Grazia...la donna che sussurra ai cavalli

Grazia Vigna, brillante commerciante nell'ambito della moda, nel '97 decide di chiudere il suo rinomato negozio per fare ritorno alla sua "casa interiore", ovvero ritrovare se stessa, cosa che realizza in una casa bianca circondata dal verde in mezzo ai cavalli. Questa sua ricerca porta oggi il nome di "Free Horses Ranch", la collina dei cavalli liberi.

Grazia...la donna che sussurra ai cavalli

Quella di Grazia Vigna è la storia di una donna straordinaria, in grado di ascoltare e capire i cavalli.

Di cosa ti occupavi prima di venire a vivere qui?
«Ho avuto un negozio di abbigliamento di un marchio famoso per 17 anni a Savona, organizzavo sfilate di moda ed ero spesso sui giornali, era un lavoro che svolgevo con passione e molta abilità; ma ad un certo punto mi stancai di questo mondo superficiale votato solo all'apparenza e non alla sostanza, la passione svanì ed io sentii il desiderio fortissimo di vivere in mezzo al verde in una casa bianca».
Detto fatto! Grazia venne per caso a sapere che era in vendita una casa bianca ad Alpicella, nell'entroterra di Varazze, e nel giro di 7 mesi, senza dubbi o ripensamenti alcuni, chiuse il negozio e si trasferì nella nuova dimora insieme al marito Marco. Inoltre, poco prima di trasferirsi, venne a sapere di due cavalli che vivevano dentro un garage al buio, così decise di acquistarli per dare loro una vita migliore nel suo terreno. Ma il sogno ebbe immediatamente una battuta d'arresto: a Grazia fu diagnosticato un tumore maligno al seno in stato avanzato che, nonostante gli interventi chirurgici e la lunga chemioterapia, si ripresentò per 3 volte nel corso di 7 anni.

Come hai vissuto la malattia?
«Sembrerà strano, ma io il cancro lo ringrazio: mi ha permesso di diventare la persona che sono oggi, qui con i miei cavalli. Il Free Horses Ranch nasce proprio come mio personale ringraziamento ai cavalli, senza i quali non sarei mai riuscita a superare la malattia perché mi sono sempre stati accanto durante tutto il percorso oncologico».
La grande svolta avvenne nel 2002 quando Grazia conobbe Luna, una puledra bianca dagli occhi di ghiaccio che era reputata difficile e indomabile; Grazia riuscì a cavalcarla immediatamente perché, spiega lei, "non esistono cavalli difficili, esistono cavalli che hanno avuto rapporti difficili con l'uomo e che non si accontentano di essere considerati utensili, ma chiedono di instaurare una comunicazione con il proprio partner per la vita". Con Luna Grazia cominciò a studiare comunicazione non-verbale, conseguendo il brevetto di istruttore dopo 5 anni di duro lavoro e impegno, poi prese il brevetto di istruttore per bambini, di accompagnatore turistico fino a diventare un terzo livello, “formatore di istruttori”. Tutto questo sempre con Luna a fianco e col terribile spettro del cancro.

E quando hai creato il Free Horses Ranch?
«Nel 2008 la mia prognosi si è allungata e da lì ho preso la decisione di salvare sempre più vite, cercando cavalli che erano destinati al macello perché ritenuti indomabili o inutili e restituendo loro la dignità (attualmente ne ho 13). Il nome 'La Collina dei Cavalli Liberi' indica che qui i cavalli vivono liberi da ogni forma di coercizione che spesso degenera in violenza; io non uso frustini, morsi, ferri di cavallo, speroni, le briglie sono in corda nautica e sono come un filo del telefono col cavallo, trasmettono all'animale la nostra energia e i movimenti del nostro corpo. Ma questo progetto è nato non solo in segno di riconoscenza ai cavalli, ma anche per condividere con le altre persone i benefici che io stessa ho avuto e le mie scoperte a riguardo: oggigiorno gli adulti si sono persi e devono invece ritrovare il proprio percorso interiore in modo da ritornare a casa e diventare ciò che erano destinati ad essere. Qui le persone imparano a giocare con i cavalli, a tornare indietro nel tempo ma mantenendo il proprio bagaglio di esperienza, il cavallo offre loro una seconda opportunità in cui si può vivere il presente con leggerezza. Noi umani abbiamo bisogno dei cavalli, non per sentirci grandi in sella ad uno di loro, ma per imparare l'umiltà e riparare le nostre ferite interiori in quanto abbiamo bisogno di comprensione senza giudizio e solo questi animali meravigliosi hanno questo dono. I cavalli sono esseri sinceri e vogliono sincerità, con loro bisogna far cadere tutte le maschere, non ci deve essere competizione, né ego personale, bensì si deve camminare insieme nella stessa direzione come una vera squadra!».

Quali sono le attività rivolte al pubblico che porti avanti?
«Dal 2009 do lezioni, poi da molti anni faccio 'Vita da Ranch', cioè un'intera giornata in cui grandi e piccini possono entrare in contatto con i cavalli prendendosene cura come e imparando a cavalcarli senza coercizione; da 6 anni nel periodo invernale porto i cavalli in spiaggia per il progetto 'Cavalli d'amare'; la novità di quest'anno invece è con il programma 'Cavallo Time' che ha lo scopo di permettere alle persone di passare del buon tempo col cavallo, imparare a comunicare con lui in un clima di armonia e rispetto reciproco e, solo dopo aver instaurato con lui un rapporto di fiducia, anche di cavalcarlo, sempre usando il linguaggio del corpo e mettendosi in ascolto. Io infatti mi ritengo la portavoce dei cavalli, non parlo con loro ma li osservo e li ascolto in un clima di silenzio e comunione con tutta la natura. Tutti questi progetti non coinvolgono solo gli adulti, ma soprattutto i bimbi che riescono molto facilmente ad instaurare un rapporto sincero e giocoso coi cavalli, e sono anche ben felici di non usare sistemi coercitivi perché ciò è coerente con l'educazione non violenta che viene data loro in famiglia e a scuola. I bambini vivono naturalmente nel 'qui ed ora', hanno una consapevolezza del momento presente che è comune nei cavalli, mentre noi adulti l'abbiamo persa, sopraffatti dalla vita stressante e sempre di corsa e dai continui pensieri che non ci lasciano il tempo di assaporare niente".

E quali sono i tuoi progetti per il futuro?
«Ho in mente un'idea molto bella che si potrebbe chiamare 'Diamo lo zoccolo', ma preferisco ancora non parlarne fintanto che non sarà ben definita ed organizzata».
Grazia dà poi il fieno ai cavalli e pulisce le stalle e i recinti.  E su un cartello verso l’uscita c’è una bella frase di Senofonte: “Rispettiamo gli animali per avere rispetto di noi stessi”.

Segui Grazia su Facebook

Lascia un commento


Per lasciare un commento, registrati o effettua il login.