ISDE: «La nuova direttiva europea sulla qualità dell'aria non venga depotenziata»

ISDE, l'associazione dei medici per l'ambiente, lancia un appello affinché sia impedito «che la nuova Direttiva Europea sulla qualità dell’aria ambiente venga annacquata a seguito delle pressioni che si stanno verificando».

ISDE: «La nuova direttiva europea sulla qualità dell'aria non venga depotenziata»

ISDE, l'associazione dei medici per l'ambiente, lancia un appello affinché sia impedito «che la nuova Direttiva Europea sulla qualità dell’aria ambiente venga annacquata a seguito delle pressioni che si stanno verificando» e annuncia una mobilitazione «insieme a tante altre associazioni per far sì che i limiti previsti siano il più vicini possibili a quelli indicati dalle Linee Guida 2021 dell’Organizzazione Mondiale della Sanità».

QUI l'appello urgente di ISDE per il rafforzamento degli standard di qualità dell’aria dell’UE 

QUI la lettera aperta di una cinquantina di medici, scienziati ed esperti sulla Direttiva europea per la qualità dell’aria 

«Si tratta di un confronto in corso che ha come posta in gioco la salute di tutti noi, ed in particolare dei più deboli, i bambini, gli anziani, i malati - spiegano da ISDE - Quando si parla di impatto sulla salute dell’inquinamento atmosferico si fa riferimento ai dati nazionali elaborati dall’Agenzia Europea per l’Ambiente (EEA), che vede tristemente l’Italia sempre in posizione di primato assoluto. L’EEA quantifica in particolare le “morti premature” che si verificano, cioè, prima del raggiungimento dell’aspettativa di vita, e gli “Anni di vita persi”, nel quale tiene conto nelle morti premature e dell’età a cui essa è avvenuta».

«Ogni anno l’EEA aggiorna questi dati e mette a disposizione una apposita banca dati (con dati aperti e riutilizzabili) nella quale sono contenute le valutazioni aggiornate dal 2005 in poi; per vari ambiti territoriali (nazionale, provinciale, metropolitano, urbano); per i diversi inquinanti (PM10,PM2,5, NO2, Ozono); per diversi scenari di rischi. Si tratta di un patrimonio prezioso di informazioni messe a disposizione di tutti - prosegue ISDE - Il blog giornalistico Ambientenonsolo ha analizzato in dettaglio questi dati, producendo varie mappe tabelle interattive relativamente a due inquinanti: il biossido di azoto (NO2) e il particolato fine (PM2,5); a vari ambiti territoriali (nazionale, regionale, provinciale, metropolitano, urbano). Lo scenario di rischio considerato è quello che rappresenta la mortalità che potrebbe essere evitata se fossero rispettati i valori raccomandati dall’OMS nelle linee Guida del 2021».

QUI alcune tabelle che si focalizzano in particolare sulla realtà taliana

 

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