L'orto dei campesi, un esperimento di integrazione e biocultura agricola

Durante l'autunno e l'inverno, un gruppo di 'studenti-agricoltori' ha dissodato, zappato e seminato l’Orto dei Campesi, primo esperimento di orto biologico all’Istituto di Istruzione Superiore Angelo Maria Maffucci di Calitri (Avellino) diretto dal Preside Gerardo Vespucci.

L'orto dei campesi, un esperimento di integrazione e biocultura agricola
Durante il duro autunno e il lungo inverno tipici dell’Alta Irpinia, un gruppo di 'studenti-agricoltori' ha dissodato, zappato e seminato l’Orto dei Campesi, primo esperimento di  orto biologico all’Istituto di Istruzione Superiore Angelo Maria Maffucci di Calitri (AV) diretto dal Preside Gerardo Vespucci. Lo scopo del progetto - realizzato insieme all’Albero Vagabondo® è visibile sul sito  www.alberovagabondo.it e su Facebook - è quello di promuovere gli orti nelle scuole come strumento di collaborazione e integrazione diffondendo in Alta Irpinia e nei Monti Picentini la cultura dell’agricoltura biologica in quanto metodo di coltivazione alternativo all’uso di diserbanti, fitofarmaci e pesticidi. In particolare, l’Orto dei Campesi  è stato creato  con la duplice finalità di favorire l’integrazione dei diversamente abili e diminuire le condizioni di disagio giovanile nella scuola.   Quest’anno, insieme all’Orto dei Nonni della Scuola elementare di Santo Stefano del Sole e all’Orto Pizzolo buono del Centro Integrazione Giada di Rocca San Felice, l’Orto dei Campesi riprende, modulandola, l’esperienza AAA Agricoltura biologica, ambiente, abilità diverse già sviluppata a Sant’Angelo dei Lombardi nel 2010. Si è utilizzata a Calitri una metodologia didattica collaborativa che prevede la creazione di due gruppi di lavoro - gruppo orto e gruppo comunicazione  - trasversali alle classi Terza Istituto d’Arte e  Prima Liceo Artistico. La figura centrale del maestro dell’orto, a Calitri l’alunno Antonio Zarra, trasmette ai suoi 'apprendisti' le competenze direttamente sul campo in una pratica di teamworking in cui ognuno insegna subito quello che impara all’altro migliorando prestazione e capacità di interazione.  Il fine è quello di sviluppare autodisciplina in un contesto giocoso e proporre metodi di collaborazione e cooperazione integrando il gruppo classe e generando indipendenza, autostima e autoefficacia. Al contempo si promuove e diffonde la conoscenza di metodi di coltivazione sostenibili in territori con un basso grado di sensibilizzazione ambientale. Dopo aver individuato gli spazi adeguati a novembre è stato realizzato dagli alunni un disegno tecnico dell’orto definendo sia le misure generali, che gli spazi. La scuola ha un cortile interno a pianta quadrata, suddiviso in due spazi fiancheggiati da alberi e cespugli e uno spazio esterno dove sono stati seminati agli, piselli, fave, cipolle nella semina invernale e piante aromatiche in primavera. Gli studenti si sono impegnati a rotazione nel pulire, dissodare, squadrare, zappare, seminare e nei lavori di manutenzione. Coordinatore del progetto è Antonio Vella e i docenti assegnati sono Fabiana Di Cecca, Vito Natale e Angela Tufano con la collaborazione dell’educatrice Loredana Toto e il supporto di tutto il corpo docente e dei collaboratori scolastici. Virginiano Spiniello, in quanto ideatore dell’Albero Vagabondo e presidente dell’AGS ha curato le varie fasi e trasferito la metodologia delle esperienze precedenti con l’aiuto e l’esperienza del prof. Natale nella fase primaverile dei lavori nell’orto. La fresatura è stata realizzata dalla Comunità Montana Alta Irpinia, i semi e le piantine sono stati regalati da Corbo Cereali, di Rapone (PZ), e altri materiali sono stati messi a disposizione da Mira Zootecnica di Calitri. Gli alunni del gruppo orto (tra i più fattivi Sebastian Scura, Umberto Cubelli, Vito Metallo, Mariano Di Milia, Domenico Zarrilli, Roberto Borea, Lucia Piumelli, Caterina Di Cecca, Angela Acocella) e comunicazione (Miriam Di Paolo, Maria Teresa Mastrogiacomo, Angela Di Maio, Maria Chiara Di Paolo, Riccardo Maffucci, Francesco Ziccardi, Vincenzo Malanga,) sono stati coadiuvati, nella fase di ripulitura delle adiacenze dell’orto, dal gruppo pulizia della Classe I del Liceo Scientifico. La documentazione fotografica presente nel sito, ma anche la realizzazione dell’ufficio stampa sono a cura degli studenti del gruppo comunicazione che, comunque, si è spesso mescolato con il gruppo orto. Dopo la neve e la pioggia, all’arrivo della primavera, come è abitudine di chi semina, ci si appresta adesso al raccolto e, come promesso a inizio anno dal coordinatore, tutti ora aspettano una grande padellate di fave e cipolle alla calitrana! Chissà se le fave basteranno…

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