Fukushima verrà smantellata, ma no a ulteriori evacuazioni

Il primo ministro del Giappone ha affermato che la centrale nucleare di Fukushima verrà smantellata e che i piani di costruzione di nuovi impianti verranno rivisti. Intanto però, nonostante l'entità della catastrofe attuale, il governo giapponese minimizza i rischi e non intende estendere la zona di evacuazione.

Fukushima verrà smantellata, ma no a ulteriori evacuazioni
La centrale nucleare di Fukushima, gravemente danneggiata dal terremoto/tsunami dell'11 marzo scorso, verrà smantellata. Lo ha annunciato, secondo quanto riferito dall'agenzia Kyodo, il primo ministro giapponese Naoto Kan nel corso di un incontro con il leader del Partito comunista giapponese Kazuo Shii. La società Tepco che gestisce l'impianto aveva già annunciato l'intenzione di eliminare i primi quattro reattori, i più colpiti dall'incidente, dopo aver completato i lavori di raffreddamento. Sinora, tuttavia, il presidente onorario del gruppo Tsunehisa Katsumata non aveva sostenuto la necessità di smantellare anche i reattori 5 e 6. Per quanto riguarda le altre centrali del Paese, il governo giapponese ha disposto il controllo urgente di tutti i reattori nucleari. Naoto Kan ha inoltre affermato di volere “rivedere da zero il piano di costruzione di nuove centrali nucleari”. Attualmente in Giappone si contano 54/55 reattori, tutti situati lungo la costa e disseminati su un arcipelago a fortissimo rischio sismico. Intanto, al di là delle intenzioni del governo per evitare futuri disastri, l'entità della catastrofe che ha colpito il paese del Sol Levante appare sempre più grave. Lo iodio radioattivo nelle acque marine appena fuori dalla centrale nucleare di Fukushima è di 4.385 volte i limiti legali. Ieri il valore era di 3.355 volte. I dati relativi ai prelievi effettuati a 300 metri dalla costa rafforzano dunque l'ipotesi che il materiale tossico stia continuando a riversarsi in mare. Secondo quanto spiegato dalla Tepco e dall'Agenzia per la sicurezza nucleare del Giappone, questo tasso di iodio radioattivo potrebbe 'diluirsi' in mare e quindi non comportare gravi rischi per animali e alghe marine. Altri specialisti sostengono tuttavia che potrebbero esserci effetti superiori a quelli ufficialmente annunciati. Cresce intanto la pressione sul governo giapponese affinché venga estesa la zona evacuata intorno alla centrale nucleare. L'Agenzia Onu per il nucleare l'Agenzia giapponese per la sicurezza nucleare sostengono che il governo dovrebbe considerare la possibilità di estendere la fascia di 20 chilometri considerato che un alto livello di radioattività è stato trovato a 40 chilometri dall'impianto di Fukushima. L'Agenzia internazionale per l'energia atomica (Aiea) ha riferito infatti che le radiazioni nel villaggio di Iitate, a 40 chilometri dalla centrale, hanno oltrepassato quelli massimi raccomandati e sono superiori a quelle che fanno scattare l'evacuazione. Malgrado ciò il governo giapponese non sembra essere intenzionato ad estendere la zona evacuazione. Minimizzando la situazione, il segretario di gabinetto giapponese Yukio Edano ha infatti affermato: “Al momento non abbiamo ragione di pensare che le radiazioni avranno un effetto sulla salute della gente”. VAI AL DOSSIER SUL TERREMOTO GIAPPONESE E GLI INCIDENTI NUCLEARI



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