Maxi truffa nel biologico: FederBio si costituisce parte civile

FederBio si è costituita parte civile nel procedimento penale per la maxi frode che ha colpito il settore del biologico lo scorso dicembre e che è stata scoperta dall’operazione "Gatto con gli stivali", dalla Guardia di Finanza.

Maxi truffa nel biologico: FederBio si costituisce parte civile
FederBio (Federazione Italiana Agricoltura Biologica e Biodinamica) si è costituita parte civile nel procedimento penale per la maxi frode che ha colpito il biologico lo scorso dicembre. Lo rende noto il presidente Paolo Carnemolla, dicendo che “FederBio ha assunto la determinazione di costituirsi parte civile nei giudizi per frode che possono danneggiare l’immagine delle quasi 50.000 aziende biologiche perbene e degli oltre 300.000 addetti del comparto più brillante dell'agro-alimentare italiano”. A dicembre scorso la Guardia di Finanza aveva scoperto una truffa sul bio dalle proporzioni enormi: un giro di fatture false per oltre 200 milioni di euro, 2.500 tonnellate di materie prime (tra cui frumento, favino, soia, farine, frutta fresca, principalmente) e oltre 700 mila tonnellate di alimenti falsamente etichettati e venduti per biologi. Le indagini sono partite nel 2007 e hanno coinvolto alcuni titolari di aziende che sono accusati di aver distribuito sul mercato migliaia di tonnellate di falsi prodotti biologici, provenienti dai Paesi terzi, destinati ad altro tipo di alimentazione o semplicemente realizzati con metodi di produzione convenzionali e pertanto non etichettabili come biologici. Come già sottolineava l’Aiab (Associazione italiana per l’agricoltura biologica), “il problema, è legato all'import, alla burocratizzazione del sistema di certificazione, ai canali distributivi di filiera lunga e agli appetiti speculativi di imprenditori senza scrupoli e della criminalità, che vedono nel bio un'occasione per fare guadagni facili”. L’individuazione delle responsabilità è fondamentale per impedire che le azioni illecite messe in atto da poche persone possano minare la stabilità di un settore che, invece, è riuscito a costruire un legame di fiducia con i consumatori, accorciando la distanza tra produttore e consumatore. Però secondo FederBio “lo scandalo poteva essere almeno in parte prevenuto perché il mercato non è stato allertato per tempo, così come si può ritenere che la frode è proseguita al di fuori dei confini italiani anche grazie al ritardo con cui si sono attivate le autorità competenti tedesche e rumene, della cui azione, al momento, non si ha ancora nessuna notizia”. Così FederBio ribadisce la volontà di rendersi disponibile a collaborare con la magistratura perché siano perseguite con la massima severità le responsabilità per le azioni fraudolente.

Commenti

Ma che si vergognassero tutti, Federbio, Aiab, ecc. Dovevano aspettare il dicembre 2011 per accorgersi delle truffe? Tutti sapevano da anni. Se fossero corretti dovrebbero dire che il sistema degli enti certificatori non può funzionare e rappresenta solo un costo inutile.
Predielis, 12-02-2012 09:12
Per ulteriori informazioni e approfondimenti: http://www.federbio.it/Gatto-con-gli-stivali.php
Daniela, 13-02-2012 10:13

Lascia un commento


Per lasciare un commento, registrati o effettua il login.