Green Hill: beagle uccisi perché "invendibili", che fine faranno i sopravvissuti?

Dopo le operazioni di ispezione ed il sequestro di Green Hill, proseguono le indagini sull'allevamento lager di cani beagle destinati alla vivisezione. Agghiaccianti alcune realtà emerse riguardanti la struttura di Montichiari. Arriva intanto una nota firmata da Legambiente e Lav in cui si legge che la Procura ha affidato la custodia giudiziaria per i cani che usciranno dall'allevamento e che nei prossimi giorni i beagle saranno affidati alle famiglie.

Green Hill: beagle uccisi perché
Dopo le operazioni di ispezione ed il sequestro di Green Hill disposto dal Tribunale ordinario di Brescia il 18 luglio scorso, proseguono le indagini su quello che è stato definito l'allevamento lager di cani beagle destinati alla vivisezione. Agghiaccianti alcune realtà emerse riguardanti la struttura di Montichiari. I primi esami su cento cadaveri stipati in un congelatore sembrano confermare i sospetti dei pm Sandro Raimondi e Ambrogio Cassiani che hanno iscritto nel registro degli indagati tre persone: i cani sarebbero stati soppressi perché invendibili. I veterinari avrebbero appurato che molte soppressioni sono state effettuate per problemi di dermatite, ma nell'allevamento non sono stati trovati farmaci per curare questo tipo di problema. “La prima volta che, riferendomi a Green Hill, ho utilizzato pubblicamente le espressioni 'lager' e 'fabbrica di morte' – ha commentato l'onorevole Michela Vittoria Brambilla - le mie parole furono accolte con stupore e in certi casi liquidate come manifestazione di estremismo animalista. Oggi, con i particolari agghiaccianti che emergono dalle indagini in corso, tra cui la scoperta dei cento cadaveri congelati, si dimostra che avevo ragione, così come avevano ragione i milioni di italiani che manifestavano contro quell'orribile attività”. Nell'allevamento di Montichiari gli investigatori hanno poi riscontrato altre irregolarità: quattrocento cuccioli erano privi del microchip di identificazione, sebbene la legge preveda che un cucciolo deve essere regolarizzato alla nascita. Resta da chiarire poi la posizione del presidente, direttore e veterinario aziendale di Green Hill, rispetto alle responsabilità sul tentativo di inquinare prove avvenuto da un server remoto e nel corso del sequestro dei computer da parte di un perito informatico. L'Enpa si domanda in che modo si sia articolato, negli ultimi anni, il ruolo della Asl competente, come sia stato possibile per Green Hill operare compiendo gravi irregolarità e violazioni delle norme vigenti come quelle emerse grazie al sequestro probatorio. “Dove erano i controlli e come si svolgevano?”. L'Enpa, alla luce delle ultime pesanti novità, ritiene necessario e urgente passare dal sequestro probatorio al sequestro preventivo della struttura e degli animali. Secondo l'associazione ciò è indispensabile per evitare che possano essere reiterate irregolarità come quelle rilevate e per poter dare in affidamento i cuccioli. La Protezione Animali chiede quindi la sospensione dall'albo del veterinario responsabile della struttura. Restano intanto da collocare i 2500 cani ancora ospitati nella struttura. I cani potrebbero essere affidati ad un network di centri di accoglienza e recupero gestiti da associazioni animaliste. Dopo il sequestro della struttura i beagle sono stati affidati al sindaco Elena Zanola, all'Asl e a Green Hill, i cui gestori hanno già annunciato la decisione di fare ricorso contro il provvedimento nei loro confronti. Sono migliaia le richieste di adozione provenienti da tutta Italia per i beagle destinati alla sperimentazione allevati a Green Hill. “Invitiamo chi ci ha scritto proponendosi per adottare alcuni dei prigionieri di Green Hill a seguire la vicenda e aspettare - fa sapere il 'Coordinamento fermare Green Hill' con una nota -. Se e quando ci sarà la possibilità di adottare gli animali non mancheremo di comunicare contatti e modalità”. Arriva intanto una nota firmata da Legambiente e Lav in cui si legge che la Procura ha affidato la custodia giudiziaria per i cani che usciranno dall'allevamento e che nei prossimi giorni i beagle saranno affidati alle famiglie. "I 2500 beagle dell’allevamento di Green Hill potranno essere affidati dai prossimi giorni. La Procura della Repubblica di Brescia ha dato alle associazioni denuncianti LAV e Legambiente la custodia giudiziaria dei cani che man mano potranno uscire dall’allevamento per la vivisezione. Il Corpo Forestale dello Stato è stato incaricato della redazione dei verbali di affidamento con i microchip dei singoli animali che saranno consegnati", si legge nella nota delle due associazioni. "Per affrontare questa emergenza – l’Autorità Giudiziaria ha posto sotto sequestro anche il mangime, disponibile per soli 60 giorni – e sostenere il più grande atto giudiziario in tema di diritti degli animali in Italia, le Associazioni hanno intenzione di coinvolgere tutto il mondo animalista e ambientalista e già da oggi riuniranno a Roma il Coordinamento Fermare Green Hill con 'Vita da cani', Occupy Green Hill, il Comitato Montichiari contro Green Hilll e le sigle della Federazione Italiana Diritti Animali e Ambiente (Enpa, Leidaa, Lega nazionale difesa del cane, Oipa)" continua la nota. Sullo stesso comunicato si legge che "sui siti e nelle sedi nazionali delle Associazioni e dei Comitati elencati sarà quindi possibile ora e ufficialmente candidarsi ad adottare un beagle liberato da Green Hill: cuccioli, fattrici, cani adulti e i cani che erano già pronti e in partenza per essere oggetto di sperimentazione.
L’operazione ribattezzata 'SOS Green Hill' è molto gravosa: la Procura ha dato l’affidamento a titolo gratuito, e costerà alle Associazioni e ai Comitati che conteranno sul sostegno di iscritti, sostenitori e cittadini.
La Procura della Repubblica di Brescia mantiene intanto il sequestro probatorio dell’allevamento e dei cani nella struttura affidato per le responsabilità giuridiche a Comune di Montichiari, Asl, e società Green Hill".

Commenti

Bene che si sta sbloccando ed i cani inizino a vernir dati in affidamento. Era assurdo che venissero tenuti in custodia dalle stesse persone che li consideravano oggetti... Come se un bambino seviziato dai genitori venisse dato in affidamento ai seviziatori stessi. Mi fanno ridere le chiacchiere della Brambilla. A sentire lei parrebbe che sia stata l'iniziatrice di tutto, mentre il merito va a tutti i volontari che si sono sbattuti per anni, indipendentemente dai politicanti. Altro che... questo dimostra che avevo ragione e, sì, un po' anche gli altri.
Masque, 25-07-2012 08:25

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