Per Roma e le città allo sfascio arriva il colpo di grazia del 5G

A qualcuno di voi sarà capitato di andare a Roma o forse ci abitate. Traffico impazzito, sporcizia, inquinamento e chi più ne ha più ne metta. Come se tutto questo non bastasse, ecco arrivare il colpo di grazia, il famigerato 5G, annunciato con squilli di tromba e fanfare...

Per Roma e le città allo sfascio arriva il colpo di grazia del 5G

A qualcuno di voi sarà capitato di andare a Roma o forse ci abitate. Traffico impazzito a ogni ora del giorno e della notte che crea un rombo di sottofondo costante per le 24 ore, con gente che prende l’auto anche per comprare il pane sotto casa. Una città non fatta per le automobili che ha più veicoli a motore che abitanti, piena di SUV e auto carro armato sempre più grandi, dove viaggia rigorosamente solo una persona. I cittadini, che a causa anche di tutto questo caos sono costantemente sull’orlo di una crisi di nervi, e il rispetto per il prossimo ed educazione civica sono esemplari. Per verificarlo basta cercare di attraversare sulle strisce pedonali e la gente, alla guida con una mano mentre con l’altra urla al cellulare, si fermerà prontamente e vi stenderà pure un tappeto rosso sorridendovi. Persone che sprecano anni di vita imbottigliati in un traffico infinito.
Inquinamento alle stelle da decenni che anche per i bambini nelle carrozzine a livello tubo di scappamento è di sicuro un toccasana. Se si va fuori Roma verso i Castelli Romani in una posizione collinare in giornate non nuvolose, si vede una mostruosa coltre nera che ricopre la capitale fino al mare. Lamiere, asfalto e cemento ovunque, strade piene di rifiuti che traboccano da cassonetti spesso devastati, sporcizia in ogni angolo compresi gli escrementi dei cani per schivare i quali si devono fare passi di danza classica. Il verde ormai praticamente scomparso, con tagli di alberi indiscriminati e relegato alle poche ville superstiti con giardini che non possono che soffrire l’inquinamento complessivo e quindi morire lentamente. L’estate è l’apoteosi, con tutti questi elementi che contribuiscono a fare arrivare le temperature a livelli da forno e quindi di conseguenza con i condizionatori accesi dappertutto che aumentano ancora di più le temperature esterne in una situazione da girone dantesco.

Come se tutto questo non bastasse, ecco arrivare il colpo di grazia, il famigerato 5G, annunciato con squilli di tromba e fanfare dal sindaco di Roma in persona. Le solite parole su ambiente, sostenibilità che ormai sappiamo bene non hanno più nessun significato e vengono usate da qualsiasi politico, industriale, pubblicitario per ogni occasione, tanto poi si fa esattamente il contrario. Non si era contenti del disastro di cui sopra, ci mancava pure uno dei sistemi più pericolosi per quello che riguarda l’inquinamento elettromagnetico. Pensate cosa significa essere circondati ancora di più e ovunque da antenne di quella potenza e non avere scampo da nessuna parte. E ci si chiede, a cosa serve? Esclusivamente a creare la società di controllo totale post orwelliana e a regalare tutti i dati dei cittadini alle aziende che continueranno a fare valanghe di soldi sulla nostra pelle. E a tal proposito, per chi dice che se non c’è nulla da nascondere non si deve temere, metta lui o lei per primo delle telecamere direttamente anche nel suo bagno e nella camera da letto collegate con dei siti web a cui abbia accesso chiunque... bisognerà pur controllare cosa fanno le persone in quei posti, chissà quali crimini possono ordire e se non hanno nulla da nascondere... immagino saranno ben lieti di farlo. Se a qualcuno piace vivere in un Truman Show lo faccia su se stesso, senza costringere gli altri a farlo. L’attivazione del 5G ha l’effetto collaterale pesantissimo di un inquinamento elettromagnetico che non lascerà scampo in nessun posto e le cui conseguenze deliberatamente non vengono considerate e qualsiasi studio o ricerca, non in conflitto di interessi, che ne dimostra la pericolosità viene sommerso da propaganda, falsità e pubblicità delle mega aziende che vi raccontano i prodigi del fantastico 5G. Anche perché non si dovrebbe certo calcolare solo lo studio di una singola emissione in un arco di tempo immediato o circoscritto ma l’effetto complessivo delle emissioni a cui si è soggetti costantemente.
Provate ad andare nella metro, su di un autobus, in treno, cioè scatole di ferro in movimento, dove quindi l’inquinamento elettromagnetico è ancora più accentuato, perchè ci sono centinaia di persone ognuna con il suo cellulare acceso. Praticamente siete dentro a un forno a microonde e non è tanto meglio quando girate per le strade perché altrettanto circondati ovunque dal bombardamento elettromagnetico. Ma si sa, non trattandosi di Covid e conseguenti vaccini da vendere ed essendoci interessi economici stellari da tutelare, figuriamoci se si pensa alla salute, ultima cosa di cui preoccuparsi, anzi nemmeno l’ultima, proprio non classificata. Inoltre di solito con l’inquinamento elettromagnetico non viene la febbre alta o non si stramazza al suolo improvvisamente e le conseguenze si hanno in così tanti aspetti della salute che è più complesso ricondurli ad una sola causa. Lo specchietto per le allodole per cui fare accettare anche il 5G è sempre lo stesso, una tecnologia da fantascienza che ci permette prodigi a cui noi abbocchiamo mentre chi la propone si prende la nostra salute e i nostri soldi. La prassi è la solita: si inventa qualcosa che si capisce potrà fare guadagnare tanti soldi, non ci si preoccupa delle conseguenze sulle persone e l’ambiente, si investono capitali immensi per pubblicizzarla e per comprarsi chiunque possa servire e quindi fargli chiudere entrambi gli occhi, la bocca le orecchie e il cervello, poi la si diffonde. Quando è diffusa e si scopre che fa male, ormai è tardi, tutti ne sono dipendenti e quindi arrangiatevi per le conseguenze. E’ successo per l’amianto, per i PFAS, per il nucleare e per mille altre sciagure inventate dall’uomo nel solo nome del profitto. Ma con tutti i problemi che ha una città come Roma e le città simili, grandi o piccole che siano, ha senso buttare altre valanghe di soldi pubblici per qualcosa che se ha degli effetti, sono nocivi? Invece di investire in roba del genere, perché non agire per migliorare la condizione della città, di chi ci vive e tutelare per davvero l’ambiente? Ma si sa che queste sono parole al vento, aspettarsi dei veri cambiamenti da chi tutela enormi interessi che sono contro le persone e l’ambiente, è pura utopia.
C’erano già tanti motivi per scappare dalle città, questo è l’ennesimo, forse il definitivo, perché l’inferno con il 5G è completo. E la notizia di “speranza e felicità” è che dopo il 5G arriverà il 6G poi il 7G il 10G il 100G il 1000G... Perché il profitto senza scrupoli non si ferma di fronte a niente e nessuno, fino alla definitiva cottura a puntino dell’intero pianeta.

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Relatore dell'incontro sarà Paolo Ermani

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Ce ne parla proprio Paolo Ermani il 21 gennaio a Frattuccia di Guardea, in provincia di Terni, al PeR.

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