Giappone: dopo Fukushima, un mega-impianto solare

Spenti i reattori nucleari, il Giappone decide di ripartire dal sole. Per far fronte all'emergenza energetica, verrà infatti costruito nell'arcipelago nipponico un mega-impianto solare da 70 megawatt. Si tratterà del più grande impianto di energia solare mai esistito in Giappone.

Giappone: dopo Fukushima, un mega-impianto solare
Spenti gli impianti nucleari, il Giappone decide di ripartire dal sole. A poco più di un anno dal disastro nucleare di Fukushima, soltanto uno dei 54 reattori presenti nel Paese è ancora attivo. Lo spegnimento dei reattori giapponesi ha determinato nel 2011 un calo del 44,3% della produzione di energia nucleare. E per far fronte all'emergenza energetica, il Giappone ha ora deciso di investire 25 miliardi di yen (pari a circa 309 milioni di dollari) in un mega-impianto solare da 70 megawatt. Il parco verrà costruito nella zona sud occidentale dell'isola di Kyushu, nella città di Kagoshima, su 127 ettari di terreni inutilizzati. Con 290 mila pannelli solari, secondo le stime il parco potrà soddisfare il fabbisogno di 22 mila famiglie. Il progetto nasce grazie all'accordo tra la Kyocera Corporation, azienda con oltre 35 anni di esperienza nel settore solare, la IHI Corporation e la Mizuho Corporate Bank. In base all'accordo, il Gruppo Kyocera sarà responsabile per la fornitura del 100% dei moduli solari e di una parte della costruzione e manutenzione del sistema; IHI noleggerà la terra e parteciperà attivamente alla gestione del progetto, mentre la Mizuho CB si occuperà dell'elaborazione di un piano di finanziamento per il progetto. I piani per l'impianto, la cui costruzione dovrebbe essere avviata nel mese di luglio di quest'anno, prevedono l'uso esclusivo di circa 290.000 moduli solari policristallini della Kyocera, per una capacità totale di 70MW (potrebbe così costituire circa il 40 per cento dell'energia elettrica di origine solare giapponese). Il parco sarà dunque il più grande impianto di energia solare mai esistito in Giappone. Il mega-impianto solare verrà costruito per aiutare a risolvere i problemi energetici del Giappone provocati dal devastante doppio cataclisma del marzo dello scorso anno, nonché con lo scopo di contribuire alla tutela dell'ambiente e alla riduzione delle emissioni di CO2. L'inversione di tendenza (dal nucleare al solare) è senz'altro positiva, ma non dobbiamo mai dimenticare che le vere alternative alle fonti fossili o nucleari sono l'efficienza e il risparmio energetico. Il solare va bene, ma non deve ricoprire terre coltivabili o sottrarre altro spazio alle foreste. Speriamo che presto il governo giapponese, quelli europei e quelli di tutto il mondo si rendano conto che l'inversione di marcia non è più rinivabile.

Commenti

Ma in giappone il 40% del fabbisogno energetico equivale a 22 mila famiglie?
Lorenzo, 16-04-2012 02:16
Ma che cosa farneticate? 70MW sarebbero il 40% del fabbisogno nazionale?!? 22000 famiglie sono il 40% della popolazione che utilizza energia elettrica (senza ovviamente contare le aziende/fabbriche/scuole/ospedali...). Mi sa che avete perso per strada qualche "zero" sulle cifre scritte...
PJ, 16-04-2012 02:16
Lo spegnimento del nucleare giapponese ha portato a solo ad aumentare la produzione termoelettrica. Le rinnovabili non possono fare nulla. Un impianto da 700MW in giappone può produrre circa 0,8 TWh mensili, considerando che il nucleare produceva ogni mese circa 25TWh, bisognerebbe installare "qualche" pannello fotovoltaico in più... Per rinunciare al nucleare si aumenta l'uso dei combustibili fossili, questa è la triste realtà.
Che !, 16-04-2012 03:16
Vi ringraziamo per la segnalazione e vi comunichiamo che il dato è stato verificato e corretto.
Redazione, 16-04-2012 03:16
ottimo, tutto ciò che va ad aumentare la produzione di energia pulita e rinnovabile va sempre bene, ma come dice "che!" ci vorrebbe qualche pannello in più... diciamo una centrale con milioni di pennelli... suddivisa però sui tetti degli edifici jappo.. ovvero l'autoproduzione è il futuro... ogni casa una piccola centrale, o un'enorme centrale frammentata su ogni edificio.. ognuno la può vedere come vuole... poi ci son tutte le superfici inutilizzate, tipo le migliaia di km degli spartitraffico autostradali, i parcheggi, ma anche la maggior parte delle strade si potrebbero "pannellare" con qualche pannello ogni lampione, tipo alberi tecnologici per la produzione di energia, lo stesso si può fare sulle ferrovie... ovunque insomma dove nn ci sia bisogno che la luce arrivi al suolo, e mille altre soluzioni simili.. poi ovvio.. ancora più importante è l'efficenza energetica.. aver bisogno di metà dell'energia vorrebbe dire poter spegnere metà delle centrali.. è tutto questo è davvero possibile
marco, 16-04-2012 10:16

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