Fretta in cucina? Gli italiani non rinunciano al rapporto qualità-prezzo

In tempi di crisi la fretta in cucina ha la meglio? Sembra di sì, ma i consumatori non rinunciano al cibo buono. Secondo un’analisi di Coldiretti è sempre più evidente un crescente interesse di tutti gli italiani al rapporto qualità/prezzo dei prodotti alimentari di largo consumo.

Fretta in cucina? Gli italiani non rinunciano al rapporto qualità-prezzo
Dove è finito lo slow food? Secondo un’indagine condotta da Coldiretti sembra che i cittadini abbiano sempre meno tempo da passare ai fornelli e siano più desiderosi di dedicare il proprio tempo libero al lavoro, alla famiglia e allo svago. È questa la fotografia che scatta Coldiretti elaborando i dati Nielsen sull’andamento delle vendite dei prodotti di largo consumo, confezionati e venduti nella grande distribuzione organizzata. Ai primi posti della classifica dei prodotti alimentari confezionati più venduti nei supermercati, ci sono il prosciutto cotto già affettato (+10,6 per cento), i formaggi già grattugiati (+10,4 per cento) e la verdura lavata e tagliata (+6,2 per cento). La fretta in cucina batte la crisi? Sembra di sì, ma i consumatori non rinunciano alla qualità. È bene dire infatti che anche chi fa spesa nei canali della grande distribuzione, e acquista un prodotto già pronto da mangiare, non fa una scelta frettolosa e superficiale. Secondo Coldiretti, questi dati sono la prova concreta che anche in momenti di crisi esistono segmenti di mercato che continuano a crescere spinti dalle nuove esigenze dei consumatori. Queste scelte di acquisto sono guidate dal bisogno crescente di risparmiare tempo in cucina a favore del lavoro, della famiglia e dello svago, ma senza dover rinunciare al consumo di prodotti freschi, indispensabili per la buona alimentazione, la dieta e la salute. Il consumatore “tipo” di prodotti di largo consumo confezionati è single e vuole risparmiare tempo a favore del lavoro e soprattutto dello svago. La necessità di dedicare meno tempo alla cucina, però, non è indice diretto di una scarsa attenzione agli acquisti. Anzi, secondo l’analisi di Coldiretti, è sempre più evidente un crescente interesse di tutti gli italiani al rapporto qualità/prezzo dei prodotti alimentari di largo consumo. E la prova è data non solo dall’aumento degli acquisti diretti alla fonte, dai produttori (pari al +30%), ma anche l’aumento delle vendite di prodotti biologici confezionati e che, hanno registrato una crescita rispetto al 2010.

Lascia un commento


Per lasciare un commento, registrati o effettua il login.