Studi, statistiche, indagini, questionari, dossier in tutte le salse e maniere certificano un dato inequivocabile: la maggioranza delle persone è insoddisfatta del lavoro che fa e non ci trova né un senso, né una gratificazione. Tante poi lo odiano addirittura. Del resto non è difficile capire il perché, infatti da attività che doveva realizzare e nobilitare l’uomo e la donna, è diventato solo il mezzo per ottenere soldi per comprarsi tutto quello con cui la società del consumo ci bombarda per convincerci che se non lo si compra si è poveri. Ed essendo il lavoro l’attività che impegna più tempo per la maggior parte della vita, se diventa insoddisfacente, frustrante, odioso, ciò si ripercuote sullo stato d’animo della persona e quindi non ci si deve certo stupire se poi la società è preda della follia.
Pur di portare a casa dei soldi si accetta di tutto, spesso anche gli studi sono fatti in funzione del lavoro, infatti sono tante le persone che hanno scelto studi, non per passione ma sotto la pressione di parenti e amici, perché garantivano maggiore occupazione e poi ovviamente erano frustrate, anche tutta la vita per la loro scelta sciagurata di aver fatto ciò che conveniva e non ciò che piaceva. E questo senza tenere in considerazione che se avessero scelto quello che gli piaceva, molto probabilmente sarebbero vissute dignitosamente anche dal punto di vista economico. Vista la situazione psicologicamente assai pesante dei lavoratori, le aziende pur di fidelizzarli e motivarli, ricorrono a vari palliativi o trucchi.
Ma fare diventare una azienda un bel posto dove lavorare, dove ti mettono a disposizione una stanza del rilassamento, una palestra, una mensa con il cibo biologico e ti mandano la musica, dove ti fanno fare corsi yoga, ti fanno meditare, non cambia il fatto che quella azienda ha il profitto come scopo e quindi per quante meditazioni o massaggi ti facciano, sempre una macchina produttiva devi essere, in competizione con tutto e tutti. Infatti dietro ai sorrisi di circostanza e la finzione dei vari team building, si nascondono lotte spietate con i colleghi e con i concorrenti. Inoltre nessuna meditazione o trovata del variegato marketing new age potrà di certo cambiare il fatto che magari stai producendo o contribuendo a produrre, roba nociva, "cinafrusaglie" o peggio. Alla fine l’unica cosa che interessa di te è che aumenti le entrate a favore di chi ti sfrutta, più o meno gentilmente o in maniera new age.
Quindi non solo si accettano lavori che non piacciono ma altrettanto spesso si fanno lavori dannosi per se stessi, gli altri e l’ambiente, senza farsi alcuno scrupolo o domandarsi niente, l’importante è portarsi a casa il tanto agognato stipendio.
Le solite frasi fatte, le solite scuse per non cambiare, sono quelle che come dei mantra si recitano per darsi delle giustificazioni: tengo famiglia, non ci sono alternative, si deve accettare, è già tanto se si trova un lavoro, fanno tutti così, bisogna prendere quello che viene. Peccato che nessuna di queste favolette che si recitano a memoria produca soddisfazione, migliori la propria vita o il proprio lavoro e invece servono solo per fare sopportare l’assurdo. Ed è anche paradossale che si agisca in maniera così autolesionista quando ci sono molteplici alternative che si possono percorrere da subito.
L’Ufficio di Scollocamento da oltre dodici anni, fornisce informazioni, idee, soluzioni concrete per chiunque voglia cambiare lavoro e non sa da dove iniziare. Ma attenzione, l’Ufficio di Scollocamento non è gestito con copyright, da manager o ex manager, esperti di marketing, coach di questo e quello, che molto furbamente hanno capito che la frustrazione e le difficoltà delle persone possono essere sfruttate per fare business. Non propone alle persone di cambiare lavoro e aprire l’ennesima start up, l’ennesima azienda, “mettersi in proprio” per non essere più sotto padrone ma poi fare qualsiasi lavoro senza preoccuparsi minimamente del prossimo e dell’ambiente. Il lavoro per noi è innanzitutto una attività etica, non un modo per fare soldi a scapito degli altri e dell’ambiente, anche perchè le opportunità per fare dei lavori che tutelino persone e ambiente sono tante. Il lavoro così come qualsiasi altra attività dell’esistenza, deve dare un autentico futuro di benessere a noi, agli altri e ai nostri figli e nipoti, altrimenti non ci sarà nessun futuro per nessuno, nemmeno per i furbetti del marketing che sfruttano difficoltà e frustrazioni altrui per riempirsi il portafoglio.
Cogli l'opportunità per dare una svolta alla tua vita, partecipa al corso che si tiene in Toscana il 17 maggio: "CAMBIARE VITA E LAVORO (SI PUÒ) – RISPARMIARE SOLDI, LAVORO, TEMPO E STRESS REALIZZANDO PROGETTI DI BENESSERE"
QUI il programma completo e le modalità per iscriversi
Foto: Bakr Magrabi per Pexels