Moria api. “Il governo italiano si attivi per un no definitivo ai neonicotinoidi”

Slow Food, Unaapi e Legambiente firmano un testo congiunto per chiedere al governo di vietare definitivamente i neonicotinoidi, riconosciuti dall'Efsa come responsabili della moria della api. Intanto l’Unione Nazionale Associazione Apicoltori Italiani lancia la petizione sulla piattaforma Change.org: “Abbiamo solo due giorni per chiedere all'Unione europea di vietare questi pericolosi pesticidi”.

Moria api. “Il governo italiano si attivi per un no definitivo ai neonicotinoidi”
In relazione alla sentenza definitiva dell’EFSA (l’Autorità europea per la sicurezza alimentare), che dichiara gli insetticidi neonicotinoidi incompatibili con fertilità e vita, Slow Food Italia, Unaapi (Unione Nazionale Associazioni Apicoltori Italiani) e Legambiente chiedono che l’Italia ritiri immediatamente e in via definitiva l’autorizzazione all'uso dei prodotti concianti e granulari che decimano api e insetti utili e che si impegni affinché l’Ue si adegui urgentemente a quanto accertato dalla scienza. Il rapporto scientifico sull’effetto sulle api dei preparati chimici concianti e granulari a base di insetticidi sistemici, autorizzati in Europa per i trattamento del mais e di altre colture, contiene conclusioni definite “inquietanti” dalla stessa Commissione Europea. “Si conferma – sottolinea Francesco Panella, presidente di Unaapi - il nesso causale tra l’uso degli insetticidi neonicotinoidi, thiamethoxam, clothianidin e imidacloprid, e la drastica riduzione nella Ue della popolazione dei preziosi impollinatori, con morie mai attestate prima nei vari Paesi membri, che raggiungono medie annue drammatiche, anche oltre il 30%”. Gli scienziati dell’EFSA hanno analizzato e valutato molteplici studi indipendenti, tra cui il progetto scientifico multidisciplinare pubblico Apenet promosso dal Ministero dell’Agricoltura italiano, giungendo a conclusioni tali da indurre l’EFSA a una radicale contestazione delle autorizzazioni concesse dalla Commissione Europea. “L’emergenza impollinatori/concianti – ha affermato Frederic Vincent, portavoce del Commissario Europeo alla salute e politica dei consumatori Tonio Borg - sarà oggetto il 31 gennaio del prossimo Comitato permanente della sicurezza alimentare, con l’espressione dei rappresentanti dei 27 Stati membri”. Il portavoce della Ue ha precisato che Bruxelles è pronta a “prendere le decisioni necessarie” per far fronte al problema. “È la conferma ufficiale e definitiva – commenta Vittorio Cogliati Dezza, presidente di Legambiente - di quanto hanno sostenuto studi e battaglie ambientali portati avanti in questi ultimi anni in Italia da ricerca pubblica, cittadini, associazioni e apicoltori. È pertanto auspicabile che ora si proceda a un stop definitivo all’uso di questi insetticidi neonicotinoidi”. “Il credito dato dalle tre associazioni alle conclusioni dell’EFSA non è in contraddizione con le critiche che da sempre, e ancora recentemente in occasione delle celebrazioni del decennale, le stesse hanno espresso nei confronti del modus operandi dell’autorità europea per la sicurezza alimentare” dichiara Roberto Burdese, presidente di Slow Food Italia, “anzi, dimostra che avevamo ragione noi a chiedere che l’Autorità europea si ponesse nelle condizioni di collaborare con la ricerca pubblica e con il mondo della produzione. In questa occasione la sinergia ha funzionato e i risultati si sono visti”. Slow Food, Unaapi e Legambiente chiedono dunque al Governo italiano: - che esprima in tutte le sedi comunitarie l’urgenza di immediato ritiro delle autorizzazioni d’uso dei concianti e preparati granulari a base di insetticidi sistemici; - che ritiri l’autorizzazione d’uso in Italia, reiteratamente sospesa dal 2008 fino al 31 gennaio 2013, dei concianti sistemici per il mais Regent (BASF), Poncho, Gaucho (Bayer) e Cruiser (Syngenta); - che ritiri l’autorizzazione d’uso del preparato granulare per il mais Santana (Sumitomo) concessa nel 2012; - che si attivi per l’urgente e adeguata rivalutazione sia comunitaria e sia nazionale di tutte le autorizzazioni d’uso di preparati fitosanitari a base di insetticidi sistemici. Intanto l’Unaapi ha lanciato una petizione sulla piattaforma Change.org. “In tutto il mondo le api stanno morendo, e per questo la catena alimentare e la biodiversità sono minacciate. Tra le cause di questa moria vi sono i pesticidi tossici che indeboliscono il sistema immunitario delle api. Tra due giorni l’Europa potrà decidere se vietare i pesticidi responsabili della preoccupante mortalità dei preziosi insetti” ricorda il testo della petizione. “Abbiamo solo un paio di giorni per chiedere all'Unione europea di vietare questi pericolosi pesticidi. Aiutaci firmando la petizione. Sotto la pressione dei produttori di pesticidi la Commissione europea potrebbe decidere di non seguire la raccomandazione dell’EFSA e non agire in maniera risoluta”, chiude l’appello. CLICCA QUI PER FIRMARE LA PETIZIONE Fonti: Slow Food, Unaapi, Legambiente, Change.org

Commenti

Purtroppo ci sono molte persone, soprattutto nell' occidente consumista a cui il miele non piace e, di conseguenza, ignoranti e ineducate come sono, collegano api a miele e quindi non...partecipano alla loro difesa. Ci sono poi quelle che vedono le api con il terrore del...pungiglione : allarmismo e ipocondria consolidano poi in maniera ottusa questi...avversari. Ci sono poi anche le vittime di schok anafilattici. Insomma les abeilles hanno tanti ne mici umani oltre a quelli che si arricchiscono e fabbricano i pesticidi. Non dobbiamo scoraggiarci e per difendere le nostre amiche api dobbiamo agire anche in positivo, propagandando cioè nelle scuole e nelle riviste tutte le altre meravigliose funzioni che queste creaturine svolgono per la vita delle piante e dei fiori e tutta la solidaristica azione di lavoro e di organizzazione, esempio di popolo fondato e basato sul lavoro. s
Franco, 29-01-2013 07:29

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