L'UE approva le nuove norme per le etichettature tessili

Il giorno 11 maggio il Parlamento Europeo ha approvato l'accordo in seconda lettura, raggiunto con il Consiglio nel mese di Aprile, sulle modifiche del regolamento comunitario sull'etichettatura dei prodotti tessili. La nuova legislazione prevede l'introduzione dell'indicazione obbligatoria sulle etichette se il prodotto confezionato contiente parti animali (pelle, pellicce, cuoio). La Commissione dovrà, inoltre, effettuare uno studio per introdurre l'etichettatura 'Made in' che permetterà ai consumatori di verificare l'origine dei prodotti tessili fabbricati fuori dell'UE.

L'UE approva le nuove norme per le etichettature tessili
I consumatori italiani ed europei saranno presto in grado di distinguere se un prodotto tessile sia confezionato con pelliccia o pelle animale grazie al nuovo regolamento comunitario. "Parti non-tessili di origine animale": sarà questa la dicitura adottata per indicare l'uso di pellame e pellicce nei prodotti. Tutti i capi d'abbigliamento dovranno riportare in etichetta l'eventuale presenza di parti animali a vantaggio di tutti quei consumatori che per motivi etici o per problemi di salute (a beneficiarne saranno infatti soprattutto i soggetti allegici) rischiavano involontariamente - soprattutto per la poca trasparenza - di acquistare prodotti con pelliccia vera o cuoio. Entro il 30 settembre 2013 la Commissione dovrà anche presentare uno studio circa l'esistenza di una possibile connessione tra le reazioni allergiche e le sostanze chimiche (coloranti, biocidi, nanoparticelle) utilizzate nei prodotti tessili. Nonostante il Parlamento abbia fatto pressione per l'obbligatorietà anche dell'etichettatura d'origine sui prodotti tessili importati dai Paesi fuori dell'UE, la proposta è stata respinta dal Consiglio. La Commissione dovrà, comunque, approfondire questa questione, presentando entro il 30 settembre 2013, uno studio sulla fattibilità di un sistema di etichettatura d'origine che offrirebbe ai consumatori "informazioni accurate sul paese di origine e informazioni supplementari per assicurare la tracciabilità del prodotto tessile". La relazione dovrà essere accompagnata da una proposta legislativa. La Commissione dovrà anche valutare di stabilire un sistema per uniformare l'etichettatura delle taglie degli indumenti e dovrà altresì pensare di introdurre un sistema per indicare nelle etichette le sostanze allergeniche o infiammabili presenti nei tessuti. Sono esentati dall'etichettatura obbligatoria i sarti autonomi che realizzano prodotti tessili su misura anche con parti di animali. Il Parlamento ha inoltre sottolineato quanto le nuove tecnologie, i microchip o i dispositivi di identificazione a radio frequenza (RFID), potrebbero sostituire nel prossimo futuro le etichette tradizionali per trasmettere con precisione e trasparenza le informazioni ai consumatori. Il nuovo Regolamento dovrà essere sottoscritto dagli Stati membri ed entrerà in vigore venti giorni dopo la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale europea. I prodotti tessili che sono stati immessi nel mercato sei mesi prima dall'entrata in vigore della nuova legislazione possono restare sul mercato sino a due anni e sei mesi dopo l'entrata in vigore del Regolamento per permettere alle aziende di adeguarsi alle nuove disposizioni.

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