L'Alleanza Stop 5G: «Disconnessi Day, il 1° novembre sciopero digitale»

L'Alleanza Italiana Stop 5G ha proclamato per il 1° novembre quello che ha chiamato il "Disconnessi Day", sciopero digitale al quale invita tutti i cittadini ad aderire e che si ripeterà ogni primo successivo giorno del mese.

L'Alleanza Stop 5G: «Disconnessi Day, il 1° novembre sciopero digitale»

L'Alleanza Italiana Stop 5G ha proclamato per il 1° novembre quello che ha chiamato il "Disconnessi Day", sciopero digitale al quale invita tutti i cittadini ad aderire e che si ripeterà ogni primo successivo giorno del mese.

«I piani del Governo e del Forum Economico Mondiale confluiscono nell’iperconnessione permanente della società» scrive l'Alleanza, ch sostiene come questo metta a rischio «salute, diritti e libertà dei cittadini, legate ad applicazioni per Smartphone, algoritmi, 5G, Big Data e Intelligenza Artificiale».

I promotori dell'iniziativa sottolineano come siano «noti i pericoli socio-sanitari e ambientali delle radiofrequenze» e delle «irradiazioni wireless», eppure, spiegano, «avanza la sperimentazione dei progetti 5G, App Immuni e CommonPass Covid».

«Immuni è un'applicazione per Smartphone pensata per gestire l’emergenza Covid 19: è in grado di identificare, geolocalizzare e tracciare gli spostamenti degli utenti con esposizioni cosiddette a rischio - spiegano dall'Alleanza Stop 5G - Dopo una prima fase di prova non vincolante, adesso il Governo vuole renderla obbligatoria nonostante i pericoli di sovraesposizione elettromagnetica nell’uso compulsivo di devices, le falle del software, i rischi di cyber-sicurezza e privacy nella sorveglianza della popolazione».

«Il Forum Economico Mondiale sostiene poi lo sviluppo e il lancio del CommonPass Covid, un vero e proprio passaporto sanitario digitale. Si tratta di un'applicazione finalizzata a mappare, controllare e monitorare i cittadini nei viaggi internazionali e nell'attraversamento delle frontiere nel mondo. L’obiettivo prevede che senza, nessuno potrà più viaggiare all’estero, pregiudicando così i diritti del passeggero e di libera circolazione e soggiorno previsti invero nei trattati internazionali».

I promotori lanciano quindi l'iniziativa del 1° novembre «per denunciare le insidie socio-sanitari e ambientali nell’overdose multipla e cumulativa del wireless, i lati oscuri della società digitale 5G e la deriva liberticida nascosta nelle più innovative applicazioni smart».

«Per aderire è sufficiente non usare quel giorno collegamenti wireless, inviando un forte segnale tanto alle aziende private quanto agli organismi pubblici decisori: per 24 ore niente uso di cellulari, niente Smartphone, niente Tablet, niente Wi-Fi e nessun utilizzo di tecnologia wireless, optando per connessioni più sicure e meno impattanti come il telefono fisso con filo e la navigazione in Internet via cavo o con tecnologia di trasmissione Li-Fi».

 

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