In Emilia Romagna le alluvioni si "prevengono" con colate di cemento

Non erano passati che pochi mesi dall’alluvione in Emilia Romagna che il 7 agosto il governo regionale ha approvato una delibera che toglie competenza all’Agenzia ambientale regionale (Arpae): non si pronuncerà più sulle Valutazioni ambientali strategiche dei piani urbanistici comunali (Valsat).

In Emilia Romagna le alluvioni si

Non erano passati che pochi mesi dall’alluvione in Emilia Romagna che il 7 agosto il governo regionale ha approvato una delibera che toglie competenza all’Agenzia ambientale regionale (Arpae): non si pronuncerà più sulle Valutazioni ambientali strategiche dei piani urbanistici comunali (Valsat).
E meno male che nei giorni della catastrofe si rincorrevano le ipotesi, rimbalzavano le colpe, per poi non essere mai colpa di nessuno, figuriamoci, tanto meno dei politici, tanto meno dei tecnici, e ovviamente, da consolidata tradizione italiana, nessuno che ammettesse errori o che si dimettesse, parola che non esiste nel vocabolario del politico o del tecnico incaricato. Tutti incatenati ai loro ruoli di comando, succeda quel che succeda, anche il finimondo, loro non cederanno mai gli scranni e i lauti stipendi. E così in quei giorni tutti diventavano esperti climatologi, geologi, ingegneri, tirando in ballo qualsiasi motivazione comprese nutrie, UFO e beate vergini. Tutti avevano una opinione e nella confusione generata apposta per alzare un polverone che insabbia tutto, ecco il memorabile intervento di Paolo Pileri, lui sì un vero esperto, che ha rimesso le cose a posto e confermato quello che gli “ambientalisti” rompiscatole come noi dicono da sempre, che cioè se semini cemento raccogli tragedie.
E vedere i politici subito affermare che loro non c’entravano niente, che loro avevano fatto tutto come si deve, anzi avevano pure fatto delle leggi che proteggevano il suolo così bene ma così bene che era stata sommersa metà regione. E di fronte a simili assurdità la tragica e inconfutabile realtà è che in Emilia si cementifica l’impossibile, infatti «l'Emilia-Romagna vanta un vero e proprio record essendo la prima regione d’Italia per cementificazione in aree alluvionali».
Con questi incontrovertibili dati anche un sasso (ma di certo non un politico) capirebbe l’ovvio. E che tutto quanto ci è stato raccontato dalla politica in quei giorni fossero le solite penose e vergognose balle, lo dimostra il provvedimento balneare preso apposta sotto gli ombrelloni, facendo fuori uno dei pochi enti che potrebbe controllare meglio proprio il dilagare della cementificazione e che quindi conferma dove sono le responsabilità e pone le basi per le future inevitabili catastrofi.
Ma il politico conosce benissimo i suoi polli, sa perfettamente che il cittadino si lamenta, strepita, piange ma poi nell’arco di pochi giorni o ore, dimenticherà tutto e continuerà a votare e supportare proprio quelli che gli preparano il disastro. A giudicare dalle percentuali altissime di non votanti, sembrerebbe che il cittadino, a forza di lutti, tragedie e a forza di essere spennato da tutti indistintamente, destra, centro e sinistra, dalle stelle alle stalle, creda sempre meno alle favolette che come un disco rotto gli vengono raccontate costantemente.
Questo provvedimento, che è un pugno in faccia a tutti quelli che hanno avuto danni e lutti dalla tragedia, forse servirà a far capire anche agli ultimi rimasti che la politica, tranne isolati e ininfluenti casi, è ormai saldamente dalla parte di un progresso che non concepisce altro che la devastazione del territorio mascherata da ridicole verniciate di falso ambientalismo e vuote parole di circostanza.
La politica obbedisce solo alle lobby e cementificherà fino all’ultimo centimetro quadrato disponibile e non c’è altra possibilità per fermare lo scempio che creare mille e mille luoghi e progetti collettivi dove la cementificazione selvaggia e senza scrupoli sia bandita e sia invece ripristinata la vita e il rispetto per le persone e l’ambiente.
Si creda ai Pileri della situazione non a chi serve ben altri interessi che quelli dei cittadini e dell’ambiente.

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- 22 settembre, Camerlona (Ravenna)

Presentazione dei libri "L'Italia verso le emissioni zero" e "L'orto autoirrigante"

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- 24 settembre, Santerno (Ravenna)

Corso "Ortocassone che passione"

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- 24 settembre, Pontassieve (Firenze)

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