In piazza per "Legittima difesa", sabato 19 a Roma davanti alla sede Rai

Per il diritto all'informazione e una reale riforma del sistema fiscale e monetario, il 'Comitato Legittima Difesa' ha organizzato sabato 19 novembre una manifestazione a Roma davanti alla sede della Rai. Li abbiamo intervistati per capire le ragioni della protesta.

In piazza per
Continua ad estendersi la disapprovazione e la protesta dei movimenti popolari spontanei. Il bisogno di aggregarsi e la necessità di manifestare dissenso e malessere sociale sono ormai divenuti il termometro del paese. L’Italia si sta svegliando e dimostra di avere maturato la consapevolezza del peso che può assumere l’attivismo popolare e la cittadinanza partecipata. Sembra terminata l’epoca delle manifestazioni di piazza fini a se stesse. I movimenti, i comitati e le altre forme di protesta presentano la “lista della spesa” con le proprie rivendicazioni e al contempo non rinunciano a segnalare proposte risolutrici ed iniziative concrete da mettere in piedi per far fronte allo stato di degrado sociale. È questo il caso del ‘Comitato Legittima Difesa’ che ha aggregato diverse voci della società civile. Il Cambiamento ne ha discusso con Danilo Calvani, uno dei membri di ‘Legittima Difesa’, tra gli organizzatori della manifestazione che avrà luogo sabato 19 e che si riunirà in piazza e anche davanti la sede della RAI. Come nasce il Comitato ‘Legittima Difesa’ e chi lo compone? Legittima Difesa è un comitato che ha operato una svolta epocale nelle azioni di protesta e di rivendicazione riuscendo ad affiancare e aggregare agricoltori, autotrenisti, commercianti, artigiani, forze armante e di polizia ed è il risultato di un’assemblea che ha deciso di eleggere e porre al proprio vertice oltre me, Antonio Pappalardo, Domenico Longo e Daniele Di Luciano Quali sono i motivi della protesta e le finalità del Comitato? Intendiamo farci portatori delle istanze delle categorie produttive più deboli che stanno vivendo notevoli disagi legati alla crisi in atto. Abbiamo un'alta adesione da parte della gente e la grande voglia di ‘reagire al totale degrado’ che stiamo vivendo. È evidente che non ci si può più fermare. È importante aggregare le forze sane del Paese per porre un freno al potere del sistema finanziario, al sistema dei privilegi della classe politica dirigente. Perché avete scelto di radunarvi davanti la RAI? Perche conoscere significa capire, il diritto all'informazione non può essere gestito senza verità, senza far capire ai cittadini come realmente stanno le cose, lasciandoci nella più completa ‘ignoranza’. Questi ed altri gravi motivi ci hanno fatto decidere che l’informazione non può più essere manipolata a solo interesse di pochi, danneggiando in modo evidente tutti i cittadini. I movimenti spontanei stanno emergendo ovunque nel paese e direi in tutto il mondo, segno evidente di uno stato di disagio generalizzato e collettivo. Non c'è il rischio di disperdere le forze sane del paese e del mondo? E facendo così non si rischia di rafforzare proprio quei poteri forti che invece sono un nucleo minoritario ma compatto? È vero, ed è per questo evitare la dispersione che è nato il Comitato Legittima Difesa. Di fatto tale comitato riunisce già molti comitati spontanei e vari gruppi ed altri stanno per aderire; in questo modo ci siamo dati una piccola organizzazione che deve essere rapidamente migliorata e deve portare al coinvolgimento di tutti. La manifestazione del 19 sarà una test per noi per vedere la forza che rappresentiamo. Ci aspettiamo un riscontro senza precedenti, ma rimarrà un punto di partenza. Qual è la tua opinione sul movimento degli indignati? Avere delle interazioni con loro? Conosco la realtà degli indignati italiani e condivido i principi e le finalità di tale movimento. Ma chi sono? Come si chiamano i responsabili? Chi li guida? Non vorrei che dietro loro ci fosse una grande strumentalizzazione. Noi abbiamo messo le nostre facce, abbiamo pubblicato i nostri nomi, credo che questo non sia poco. Mi pare di capire che uno dei punti forti della vostra protesta sia la lotta al signoraggio bancario, hai sentito parlare del Bank Transfer Day? È n’iniziativa popolare che sembra molto positiva. Sono appena agli inizi, ma aspettiamo un po’ di tempo prima di valutare e vediamo verso dove porta, potrebbe essere una strada percorribile. Come intendete agire in futuro e come pensate di muovervi nella concretezza, con dei veri fatti? Vogliamo confrontarci con il Governo al quale consegneremo un documento con lo scopo di contribuire a migliorare le condizioni di vita e di lavoro dei cittadini; ne va della nostra sovranità e del nostro futuro. Il Comitato ha così deliberato di mutare la propria azione di protesta in un più incisivo e opportuno momento di proposta. Infatti, oggi alle 16 consegneremo tale documento al Presidente delle Repubblica Napolitano che ci ha dato conferma della sua disponibilità a riceverci e poi sabato il corteo proseguirà sino alla consegna delle nostre proposte nelle mani del Presidente del Consiglio dei Ministri Monti. Che proposte farete al neo Premier? Il Comitato Legittima Difesa ha sintetizzato in cinque punti le sue proposte, tese a restituire al popolo, che lavora e produce realmente ricchezza, migliori condizioni di vivibilità sociale. In breve si tratterà il tema della riforma del sistema fiscale e monetario, quello della difesa dei prodotti nazionali dalle speculazioni dei mercati, quello dell’azzeramento del debito pubblico, quello della vigilanza e della tutela delle minoranze ed infine quello della rivisitazione del sistema usuraio del recupero creditizio. - Fine dell’intervista - Il video lancio della manifestazione di sabato 19 novembre 2011: C’è fermento nel paese e lentamente si sta creando un pensiero alternativo che vuole condurre verso una trasformazione sociale. Il cammino per il cambio di velocità è pieno di insidie ma solamente la responsabilizzazione e la partecipazione attiva dei cittadini possono permettere di lanciarsi in un’epoca nuova in cui la modernità sia rappresentata dalla reale valorizzazione del diritto della personalità sancito dalla Costituzione italiana. L’Italia si sveglia? Di certo sembra vivere a due livelli distinti, quello lento, monocolore degli ultra sessantenni a tono con le giacche blu che non si vogliono fare da parte e le cui parole mutano molto meno rapidamente della realtà che li circonda e quello verde, intuitivo, pragmatico che nasce e si forma nelle Rete, che ha fame di verità, che si aggiorna, che vuole conoscere, che evolve culturalmente e che procrea maturazione ed intelligenza collettiva. Oggi questo secondo livello è un mondo sommerso che vuole emergere sostenendosi con l’energia e la forza della consapevolezza. Noi speriamo fortemente che questo secondo livello possa essere Ciaula che scopre la luna.

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