Femminicidio: via libera del Senato alla Convenzione di Istanbul

La Convenzione di Istanbul contro la violenza di genere è ora legge dello Stato Italiano. Dopo la Camera, anche il Senato ha dato il via libera alla Convenzione, completando così il processo di ratifica del documento che rappresenta il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante per proteggere le donne contro qualsiasi forma di violenza.

Femminicidio: via libera del Senato alla Convenzione di Istanbul
La Convenzione di Istanbul contro la violenza di genere è ora legge dello Stato Italiano. Dopo la Camera, anche il Senato ha dato il via libera alla Convenzione, completando così il processo di ratifica del documento scritto a Istanbul nel maggio 2011 e che rappresenta il primo strumento internazionale giuridicamente vincolante che crea un quadro giuridico completo per proteggere le donne contro qualsiasi forma di violenza fisica e psicologica. In particolare la Convenzione di Istanbul mira a “prevenire e contrastare la violenza intrafamiliare e altre specifiche forme di violenza contro le donne, di proteggere e fornire sostegno alle vittime di questa violenza nonché di perseguire gli autori”. Tra i principali obiettivi della Convenzione vi è l'individuazione di una strategia condivisa per il contrasto della violenza sulle donne, ma anche la prevenzione della violenza, la protezione delle vittime e la perseguibilità penale degli aggressori. Inoltre la Convenzione mira a promuovere l'eliminazione delle discriminazioni per raggiungere una maggiore parità tra donne e uomini. Nella Convenzione viene peraltro riconosciuta ufficialmente la necessità di azioni coordinate, sia a livello nazionale che internazionale, tra tutti gli attori a vario titolo coinvolti nella presa in carico delle vittime e la necessità di finanziare adeguatamente le azioni previste per la prevenzione ed il contrasto del fenomeno, nonché per il sostegno alle vittime e lo sviluppo dei servizi a loro dedicati. La Convenzione prevede anche la protezione e il supporto ai bambini testimoni di violenza domestica e viene chiesta la penalizzazione di una serie di comportamenti di violenza nei confronti delle donne. Ne fanno parte lo stalking, la violenza fisica, lo stupro, il matrimonio forzato, le mutilazioni genitali, l’aborto o la sterilizzazione forzati e le molestie sessuali. Tra gli 81 punti si pone particolare attenzione anche all’uso che i mezzi di comunicazione fanno del corpo femminile anche solo per pubblicizzare prodotti. La Convenzione, poi, interagisce con un ampio spettro di situazioni, a partire dalle scuole, in cui è prevista ad esempio l'introduzione di corsi per formare alle relazioni di genere. Una serie di articoli della Convenzione è poi relativa all'immigrazione e più in generale alla protezione delle donne che vengono da Paesi in cui potrebbero o hanno già subito violenza. Di fondamentale importanza è il fatto che la Convenzione riconosce la violenza sulle donne come una violazione dei diritti umani e una forma di discriminazione. Con il via libera di ieri al Senato, l'Italia è il quinto Paese ad aver ratificato la Convenzione, dopo Albania, Montenegro, Portogallo, Turchia. Per entrare in vigore la Convenzione ha bisogno della ratifica di dieci Paesi, di cui almeno otto membri del Consiglio d'Europa. Ad oggi la Convenzione è stata firmata da altri 23 paesi, membri del Consiglio d'Europa, che devono portare a termine il processo di ratifica. Perché la Convenzione abbia un impatto sulla vita di tutti i giorni dovrà essere varata una legge di attuazione che abbia la copertura finanziaria necessaria per permettere la realizzazione dei concreti interventi di sostegno. In merito al via libera da parte del Senato della Convenzione di Istanbul, Josefa Idem, ministro per le Pari opportunità ha parlato di un “passo storico” e ha affermato: “con il voto di oggi l'Italia vuole ripagare un debito, incolmabile, nei confronti delle tante donne uccise dai mariti, fidanzati, partner o ex partner violenti ed intende tutelare e proteggere le donne dalla violenza maschile”. Secondo il Consiglio d’Europa il 25% delle donne in Europa, ovvero una su quattro, ad un certo punto della propria vita ha subito violenza domestica. Nel 2012 in Italia sono state 124 le donne uccise a causa delle violenza di genere. A questo dato, che emerge dal rapporto della Casa delle donne di Bologna, bisogna sommare poi 47 tentati femminicidi. Il 60% dei delitti – riferisce il rapporto - è avvenuto nel contesto di una relazione intima tra la vittima e l'autore del reato, relazione in corso o appena conclusa. Nel 25% dei casi la donna avevano appena concluso il rapporto amoroso oppure stava per farlo. Le vittime di femminicidio vengono uccise prevalentemente in casa (63%) e spesso non sono le uniche vittime: nel 2012 otto persone, tra le quali anche figli della coppia, sono state uccise durante la furia omicida. Il dossier spiega che la maggioranza di questi delitti avviene nelle regioni del Nord. Le regioni che contano maggiori femminicidi sono Lombardia, Campania e Emilia Romagna. Moltissime le straniere vittime di violenza domestica (il 31%), ma nel 73% dei casi l'assassino è un italiano.

