È possibile avere reale benessere nel malvivere?

Essendoci allontanati dalla natura e frequentando quasi esclusivamente l’artificiale, abbiamo perso il senso di quanto ci può fare stare realmente bene. Le mille malattie e malesseri che l’artificiale comporta, non solo a livello esistenziale ma anche fisico, sono quelle a cui poi il sistema stesso, che ha prodotto e incentiva l’artificiale, pretende di dare soluzioni.

È possibile avere reale benessere nel malvivere?

Essendoci allontanati dalla natura e frequentando quasi esclusivamente l’artificiale, abbiamo perso il senso di quanto ci può fare stare realmente bene. Le mille malattie e malesseri che l’artificiale comporta, non solo a livello esistenziale ma anche fisico, sono quelle a cui poi il sistema stesso, che ha prodotto e incentiva l’artificiale, pretende di dare soluzioni. Un sistema che ci convince che l’artificiale è il progresso, il meglio che possiamo desiderare e l’ovvio epilogo è farci diventare artificiali pure noi, come sta accadendo. Per poter far trionfare l’artificiale bisogna innanzitutto dividere le persone e porre come cardine di tutto l’io. Per farlo è necessario distruggere alla base la comunità e quindi fare ruotare l’intera esistenza attorno all’ego; da lì in poi il passo per diventare perfetti consumatori è inevitabile. Così anche il benessere strettamente per il singolo si dipinge in mille modi pure alternativi, salutari, in una specie di versione greenwashing. Infinite proposte di qualsiasi cosa, guarigioni e pratiche di tutti i tipi: detox di questo e quello, settimane o week end relax, trattamenti di ogni colore, forma e soluzione, basta che non si vada alla radice del problema e cioè un vero e profondo cambiamento che è l’unica azione che può fare veramente bene a noi stessi, agli altri e all’ambiente in cui viviamo. Infatti troppo spesso ci si dimentica che non esistiamo solo noi ma anche un mondo e persone esterne a noi. Qual è il significato di tutte queste pratiche spesso effimere di benessere, se poi nella vita di tutti i giorni abbiamo un costante malvivere? Che senso ha rigenerarsi qualche giorno se poi gran parte della vita la passiamo a fare lavori che spesso odiamo o al massimo sopportiamo? Lavori che fanno male a noi, al prossimo e all’ambiente? Quale benessere può esserci nel vivere in città infernali che sono l’esatto contrario del benessere? Quale benessere può esserci se ci relazioniamo quasi solo con schermi pieni di inquinamento elettromagnetico, trascurando amici, parenti, figli e nipoti, tanto basta mandare un vocale, un video di qualche minuto e il gioco è fatto? Ma si crede veramente che le relazioni possano ridursi a questo? E poi ci si rimane pure male se nel momento del vero bisogno, il vocale o il messaggino non servono a molto. Così come le vacanze comandate, anche le varie declinazioni delle soluzioni benessere sono fatte in modo da darci un palliativo e poi farci ritornare più o meno allegramente a correre nella ruota del criceto. Tutto è votato al disimpegno, al facile e immediato, che come per incanto si pensa che risolva tutti i nostri problemi. Basta prendere la pillolina esotica, il cibo salutare, ripetersi una ricettina magica, seguire uno degli ormai milioni di maestri (del business) spirituali e tutto va a posto, tanto nessuno ci verrà a dire che sono illusioni, pannicelli caldi in una situazione di disperazione esistenziale e ambientale che si fa sempre più grave, con le persone sempre più sole, depresse, senza prospettive e un mondo alla rovina. Ma quando tutto è in vendita, si pensa che anche il benessere, attraverso le infinite offerte che ci bombardano da ogni schermo, si possa comprare. Purtroppo o per fortuna non è così; il benessere, quello vero, è fatto di cose che non vende nessuno perché sono già a disposizione: la natura, le relazioni dirette con le persone, una vita di significato e non votata ad ammazzarsi di lavoro, non importa quale, per comprarsi roba che non ci faccia sfigurare con il vicino di casa. Una vita di benessere comporta cambiamenti e un impegno che non si vende da nessuna parte e si costruisce giorno per giorno con volontà, lucidità, chiarezza, serietà, nel senso del prendere le cose sul serio e comporta anche la costruzione delle relazioni con gli altri. Una esistenza piena di progetti con le persone per costruire un mondo veramente di benessere e di relazioni forti, sane e foriere di futuro. Impegnativo certo ma affascinante e ricchissimo di cose ben più di valore che i soldi.
Ma con ragionamenti di questo tipo non si fa business, quindi è come se non esistessero, quasi nessuno ve li farà, non portano quattrini, non portano audience, non portano follower, non aumentano la visibilità, non sono orientati a fregare il prossimo, quindi si continuerà a credere che il benessere sia in qualcosa che non cambierà mai il malvivere, perché ci rimetterebbe il business stesso del “benessere”.

