La storia di Mariano: con lui è rinato un pezzetto di Sicilia

Mariano Caputo ha lavorato per molti anni come responsabile di cantiere; poi, un bel giorno, ha detto basta. E’ tornato nella sua Sicilia, da dove era emigrato ancora in fasce e si è votato completamente ad un’avventura: rimettere in sesto, pezzetto dopo pezzetto, il terreno che aveva lasciato. E ora ne vede i frutti, della terra e del cuore. E vede lontano, perché oltre alle piante, sono fioriti anche i progetti.

La storia di Mariano: con lui è rinato un pezzetto di Sicilia

Voglia di cambiare, voglia di ritornare a contatto con la natura, voglia di casa. E’ stato così che Mariano Caputo, per tanti anni responsabile di cantiere al nord, è ritornato nella sua Sicilia dove ha rimesso in sesto un’area rurale con edifici, sentieri e terreni. Una storia vera, una scelta nient’affatto impossibile. A Mariano abbiamo voluto dare voce per poter condividere l’entusiasmo e le idee. «Dopo molti anni come responsabile di cantiere, mi sono fermato per valutare se continuare a essere succube della corsa allo sviluppo edilizio da speculazione o cambiare vita, cercando ritmi più sereni e sostenibili. Nell’ultimo cantiere ho fatto una bella esperienza di tecnologia con materiali bio, ma poi ho deciso che da lì dovevo cambiare. E così è stato; ho deciso di ritornare al paesino dove ero nato e da dove ero emigrato al nord ancora in fasce; paesino dove io andavo a passare le vacanze estive. La decisione si partire l’ho presa nel dicembre del 2012, mi sono lasciato alle spalle la vita trascorsa e ne ho iniziata un’altra in un mondo agricolo in quasi abbandono; ma la voglia di fare e la forza di volontà erano troppo forti per non poter fare quello che avevo in mente. Dopo essere arrivato in Sicilia e a casa, mi sono chiesto da dove iniziare con tutto il lavoro che c’era da fare. Non mi sono perso d'animo e ho deciso di seguire ritmi di lavoro duro, ogni giorno. Ho fatto il muratore, l’idraulico, l’agricoltore, mi sono immerso nel lavoro manuale come mai prima nella mia vita. Mi dava energia stare  contatto con le piante, mentre le potavo sembrava che mi parlassero, le vedevo rivivere, i terreni in parte cominciavano a essere visibili dopo aver estirpato rovi ed erba infestante. Oggi ogni mattina mi guardo intorno e la soddisfazione di vedere rinascere questo posto non ha prezzo. Il progetto sarebbe di ricavare un Bed & Breakfast, un luogo dedicato al turismo rurale, con i sentieri esistenti  in pietra dove si possono ammirare natura e fauna; poi produrre prodotti di nicchia autoctoni nel rispetto della coltivazione tramandata dagli avi. Con un carissimo amico scrittore vorremo fare un percorso letterario con altri scrittori e comporre brani su alcune case e anche sul percorso dei sentieri. Vorremmo produrre  per essere autonomi; a livello alimentare  ci siamo già. Vorremmo anche produrre energia con un prototipo già in funzione ad acqua con illuminazione tutto a led. Vedo molti che vorrebbero fare questa scelta di cambiamento; vorrei dare loro un consiglio: se amate la natura e volete essere liberi, fate il passo e osate. Non è una vacanza, è duro lavoro ma questo vi dà la forza e la prospettiva di vivere con altri valori costruiti da voi stessi e non impost dal consumismo».

Chi volesse mettersi in contatto con Mariano può scrivere alla mail: marians57blu@yahoo.it

 

 

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Commenti

è vero, le piante abbandonate paiono rivivere quando uno torna ad occuparsi di loro, ti riconoscono e ti parlano
carlo carlucci, 25-04-2014 01:25

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