Internet consuma troppo, verso una rete più sostenibile

Internet consuma troppo: il traffico globale raddoppia ogni tre anni e la rete richiede una quantità di energia sempre maggiore. Un giovane ricercatore italiano analizza, sulla prestigiosa rivista Science, le possibili soluzioni al problema, sempre più sentito dalla comunità scientifica internazionale.

Internet consuma troppo, verso una rete più sostenibile
Internet consuma troppo: il traffico globale su internet raddoppia ogni tre anni e, di conseguenza, la rete richiede una quantità di energia sempre maggiore. Per questo motivo, già da qualche anno, una delle priorità della comunità scientifica internazionale è il problema della limitazione dei crescenti consumi di energia collegati all'uso dell'ICT (Information & Communication Technology). Il risparmio e l'efficienza energetica, quindi, diventano sempre più essenziali sia nella gestione dei server, che nel funzionamento dei router. I ricercatori di tutto il mondo stanno valutando, da tempo, una serie di soluzioni che rendano l'uso di internet sempre più sostenibile ed efficiente dal punto di vista energetico e che permettano agli utenti risparmi sensibili sugli importi delle bollette. Tra loro c'è anche l'italiano Diego Reforgiato: giovane programmatore, sviluppatore software ed esperto ICT con due Lauree in Informatica conseguite presso l'Università di Catania, dove attualmente lavora. Pochi giorni fa la prestigiosa rivista Science ha pubblicato un articolo di Reforgiato dal titolo molto significativo “Toward a green internet”. In questo articolo, il ricercatore italiano analizza le potenziali soluzioni, sottolineando il fatto che, mentre da un lato il volume del traffico internet sta raddoppiando, dall'altra questo incremento vertiginoso non viene accompagnato da un aumento dell'efficienza energetica della rete: questa situazione non è più sostenibile ed è necessario intervenire concretamente. Secondo i dati riportati da Reforgiato, il consumo energetico della sola Telecom Italia nell'anno 2006 era pari all'1% della domanda nazionale, ma da allora il consumo è cresciuto in maniera esponenziale e, oggi, il 20% circa dell'energia consumata viene utilizzato solo per i sistemi di raffreddamento. Si calcola, inoltre, che nel 2012 il consumo mondiale dei data center sia stato di ben 270 TeraWatt/h, pari a circa due terzi dell'energia totale prodotta in Italia. "La crescita della rete”, spiega Reforgiato, “non è stata accompagnata da un analogo incremento dell'efficienza della rete energetica. Puntiamo a ridurre dell'80% l'energia consumata da internet: sarebbe un risparmio sia per gli utenti, che per le aziende”. Oggi, più che mai, è necessario trovare il giusto equilibrio tra le prestazioni di internet e le limitazioni nell'uso dell'energia necessaria per la rete. Secondo il ricercatore, le soluzioni per rendere la rete sempre più 'verde' ed efficiente sono sostanzialmente due: “far addormentare” l'apparecchio (o parti di esso) quando non viene utilizzato e ridurre la “banda” in base alle necessità effettive del momento. “In Italia, un utente medio sfrutta il proprio router - il cosiddetto modem - solo il 20% del tempo che resta acceso”, scrive Reforgiato. “Basterebbero, in questo caso, sistemi per evitare consumi di energia inutile e avremmo un risparmio in bolletta di almeno 20 euro”. “Facendo ancora un esempio familiare”, prosegue, “spesso siamo connessi senza sfruttare al massimo le potenzialità del modem, magari guardando semplicemente una pagina web. Un sistema “intelligente” adeguerebbe i consumi alle necessità limitando, in questo caso, la “banda”. Ovviamente, questi accorgimenti devono riguardare soprattutto i sistemi di gestione della rete, ma ciò è vero anche per gli apparecchi domestici”. “In letteratura scientifica” continua Reforgiato, “esistono diversi metodi per migliorare il risparmio energetico. Uno potrebbe essere basato sulla riduzione della CPU in base al traffico corrente. Per intenderci, un modem a casa è realizzato per funzionare sempre al massimo, ma è chiaro che, di notte, la CPU potrebbe tranquillamente essere spostata in una frequenza più bassa, con un risparmio di energia non indifferente”. In altri casi, conclude il ricercatore, “occorre che la casa costruttrice si impegni a modificare i propri hardware per immettere i sistemi di risparmio nei propri dispositivi. Inoltre, una volta cambiati i protocolli, occorre che quest’ultimi vengano messi a disposizione dei device che formano internet”.

Commenti

Idee molto utili!! piccolo inciso: 270 sono TW, TWh o TW/h? l'ultimo non esiste, il primo è la potenza assorbita e il secondo è l'energia consumata (in questo caso in un anno, il 2012) che equivale a 30,8 GW di potenza assorbita... abbastanza di meno! Let's eat grampa'! Let'st eat, grampa'! (correct puntuation can save a life) in questo caso, le giuste unità di misura, un sacco di energia!
Giacomo, 11-04-2013 03:11

Lascia un commento


Per lasciare un commento, registrati o effettua il login.