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IL CORSO

Il 4 e 5 novembre 2023 presso il podere Alba Verde - Loc. Montebamboli – Massa Marittima (GR), l’associazione non profit di promozione sociale PAEA, nella splendida cornice della campagna maremmana, organizza un corso su:

"Come utilizzare i propri talenti, le proprie capacità, esperienze e conoscenze per realizzare progetti individuali o collettivi di cambiamento" che sarà tenuto da Paolo Ermani

PROGRAMMA

Sabato 4 novembre 

Ore 15.00  Visita guidata al progetto Alba Verde che ha fra i suoi scopi l’autosufficienza energetica e alimentare. 

Ore 16.30  Pausa

Ore 17.00  Le grandi opportunità lavorative che ci sono nel settore ambientale, energetico, agricolo, eliminando gli sprechi e tutelando natura, persone, salute e portafoglio.

Domande e confronto fra i partecipanti.

Ore 19.00 Fine

Domenica 5 novembre

Ore 9.00 Riabitare l’Italia. Le alternative già esistenti: esempi concreti in Italia e in Europa di centri per le energie rinnovabili e di tecnologie alternative, eco-vicinato, cohousing, ecovillaggi, comunità intenzionali, recupero di borghi abbandonati, progetti collettivi informali.

Ore 10.30 Pausa

Ore 11.00 Come utilizzare i propri talenti, le proprie capacità, esperienze e conoscenze per realizzare progetti individuali o collettivi di vita e cambiamento.

Domande e confronto fra i partecipanti 

Ore 12.30 Fine 

Il relatore

Paolo Ermani 

Formatore, agricoltore, scrittore, facilitatore, consulente per progetti di pianificazione energetica, ambientale e lavorativa, presidente dell’associazione di promozione sociale non profit PAEA - Progetti Alternativi per l’Energia e l’Ambiente. E’ tra i fondatori del giornale web Il cambiamento per il quale ha scritto centinaia di articoli e del progetto Ufficio di Scollocamento. Collabora con il Parco Energia Rinnovabile, la Fattoria dell’autosufficienza e la rivista Vivi Consapevole. Da oltre trent’anni si occupa professionalmente di ambiente, energia, bioedilizia, stili di vita, economie alternative e propone soluzioni a livello sociale, economico e lavorativo per la costruzione di società che tendano alla prosperità, al benessere, al miglioramento della qualità della vita e alla tutela della natura. Ha tenuto centinaia di corsi di formazione e interventi pubblici. Ha scritto i libri: Il nemico artificiale, Pensare come le montagne con Valerio Pignatta, Ufficio di scollocamento con Simone Perotti, Solo la crisi ci può salvare con Andrea Strozzi, L’Italia verso le emissioni zero, L’orto autoirrigante con Alessandro Ronca.

www.ilcambiamento.it

www.paea.it

www.ufficiodiscollocamento.it

www.paoloermani.it 


DOVE

Podere Alba Verde in Località Montebamboli 25/a, Comune di Massa Marittima (Grosseto)

Coordinate 43.067328,10.793177 

Telefono 0566/216207

mail info@paea.it

L’associazione non profit di promozione sociale PAEA propone questo evento a contributo libero e consapevole, anche per dare la possibilità a chiunque di partecipare.

Per partecipare è necessario iscriversi inviando una mail a info@paea.it

Si può partecipare anche a una sola delle due mezze giornate di incontri

Non sono previsti pasti e alloggio.

Non sono ammessi cani nella struttura.

Si raccomanda la puntualità.

I posti sono limitati.

Chi volesse pernottare, si può rivolgere a queste strutture della zona

Agriturismo Giropoggio https://giropoggio.business.site/ 

https://agriturismoterramadre.it/

Podere S. Andrea https://www.agriristoro.com/

http://www.ostellomassamarittima.it/ 

Nelle vicinanze si consiglia la visita alla città di Massa Marittima considerata la Perla della Maremma

https://www.turismomassamarittima.it/ 

O al lago dell’Accesa tra i più belli della Toscana

https://www.maremma.name/colline-metallifere/massa-marittima/lago-dellaccesa/ 

 

 

Pensare come le MontagneVoto medio su 7 recensioni: Buono
Solo la Crisi ci può SalvareVoto medio su 1 recensioni: Da non perdere
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