Distopia climatica nel cuore dell’Amazzonia

Una siccità devastante ha trasformato Manaus, nel cuore dell’Amazzonia, nella città seconda al mondo per la peggiore qualità dell’aria e con i fiumi ai livelli più bassi degli ultimi 121 anni. Lo scrive il giornale britannico The Guardian.

Distopia climatica nel cuore dell’Amazzonia

Una siccità devastante ha trasformato Manaus, nel cuore dell’Amazzonia, nella città seconda al mondo per la peggiore qualità dell’aria e con i fiumi ai livelli più bassi degli ultimi 121 anni. Lo scrive il giornale britannico The Guardian (Foto: Michael Dantas/AFP/Getty Images).
La città, che conta un milione di abitanti, è circondata da foreste, ma ora è colpita da una stagione insolitamente secca, aggravata da El Niño e dal riscaldamento globale.
Manaus è stata avvolta da una torbida foschia marrone che ricorda la Cina durante la sua fase più inquinata. Il porto è stato spinto lontano, oltre le distese di fango prosciugate e ricoperte di rifiuti.
Intorno alla città si stanno verificando così tanti incendi che il monitoraggio della qualità dell'aria nei giorni scorsi ha registrato 387 microgrammi di inquinanti per metro cubo, rispetto ai 122 di San Paolo, la capitale economica del Brasile. L'unica città al mondo che ha registrato risultati peggiori è stato un centro industriale della Thailandia.
Una recente prima pagina del quotidiano A Crítica ha mostrato una fotografia del porto colpito dalla siccità con il titolo “Salute in pericolo”. Un articolo della rivista Cenarium parla di “Amazzonia bollente”, per il calore insolitamente elevato e la bassa umidità che hanno creato condizioni pericolosamente secche nella foresta, scrive sempre il Guardian.
Lo Stato brasiliano di Amazonas ha registrato 2.770 incendi durante l’attuale stagione secca, che secondo i media locali è stata la più alta mai registrata.
E, come scrive il giornale britannico, Jane Crespo, segretaria ambientale di Maués, una comunità a 250 chilometri da Manaus, ha dichiarato: “Alcuni comuni non hanno abbastanza acqua per spegnere gli incendi”.
Inoltre i livelli dei fiumi sono scesi ed essi sono l’unica via di accesso in molte parti dell’Amazzonia, quindi alcune comunità sono state tagliate fuori dai collegamenti. Altrove la navigazione è possibile solo con piccole imbarcazioni, il che rende il trasporto più costoso e le merci più care. Anche la produzione industriale è stata colpita dalla mancanza di forniture, mettendo a rischio Le autorità dello Stato di Amazonas hanno convocato una riunione di emergenza per discutere della crisi climatica regionale e hanno chiesto assistenza al governo federale.

 

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