Mail bombing di R2020: «No al certificato Covid»

L'organizzazione R2020 ha lanciato da oggi la campagna di mail bombing per protestare contro l'introduzione del certificato vaccinale Covid: «Facciamo sentire la nostra voce a deputati e senatori» dicono.

Mail bombing di R2020: «No al certificato Covid»

Alla campagna di protesta è stato dato il nome di “ADOTTA UN PARLAMENTARE!”, «un’azione di mailbombing rivolta a tutti i deputati e senatori italiani, per far sentire la nostra voce e dire no alla Certificazione verde COVID (un vero e proprio apartheid)» spiegano dall'organizzazione R2020.

Che fornisce anche le istruzioni per aderire.

«Da lunedì 10 maggio nel parlamento italiano sarà discussa la conversione in legge del decreto-legge 22 aprile 2021, n.52 recante “misure urgenti per la graduale ripresa delle attività economiche e sociali nel rispetto delle esigenze di contenimento della diffusione dell’epidemia da COVID-19”, che prevede l’introduzione di “Certificazioni verdi COVID-19” (art. 9) - spiegano i promotori - Con questa iniziativa si vuole contestare questa misura, presentata come forma di sicurezza e salvezza, ma in realtà, discriminatoria e lesiva di qualsiasi diritto costituzionale e umano. Stiamo parlando di un vero e proprio “apartheid” fondato su criteri di carattere medico-sanitari, che di fatto dividerà la società nei cittadini di serie A e serie Z».

«L’obiettivo è quello di introdurre ovunque i passaporti vaccinali. È il primo sistema di identificazione digitale al mondo in formato comune, interoperabile a livello globale, con una segnaletica sanitaria modificabile (vaccinato S o N). Questo sistema ha bisogno solo del 50%+ della popolazione adulta per partire, per il suo enorme potere coercitivo sui non vaccinati - prosegue R2020 - Come in Israele e Cipro, saremo costretti a presentare un Certificato verde valido per poter viaggiare, accedere a strutture e usufruire dei principali servizi essenziali. Senza Certificato verde, tutti i non vaccinati, quelli senza tampone o che non hanno avuto il Covid, saranno sostanzialmente esclusi dalla maggior parte dei servizi e dei luoghi pubblici e privati».

Scrivono ancora da R2020 sulla pagina della campagna: «Un sistema di Certificato verde come questo darà a coloro che controllano il database e i suoi algoritmi un totale controllo su tutti noi. L’unico modo per fermare questa usurpazione è quello di esercitare consapevolmente il diritto di autodeterminazione e tutela della propria salute rifiutando di farsi vaccinare, posto che esistono cure alternative la cui efficacia per la cura del virus Covid-19 è ormai ampiamente dimostrata (ancorché le Autorità facciano di tutto per negare e tacitare ciò) e che i vaccini sono in fase sperimentale e si stiano verificando numerosi casi di reazioni avverse anche gravi se non addirittura letali. Se il ‘Potere’ otterrà questo controllo assoluto, perderemo i nostri più fondamentali diritti e le libertà».

«Attraverso questa iniziativa si vuole esercitare una pressione costruttiva sui parlamentari ed eurodeputati per renderli coscienti della gravità di questa operazione ed indurli a modificare il loro voto e impedire così che possa essere approvata l’introduzione del c.d. Certificato verde - proseguono - Siamo tanti e, unendoci attraverso un’azione sistematica e coordinata, possiamo far valere la nostra voce e pretendere che le nostre richieste vengano ascoltate ed accolte. Dobbiamo chiedere con massima risoluzione la rimozione del Certificato verde da questo decreto-legge in fase di conversione».

QUI per leggere le istruzioni che R2020 fornisce a chi volesse aderire.

 

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