Al via gli incentivi 2011 per il passaggio a impianti Gpl e metano

Da stamattina i proprietari di automobili che hanno intenzione di sostituire l'impianto a benzina del proprio veicolo con un impianto a gas, potranno usufruire degli incentivi predisposti dal Ministero dello Sviluppo Economico per il 2011. Un provvedimento che arriva un po' in ritardo, e che prevede come lo scorso anno contributi di 500 euro e 650 euro per il passaggio a Gpl e metano.

Al via gli incentivi 2011 per il passaggio a impianti Gpl e metano
Da stamattina i proprietari di automobili che hanno intenzione di passare dalla benzina a un impianto Gpl o a metano possono usufruire degli incentivi 2011 predisposti dal Ministero dello Sviluppo Economico. Si tratta di un pacchetto che ammonta a 24.811.266 euro e volto alla realizzazione di circa 50 mila operazioni in tutto di sostituzione di impianti a benzina con impianti a Gpl o a metano. "Gli importi degli incentivi non sono variati rispetto allo scorso anno" rende noto il Consorzio Ecogas, referente del ministero dello Sviluppo economico per la gestione delle prenotazioni e del monitoraggio, che coordina gli incentivi MSE 2011 per il passaggio a metano e Gpl. Quest'anno, come lo scorso quindi, saranno corrisposti 500 euro per il passaggio ad impianti GPL e 650 per il passaggio ad impianti a metano. Gli incentivi verranno detratti in fattura sotto forma di sconto e dopo aver presentato i propri documenti a una delle officine che aderiscono all'operazione di incentivazione (l'elenco per regioni è disponibile sul sito del Consorzio Ecogas). I finanziamenti ministeriali riguardano solo i mezzi già in circolazione, i cui proprietari dovranno rivolgersi a uno degli operatori aderenti all'iniziativa. Non saranno corrisposti invece incentivi per l'acquisto di automobili nuove alimentate con il doppio sistema - benzina e gas. In particolare, ad essere interessati da questo tipo di contributi statali saranno gli autoveicoli M1, vale a dire quelli definiti per il trasporto di persone e con massimo nove posti a sedere incluso il conducente, e gli autoveicoli N1, quelli dedicati al trasporto delle merci e che hanno una massa non superiore alle 3,5 tonnellate. Potranno usufriure dei finanziamenti i veicoli appartenenti a tutti gli Euro (da Euro 1 a Euro 5). "È il risultato degli stanziamenti residui, del fondo strutturale previsto dalla L. 403/97 (la prima 'rottamazione') e del monitoraggio finale relativo agli incentivi Mse 2006/2010 condotto dal consorzio Ecogas - spiega Alessandro Tramontano, presidente del consorzio riferendosi al fondo stanziato per l'anno corrente, stanziato in ritardo, a dire il vero, rispetto all'avvio che era stato previsto per l'inizio del 2011.

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