Commenti

Va bene la convenzione internazionale di Istanbul per combattere la violenza contro le donne. Siamo contro il femminicidio e condanniamo ogni forma di violenza specie contro i più deboli e meno difesi ,quindi inclusi i bambini.Siamo d'accordo che una idonea normativa può costituire una certa deterrenza nei confronti di certi malintenzionati che hanno la propensione ad usare le mani e altri mezzi violenti.Però è opportuno che le donne non ringalluzziscano eccessivamente, perchè una buona normativa per quanto rigorosa non mette completamente al riparo il sesso debole dalle efferate violenze .Occorre che le donne non travalichino certi limiti e da sesso debole sentano di trasformarsi in sesso forte. Nel segno del riscatto e della parità nei confronti dell'uomo. Perchè è chiaro che se una donna per ipotesi va a divertirsi nei locali notturni si da alla pazza gioia ,fuma e beve, possibilmente si ubriaca poi esce a fare le ore piccole con tacchi a spillo e vestitini succinti e per rincasare chiede e ottiene passaggi in macchina ,è chiaro che a questo punto si procura il guaio.Un aitante giovanotto che a notte fonda incontra una pollastrella a portata di mano non la lascia sfuggire.Voglio dire dall'accettazione del complimento o peggio del passaggio in macchina ad arrivare alle vie di fatto il passo è brevissimo.Se lei alle prime avances si rifiuta e il giovanotto è su di giri e tra virgolette deciso a prendersi il bocconcino e a fare entrare il papa dentro roma la povera pollastrella è in gabbia e non sfugge più e da qui la vicenda può prendere diverse pieghe fino ad arrivare al famigerato femminicidio. E tutto finisce in tragedia e assistiamo esterrefatti all'ennesimo fatto di cronaca nera .Per cui alla luce di tali considerazioni io suggerirei ad alcune donnicciole troppo spigliate, animate da spirito d'indipendenza ,e di rivincita nei confronti dei ragazzi andateci piano siate attente e sobrie ,non fatevi prendere la mano dai fumi dell'alcool o dal frastuono della musica o droghe e buttanerie varie che vi portano a perdere la tramontana e senza saperlo vi ritrovate fra le mani del potenziale violentatore di turno che vi fa la festa e vi aggiusta la tonaca. a questo punto è inutile implorare piangere ,strillare siete finite inesorabilmente nel cul de sac. Il destino è segnato siete prede oggetto di carezze, attenzioni dolci o rozze dipende dalla sensibilità e dalla coscienza del predatore, siete in balia del suo arbitrio . Ma attenzione l'occasione fa l'uomo ladro e lo induce ad agire spesso con violenza come depongono i fatti.E poi di coscienza non nè ha avuta nemmeno il lupo che si mangiò una pecora "sana" intera.Compiuto il misfatto è inutile implorare aiuto e leggi severe , fare visite ginecologiche e varie.Dice il saggio "una volta che santa chiara viene rubata è inutile fare le porte di bronzo.Tutto finisce lì chi ha subito violenza se la tiene.
turiddu, 20-06-2013 05:20
don turiddu, ora mi devi spiegare come mai il giovanotto aitante può fare le ore piccole mentre la "pollastrella" no. già chiamare l'uomo giovane aitante e la donna pollastrella ti pone sul piano del maschilista seriale. hai una terminologia tipica di questo tipo di persone e sinceramente non mi ritengo femminista, ma incazzata si. la donna che fuma e beve diventa quindi stuprabile?? ti sei bevuto quel poco di cervello che ti rimane e sono proprio quei bigotti perversi maschilisti come te che sono pericolosi. le donne non si ringalluzziscono, le donne sono solo felici che finalmente si faccia qualcosa contro questo male dilagante. la donna può pure uscire nuda, è l'uomo che deve tenersi i pantaloni allacciati perchè oltre a quello, si presume sia pure dotato di materia cerebrale in grado di discernere e scegliere. discorsi come i tuoi sono qualunquisti e ignoranti e ledono ulteriormente la categoria, non solo maschile, ma pure femminile. la paglia vicino al fuoco brucia?? siete così deboli e affamati di f..a da dover stuprare una donna che "si permette" di avere una sua vita? vergognati se ancora ne sei capace.se bastano dei tacchi a spillo e dei vestitini succinti per eccitarti sei messo male. l'uomo è predatore e la donna preda, va bene, ma non siamo nella preistoria e fidati che oggi le donne vogliono l'uomo predatore col cervello che le ecciti di testa, non chi fa le ore piccole nella speranza di trovare la pollastrella. buona vita.
