Perché la tigre dorme sull'albero? Se Google non basta

Cosa significa 'sapere' nell'era di Google? "È fondamentale studiare tutti i piccoli passi, quando ti avvicini a una nuova materia. Osserva bene quando qualcuno ti spiega qualcosa. Soprattutto le azioni che facciamo mille volte nella vita valgono la pena di essere migliorate". E per la vera conoscenza, serve capire anche con il cuore.

Perché la tigre dorme sull'albero? Se Google non basta
Learning for Life “Perché ci sono le ombre?”, “perché vediamo peggio durante la notte?”, “perché la tigre sta sull'albero per dormire?”. Non è facile trovare una risposta alle domande di un bambino. Potrebbe essere necessario pensare e riflettere prima di trovarla. Capisco il motivo per cui Albert Einstein scrisse ad una bambina: “Non preoccuparti delle tue difficoltà in matematica. Ti posso assicurare che le mie sono ancora più grandi”. Smettiamo di fare domande quando abbiamo una certa età? Se non siamo in grado di capire una parola, perché non la cerchiamo sul dizionario? Non siamo più curiosi? Non siamo più interessati nel 'sapere di più' quando abbiamo finito la scuola? