L'appello di 16 associazioni: «Chiarezza sulla Commissione interministeriale che intende rivedere la normativa ambientale»

Sedici organizzazioni del terzo settore che si occupano di ambiente, cambiamenti climatici, qualità dell’aria, protezione animale e processi decisionali trasparenti e inclusivi hanno inviato una lettera ai Ministri dell’Ambiente e per le Riforme istituzionali «perché fortemente preoccupati dalla recente istituzione di una Commissione interministeriale che intende rivedere tutta la normativa ambientale». 

L'appello di 16 associazioni: «Chiarezza sulla Commissione interministeriale che intende rivedere la normativa ambientale»

Sedici organizzazioni del terzo settore che si occupano di ambiente, cambiamenti climatici, qualità dell’aria, protezione animale e processi decisionali trasparenti e inclusivi hanno mandato una lettera al Ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica Pichetto Fratin e alla Ministra per le riforme istituzionali Alberti Casellati «perché fortemente preoccupati dalla recente istituzione di una Commissione interministeriale che intende rivedere tutta la normativa ambientale» scrive ISDE Medici per l'Ambiente, che è tra i sottoscrittori della lettera. 

«Il motivo è la scarsa trasparenza della suddetta Commissione interministeriale, istituita “per il riassetto e la codificazione delle normative vigenti in materia ambientale” - spiega ISDE - Non si capisce su quali specifiche materie debba lavorare la suddetta Commissione perché la normativa ambientale è molto ampia. Non è inoltre chiaro sulla base di quale criterio siano stati scelti alcuni componenti della Commissione  non essendone stati pubblicati i curriculum vitae che ne comprovino la professionalità, l’esperienza e le competenze sui temi oggetto delle modifiche normative, richieste peraltro dall’articolo 4 comma 3 del Decreto ministeriale del 7 novembre 2023 di nomina della stessa Commissione». 

Le richieste delle 16 associazioni sono: 

-il chiarimento delle materie e degli obiettivi su cui la Commissione sarà chiamata a lavorare;
-la pubblicazione dei curricula dei membri del Comitato della Commissione e degli Esperti;
-l’individuazione di forme di coinvolgimento sostanziale, nei lavori della Commissione, delle organizzazioni della società civile aventi titolo e interesse, a partire dalle firmatarie della presente lettera;
-una rivalutazione della tempistica dei lavori prevista dal Decreto, che appare davvero eccessivamente rapida rispetto alla delicatezza e complessità della materia in oggetto.

«Le crisi climatiche, energetiche e ambientali oggi sono fonte di grande preoccupazione nella popolazione. Garantire chiarezza, trasparenza e partecipazione nell’istituzione di una Commissione che intende rivedere la normativa ambientale, così come garantire trasparenza negli incontri con i portatori d’interessi è sicuramente un modo per instaurare fiducia» ha dichiarato Federico Anghelé di The Good Lobby Italia, realtà anch'essa tra quelle che hanno sottoscritto la lettera.

QUI per leggere il testo integrale della lettera inviata 

 

 

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