valeria, 23-06-2013 08:23
Don turiddru....il tuo post è uno scherzo, vero? Invito la redazione ad esaminarlo....pare proprio una giustificazione dello stupro, oltre che (meno grave) un cumulo di idiozie maschiliste che forse neanche mio nonno avrebbe detto...
Niki, 24-06-2013 08:24
Voglio rispondere subito a questo fantomatico Niki per ribadire le mie impressioni espresse sul mio post, che sottolineo non è uno scherzo e non vuole essere assolutamente una giustificazione dello stupro. Me ne guarderei bene. Lungi da me mille miglia .Simpatico Niki ti prego non distorcere le mie opinioni e non mi attribuire vesti che non sono mie. Non mi sono mai sentito di essere maschilista. Ho sempre chiesto consenso e condivisione . Le tue accuse di idiozie maschiliste mi dolgono non più di tanto perché il mio sentire e il mio modo di vedere sulle donne è agli antipodi del tuo giudizio .Ho sempre rispettato le donne e sottolineo che le donne sono fatte per essere amate con intensità e passione sana. Ed è troppo bello essere ricambiati da loro con altrettanta passione e condivisione. Gli individui che commettono atti violenti sulle donne sono per me dei criminali che vanno puniti con leggi e provvedimenti draconiani. Il mio ragionamento scaturisce dall'osservazione della realtà che mi circonda Sono i fatti a deporre. Certo approfittare di una donna in determinate circostanze per commettere abusi ,è l'atto più turpe e riprovevole che un uomo passa commettere. E ' pura viltà e mera vigliaccheria. Desidero comunque ribadire le mie impressioni, per rispondere anche alla domanda . Uomini che maltrattano le donne . Che fare? Certo non possiamo applicare la legge del taglione o condannare alla pena capitale i rei di femminicidio e allora l'alternativa per limitare e prevenire i danni è quella di consigliare le donne nella più assoluta libertà ad essere diffidenti ,essere sobrie e non andare oltre certi limiti. Non accompagnarsi con sconosciuti e declinare inviti che possono rivelarsi come l'esca attaccata all'amo. Questo discorso vale ancche per l'amica Valeria che molto ingenerosamente mi sta ricoprendo di improperi che non stanno ne in cielo né in terra. Sono solo pretestuosi. Tu cara Valeria prendi saggiamente i miei suggerimenti .Che sono fraterni suggerimenti .E ti ricordo un vecchi saggio siculo che recita: figghi fimmini e dinari nun' si ni dunanu a purtari..Cioè figlie e denari non si devono affidare a nessuno .Ad indicare la preziosità delle persone di che trattasi e del denaro che suscita sempre voglie.Da che mondo è mondo è stato sempre così. Adesso se tu Valeria lo vuoi cambiare non so che dire . La natura ha imposto determinati steccati ed è da sciocchi volerli forzare. Ciao a tutti e a voi della redazione del cambiamento che con saggezza e intelligenza avete recepito lo spirito del mio pensiero , a dispetto del Niki che scioccamenteme lo avrebbe censurato.F.to DON TURIDDU con simpatia.
turiddu, 24-06-2013 11:24
don turiddu....invece i figli maschi sono invulnerabili....mi spiace per te, ma tradisci la tua natura maschilista anche quando ti impegni a celarla....io credo che il consiglio sui passaggi e gli sconosciuti si possa dare anche ai maschi, non credi? O pensi che possano essere violentate solo le donne? O forse è solo il pensiero delle donne violentate che ti eccita, e che ritieni degno di essere esternato?
Niki, 25-06-2013 02:25
don turiddu,secondo te il burka basta???o ci si deve anche chiudere in casa??mi sa che sei nato nel secolo e nel posto di mondo sbagliato!!almeno lo spero.lo dico da residente in sicilia.
Reika, 30-06-2013 01:30

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