Boiron intervista la marciatrice Elisa Rigaudo: “Per difendermi da raffreddori e influenze, scelgo i medicinali omeopatici"

Elisa parteciperà ai mondiali di marcia che si terranno in Cina la prossima estate. In questa sfida la accompagneranno anche i medicinali omeopatici.

Boiron intervista la marciatrice Elisa Rigaudo: “Per difendermi da raffreddori e influenze, scelgo i medicinali omeopatici
Solare, caparbia ma anche dolce e determinata: Elisa Rigaudo, classe 1980, marciatrice che ha partecipato alle ultime olimpiadi di Londra, scopre la marcia quando è ancora una bambina, mostrando da subito fegato e talento. I primi risultati importanti arrivano nel 2006 con la medaglia di bronzo ai Campionati Europei e nel 2008 con il bronzo nella 20 km di marcia alle Olimpiadi di Pechino. Nel 2010 il traguardo più importante: a settembre diventa mamma di Elena. Stando alle sue parole, la maternità ha rappresentato per la marciatrice “un’energia in più” e non facciamo fatica a crederle, visti i risultati raggiunti. A Londra – dove era presente anche la piccola Elena – Elisa ha chiuso alla settima posizione una gara a ritmo di record del mondo. La famiglia è solo uno dei tanti “segreti” che rendono questa atleta così forte. Oltre a seguire un corretto regime alimentare, Elisa si prende cura della sua salute ricorrendo all’omeopatia, una scelta terapeutica che l’accompagna quotidianamente dal 2004... Le Olimpiadi si sono concluse lo scorso agosto, ma tu già sei in pista per affrontare nuove sfide. Come ti senti in questo momento? Nell’ultimo anno ho lavorato sodo per prepararmi alle Olimpiadi, ho concentrato tutte le mie energie su questo evento e adesso mi sento un po’ “svuotata”. Allo stesso tempo, però, sento di essere fisicamente pronta per affrontare le prossime gare in vista dei mondiali di marcia, che si svolgeranno ad agosto del 2013 e per i quali mi sto già allenando. Svelaci qualche segreto…come ti sei avvicinata all’omeopatia? Ho iniziato a curarmi con i medicinali omeopatici nel 2004, anno delle mie prime Olimpiadi. In quel periodo avevo notato che qualcosa in me non andava: gli esami del sangue indicavano un’emoglobina molto bassa. Inizialmente mi dicevo “ok, il mio è uno sport di resistenza, persino usurante, e forse tutti i chilometri che faccio mi mangiano il ferro”, cercando di autoconvincermi che fosse tutto normale. Al tempo stesso, però, ero preoccupata perché valori di emoglobina bassa significano una mancanza di ossigeno nelle gambe. Ho allora provato con le flebo di ferro, che però mi davano parecchi disagi, tra cui un fastidioso mal di stomaco. Poi mi hanno consigliato di rivolgermi a un medico omeopata: già dalla prima visita ho capito che stavo trovando una soluzione al mio problema. Il medico mi ha spiegato che il ferro scende in concomitanza degli allenamenti, però facendo delle cure preventive in inverno, lontana dalle gare, potevo farmi delle riserve con il medicinale omeopatico Ferrum phosphoricum. Di lì a poco tempo, ho iniziato ad assumerlo a diverse diluizioni omeopatiche, a seconda del momento. In questo modo, d’estate, nonostante il caldo e gli allenamenti, ho talmente tante riserve che il ferro non scende. Ormai è come un’abitudine: prendo i miei granulini di Ferrum phosphoricum tutti i giorni senza avere nessun effetto collaterale e mi sento veramente bene. La stagione invernale è nel pieno e con gli abbassamenti di temperatura è facile ammalarsi. Come ti difendi da raffreddori e influenze? Patisco molto l’arrivo del freddo, perché, come tanti atleti, sono spesso immunodepressa e quindi facilmente soggetta a mal di gola, raffreddori e influenze. In più, il mio sport si pratica all’aperto e in inverno mi capita spesso di allenarmi al freddo, a volte anche sotto la pioggia. Per questo, cerco di fare una buona prevenzione influenzale, assumendo dei medicinali omeopatici. Da mamma saprai bene come i bambini, rispetto agli adulti, sono più esposti al contagio…Cosa fai per proteggere Elena? Avendo la fortuna di avere due nonne molto disponibili, non ho dovuto portare Elena al nido, dove la trasmissione dei virus è più facile. Sono stata fortunata, Elena finora non è praticamente mai stata male...una cosa è sicura: incrociando le dita, se quest’anno dovesse incappare in raffreddori o influenza, curerò anche lei con l’omeopatia!

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