I pericoli dell’insulina geneticamente modificata

Uno studio scientifico pubblicato sul Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism rivela che nei pazienti geneticamente suscettibili al diabete di tipo 1, l’insulina ricombinante (cioè prodotta con tecniche di modificazione genetica) può peggiorare la situazione.

I pericoli dell’insulina geneticamente modificata

L’articolo è stato pubblicato con questo titolo: "Insulin administration may trigger type 1 diabetes in Japanese type 2 diabetes patients with type 1 diabetes high-risk HLA class II and the insulin gene VNTR genotype" e spiega come nei pazienti geneticamente suscettibili al diabete di tipo 1, l’insulina prodotta con tecniche di modificazione genetica possa indurre l’organismo a prendere di mira le proprie cellule produttrici di insulina distruggendole con una reazione autoimmune, producendo un doppio diabete: di tipo 1 e di tipo 2. Lo studio giapponese ha esaminato sei pazienti (4 uomini e 2 donne [da considerare comunque la limitatezza del campione]) con diabete di tipo 2, nessuno dei quali aveva precedentemente ricevuto insulina, né avevano markers per gli autoanticorpi alla loro insulina. Tutti erano suscettibili al diabete di tipo 1. Dopo la somministrazione di insulina ricombinante la glicemia è peggiorata e le loro cellule beta hanno diminuito la produzione di insulina fino a livelli di carenza comuni nei pazienti con diabete di tipo 1. Il tempo medio prima che i pazienti sviluppassero completamente il diabete di tipo 1 è stato di 7,7 mesi con un paziente che lo ha sviluppato dopo 1,1 mese.  Ulteriori test hanno rivelato come i pazienti avessero anticorpi contro le proprie cellule delle isole pancreatiche, quelle che producono insulina, e anche allergie all’insulina stessa o aumento nei livelli di anticorpi all’insulina.  Inoltre, 2 casi avevano i markers tipici dell’autoimmunità da diabete di tipo 1 (approfondimento su GreenMedInfo).

Ma che differenza c’è tra l’insulina sintetica e quella purificata da animali, che non è più disponbile in alcuni paesi come per esempio gli Stati Uniti?  L’insulina è stata una delle prime proteine ad essere sintetizzata con la tecnologia a DNA ricombinante alla fine degli anni ’70 e oggi domina il mercato. Per uno dei prodotti sul mercato, stando a quanto dichiarato dalla casa produttrice, si utilizza “un ceppo non patogeno di Escherichia coli (K12)”. L’insulina sintetica è classificata come un analogo dell’insulina e differisce in maniera significativa dall’insulina umana nella struttura degli amminoacidi. Inoltre l’insulina sintetica può contenere acido cloridrico, idrossido di sodio, zinco, meta-cresolo, polisorbato 20. Secondo Sayer Ji, fondatore di GreenMedInfo e membro della Global Gmo Free Coalition, “l’iniezione simultanea di questi ingredienti antigenici e dell’insulina sintetica può essere responsabile di una ipersensibilizzazione del sistema immunitario contro l’insulina, nello stesso modo in cui gli ingredienti inerti e gli adiuvanti dei vaccini possono esagerare le reazioni immuni contro gli antigeni attivi dei vaccini con la conseguenza che il sistema immunitaria attacca se stesso (autoimmunità).   Inoltre l’insulina sintetica è molto differente da quella umana e non verrebbe riconosciuta dall’organismo o meglio, verrebbe riconosciuta come estranea. Ancora una volta si pone con grande urgenza la necessità di adottare stili di vita e un’alimentazione che possa prevenire il diabete rimuovendone le cause.

Bibliografia utile:

- Harrison LC, et al Antigen-based vaccination and prevention of type 1 diabetes. Curr Diab Rep . 2013;13:616–623.

- Beta Cell Biology Consortium, The Structure of Insulin

- N P Mann, et al  Human insulin and porcine insulin in the treatment of diabetic children: comparison of metabolic control and insulin antibody production. Br Med J (Clin Res Ed). Nov 26, 1983; 287(6405): 1580–1582.

