Le isole lontane, il libro torna in vita dopo venti anni di oblio

Il 14 novembre l'opera verrà presentata per la prima volta dai protagonisti della storia e dallo staff del LiscaBianca, un progetto per favorire l’inclusione sociale e lavorativa di giovani svantaggiati, attraverso il restauro di una delle imbarcazioni simbolo della cultura mediterranea nel mondo.

Le isole lontane, il libro torna in vita dopo venti anni di oblio

Appuntamento venerdì 14 novembre, alle ore 18.30, presso l’Arsenale della Marina Regia di Palermo per una serata-­evento, in cui per la prima volta il libro Le Isole Lontane, recentemente riedito da Mursia, verrà presentato dai protagonisti della storia e dallo staff del Progetto LiscaBianca, di cui il nostro giornale ne aveva ampiamente raccontato le vicende pochi mesi fa: tutto nacque da un romantico viaggio intorno al mondo da parte dei coniugi siciliani Sergio e Licia Albeggiani a bordo dell'imbarcazione LiscaBianca. Era il 1978. Due giri del mondo e il rientro doloroso in Italia, seguito alla morte di Sergio. L'abbandono dell'imbarcazione e il suo recupero nel 2013, con l'obiettivo di restaurarla con scopi sociali: coinvolgere nell'opera ragazzi in difficoltà, per creare nuove opportunità di crescita e formazione, affiancandoli a mastri d’ascia e maestranze esperte.
Nel corso della serata interverranno: Licia Albeggiani, che per la prima volta parlerà in pubblico del suo viaggio insieme al marito Sergio; Gaetano Savatteri, giornalista e scrittore, all’epoca corrispondente per il Giornale di Sicilia, prefattore della nuova edizione; Pasquale Cuffaro, professore di storia e filosofia, autore della prefazione della prima edizione del volume; Attilio Albeggiani, figlio della coppia, architetto e yacht designer; Sebastiano Tusa e Alessandra De Caro, della Soprintendenza del Mare, partner istituzionale; Michelangelo Capitano, Direttore Istituto Penale per i Minorenni di Palermo; e tutto lo staff LiscaBianca, che sta riportando in vita l’imbarcazione dopo anni di abbandono, affidandone il restauro ai detenuti dell’Istituto Penale per i Minorenni “ex-­Malaspina” di Palermo e agli utenti della Comunità di recupero per tossicodipendenti di Trabia. Lo scopo del Progetto è quello di riportare in mare LiscaBianca e destinarla ad attività a scopo sociale: velaterapia, crociere  didattiche, regate sportive, fino al turismo sostenibile alla scoperta dei luoghi dimenticati della tradizione del mare. Ospiti d’onore dell’evento, non a caso, saranno proprio i ragazzi del carcere minorile di Palermo e gli ospiti della Comunità di recupero per tossicodipendenti Sant’Onofrio di Trabia, che giorno dopo giorno lavorano minuziosamente per restaurare l'imbarcazione.
Un incontro che si prospetta ricchissimo di suggestioni e che rappresenta l’occasione ideale per festeggiare Le Isole Lontane, il diario di bordo del viaggio di Sergio e Licia, che grazie alla collaborazione tra Progetto LiscaBianca e Mursia editore torna finalmente in libreria dopo due decenni di attesa. L’opera è già stata accolta con grande entusiasmo e viva partecipazione il 20 settembre alla VI edizione di Lerici legge il mare, la prima manifestazione in Italia di Letteratura e cultura marinara, che quest’anno era dedicata al tema Gli esploratori del mare.
Le grandi storie, infatti, non vanno perdute. E quella di Sergio e Licia è una grande storia, non di due eroi, ma di due persone comuni, vere e preziose nella loro semplicità. Due persone comuni che hanno deciso di seguire il proprio istinto e le proprie passioni, pur sapendo che in molti non avrebbero compreso la loro scelta.
"Il 14 novembre 1981 io e Licia stabilimmo definitivamente su Lisca Bianca II la nostra dimora. Molti giudicarono questa nostra decisione una stramberia, un capriccio, che sarebbe stato di breve durata. «Come si fa a vivere dicevano i più – ristretti in pochi metri quadrati senza telefono, senza televisione, senza termosifoni, senza ampi saloni per ricevere, senza tutte quelle cose inutili che stipano le nostre case ma che servono a darci il senso della sicurezza e della stabilità?». In  realtà mai abbiamo avuto tanto senso di sicurezza e di stabilità come da quando viviamo in barca".

 

 

Se Muore il Sud

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