sanno che televisore ho perché mi è stato dato 4-5 anni fa e lo sto usando da poco, tra l'altro avevo Sky e in chiaro non vedrei un bel nulla. Ho scritto la lettera, come da modulo, ma forse mi conviene aspettare un loro sollecito per capire a cosa fare riferimento.... Scusate le mille domande, ma mi sembra quantomeno paradossale e comunque vorrei fare le cose per benino. Grazie.
Jessica, 27-02-2012 09:27
Devo dire che "Il Cambiamento" è estremamente interessante e utile, soprattuttop perché è molto difficile accedere a tante informazioni su questi temi in modo competente e su una sola testata. Il livello lo trovo molto elevato e spesso mi permette di fare bella figura tra persone che seguono questi aspetti della vita, diffondendo le vostre notizie e aggiornamenti. Però questo scritto sul canone televisivo mi lascia molto perplesso per più motivi. Credo che prima di scrivere tutto quello che passa per la testa degli appassionati, sarebbe opportuno chiarire eventuali imprecisioni che potrebbero poi confondere noi lettori e magari fare sorgere anche qualche dubbio sulla qualità delle informazioni che inoltrate. In conclusione: mi rilsulta che ciò che viene riportato relativamente al modo di interrompere il versamento del "canone televisivo" soltanto eliminando - sigillo(!)- il televisore sia una cosa che fa parte della preistoria. Addirittura aggirando l'ostacolo con Internet (comunque altro canone), in quanto oggi la "legge..." prevede che il possesso di qualunque apparecchiatura in grado di ricevere il segnale che permette di intercettare le trasmissioni televisive prevede obbligatoriamente il pagamento della truffa (canone) prescindendo dal fatto di distruggere il televisore. Spero di sbagliarmi e se fosse chiedo scusa per la mia eventuale ignoranza e gradirei qualche chiarimento che mi permetta di evitare il pagamento della "truffa". Mi scuso per averla fatta lunga e vi ringrazio per le informazioni che ci regalate. Cicchetti Olindo - Vetralla (VT)
OLINDO cicchetti, 27-02-2012 03:27
Infatti, se mi interessa l'argomento è perché la tv proprio non la guardo per i motivi da te indicati. Ho disdetto il contratto con Sky già da un pezzo. E' svilente ritrovarsi a vedere sempre le stesse cose, programmi che raramente trattano di argomenti interessanti e importanti, e la pubblicità.. Ci sarebbe moltissimo da dire. Ormai qui la utilizza solo la mia bimba ogni tanto, per guardare un dvd. Almeno per ora. Grazie per le risposte.
Jessica, 28-02-2012 08:28
(x Olindo e Jessica) il soggetto dell'articolo non è: "Come sfuggire al canone RAI", ma piuttosto: "Alcuni buoni motivi per non guardare la TV". Le due cose sono naturalmente collegate, perché sarebbe sciocco pagare il canone per un servizio che non si utilizza, purtroppo però l'interpretazione della norma istitutiva del canone del 1938 è in continua evoluzione e la RAI ci sta provando,a mettere sotto torchio anche le imprese che detengono PC in azienda, (vedi:http://www.i-dome.com/articolo/19525-RAI-il-canone-per-i-PC-non-va-pagato-Anzi-si.html) Se la legge imporrà un tributo anche sui PC, si potrà protestare, scendere in piazza, scrivere ai parlamentari, ma alla fine toccherà pagare. Quello che non possono obbligarci a fare è guardare la loro TV/spazzatura e sorbirci la loro pubblicità asfissiante.
andrea marciani, 27-02-2012 08:27
ma sentivo da qualcuno che l'abbonamento RAI si deve comunque pagare anche se si ha solo un computer in casa. Non so per quale cavillo. Se qualcuno vuole delucidarmi; intanto ringrazio Francesco
francesco d'agnelli, 08-07-2012 11:08
Sono convinto che il trasferimento del canone, dall'apparecchio televisivo alla connessione ADSL, sia solo questione di tempo. Quando il gettito ricavabile dagli utenti di internet sarà equivalente o superiore a quello che ricavano dai videodipendenti,procederanno. Nel frattempo, la RAI ha provato ha precedere i tempi pretendendo un canone anche dai PC aziendali, per ora con scarso successo, a quanto mi risulta. Noi comunque attendiamo ancora, da anni ormai, la visita degli ispettori, per il controllo dell'effettiva rimozione degli apparecchi televisivi. Ma comincio a credere che abbiano licenziato anche quelli, nell'era del governo dei banchieri, pagare dipendenti pubblici per andare bighellonando di casa in casa?! ma scherziamo?
Andrea Marciani, 09-07-2012 09:09

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