 

 

Curare il Diabete in 21 Giorni

Commenti

Carissimo, credo che le notizie fornite meritino qualche chiarimento. Fino a qualche decina di anni fa, le insuline erano solo estrattive, cioè estratte da pancreas animale (prevalentemente bovini o suini). Queste insuline erano differenti, ovviamente, da quella umana. Successivamente sono state inserite le insuline da DNA ricombinante. Queste vengono prodotte inserendo il gene dell'insulina umana dentro i batteri. I batteri producono l'insulina, poi questa viene purificata ed utilizzata. L'insulina così prodotta viene dal gene umano, ed è assolutamente identica all'insulina umana. Non è quindi geneticamente modificata, ma prodotta da batteri geneticamente modificati. E, ripeto, è identica a quella umana. Forse le insuline cui Lei fa riferimento sono gli analoghi, inseriti in commercio successivamente, che sono sempre prodotte con la tecnica dei batteri modificati, ma che sono diverse da quelle umane. Queste diversità permettono ed hanno permesso grandi salti in avanti nella qualità di vita delle persone con diabete. Faccio notare che quasi tutti i pazienti giapponesi (già diabetici, con glicemia talmente alta nonostante i farmaci da necessitare l'insulina) hanno utilizzato l'umana. L'insulina estrattiva da animale (che è diversa da quella umana) non esiste più in tutto il mondo da decenni. prof. Andrea Giaccari Diabetologo Policlinico Gemelli
prof. Andrea Giaccari, 23-07-2014 02:23
Gentilissimo, nel ringraziarla dell'opportunità fornita per ulteriori chiarimenti, mi permetto di specificare alcuni punti. Non sono io " a riferirimi forse" agli analoghi dell'insulina umana o all'insulina a DNA ricombinante; quanto riportato non è a mia discrezione ma è quanto emerso dallo studio pubblicato sulla rivista medica The Journal of Clinical Endocrinology & Metabolism e condotto da ricercatori affiliati a questi Dipartimenti : Dipartimento Diabete e Genetica Molecolare, Ehime University Graduate School of Medicine, To-on, Ehime, Giappone; Dipartimento di Medicina Interna, Kokogawa W City Hospital, Hyogo, Giappone; Dipartimento di Medicina Metabolica, Graduate School of Medicine, Osaka University, Osaka, Giappone; Dipartimento di Medicina Interna (I), Osaka Medical College, Osaka, Giappone; Divisione Diabete, Dipartimento di Medicina Intern, Kurashiki Central Hospital, Kurashiki, Giappone; Dipartimento del Diabete, Kochi Takasu Hospital, Kochi, Giappone; Sumitomo Hospital, Osaka, Giappone; Diabetes Research Center, National Center for Global Health and Medicine, Tokyo, Japan; Dipartimento di Metabolismo/Diabete e Nutrizione Clinica, Nagasaki University Hospital, Nagasaki, Giappone; Shiraishi Hospital Diabetes Center, Imabari, Ehime, Giappone. I ricercatori giapponesi, come riportato da Sayer Ji nel suo approfondimento, si riferiscono all'insulina a DNA ricombinante e ne spiegano gli effetti sui pazienti sottoposti a studio. Peraltro nel Pdf dello studio (http://press.endocrine.org/doi/pdf/10.1210/jc.2014-1759), in Legenda alla tabella fornita vengono anche elencati i tipi di insulina. L'approfondimento si trova anche su GreenMedInfo, dove ci sono riferimenti anche ad altri studi di cui effettivamente in Italia si parla pochissimo o per nulla: http://www.greenmedinfo.com/blog/gmo-insulin-causes-type-1-diabetes-type-2-diabetics-study-finds.
Redazione, 24-07-2014 08:24

Lascia un commento


Per lasciare un commento, registrati o effettua il login.