I mostri dell’energia e la resistenza verde della foresta di Hambach

Inutile girarci attorno, fare dei sottili distinguo, sperare che un giorno lontano, chissà, i mostri diventino buone e brave persone. Ingenuo pensare che il lupo perda il vizio: i grandi spacciatori di combustibili fossili e nucleare non hanno altro obiettivo che fare soldi e stanno portando il mondo oltre la soglia del non ritorno.

I mostri dell’energia e la resistenza verde della foresta di Hambach

Responsabili di disastri ambientali attraverso l’inquinamento prodotto dalle loro centrali sparse ovunque e colpevoli di gran parte del cambiamento climatico che porterà all’estinzione la tanto decantata e preziosa specie umana.  I mostri sono tragicamente ridicoli quando fanno finta di prodigarsi in campagne maquillage per l’ambiente, investendo percentuali minime in eolico e fotovoltaico, tanto per dire che anche loro sono per le rinnovabili. Oppure quando fanno un concorso di risparmio energetico in una scuola pur di darsi una riverniciatina verde e poi via al business as usual. 

I mostri di fronte a proteste e dubbi sul loro comportamento, pongono sempre il ricatto del posto di lavoro che è ormai una pistola puntata alla tempia, che non solo fa morire il lavoratore ma anche i suoi figli e nipoti.  Ed è ormai risaputo che di posti di lavoro se ne creano molti di più puntando sulle fonti rinnovabili e salvaguardando l’ambiente.

La Germania, famosa per le sue politiche energetiche e ambientali, dimostra ancora una volta che ambiente ed economia di distruzione e rapina non sono compatibili. L’emblema della protervia, dell’arroganza, della forza utilizzata per spazzare via ogni dissenso e fare terra bruciata, è la foresta tedesca di Hambach, che la multinazionale energetica RWE vuole radere al suolo per estrarre lignite. Hambach è una foresta di alberi millenari e la lignite è uno dei combustibili fossili maggiormente climalteranti. Per difendere la foresta si è creata una vasta resistenza della popolazione ma per RWE l’obiettivo è uno solo: inquinare e guadagnare. E tale idiozia criminale vuole distruggere gli alberi che producono ossigeno, estrarre un combustibile fossile non rigenerabile e aumentare l’effetto serra.

Emblematico come non ci si preoccupi affatto che eliminare una foresta significhi eliminare le basi stesse che ci tengono in vita. Ma i pazzi a capo dei mostri non sono più nemmeno umani, sono solo delle slot machine che quando appaiono i teschi in serie, producono valanghe di monete.  Chissà se un giorno questa gente verrà finalmente accusata di crimini non solo contro l’umanità ma contro la natura tutta.

I posti di lavoro che offrono sono tombe e i loro soldi sono tutti macchiati di sangue mentre snocciolano i dividendi da spartirsi con gli azionisti. Ai mostri bisogna togliere ogni forza con azioni concrete: ridurre i consumi energetici a parità di comfort, dirigersi verso l’autoproduzione energetica e non pagargli neanche un centesimo della loro energia assassina. Esistono già fornitori energetici che propongono il 100% da fonti rinnovabili certificate come ad esempio la cooperativa E’ nostra che nasce dal basso e ha motivazioni etiche che i mostri dell’energia non sanno nemmeno dove stanno di casa.

In questo modo è possibile ridurre il loro potere ma non illudiamoci, fino alla fine, fino all’ultimo centesimo proveranno a distruggere tutto quello che si frappone fra loro e il profitto. Lo faranno con ogni mezzo, così come stanno facendo con la foresta di Hambach e ogni singolo albero di quella foresta è ognuno di noi.  L’ambiente siamo noi, ogni aggressione all’ambiente è un crimine contro l’umanità.

Continua la lotta per salvare la foresta di Hambach

 

 

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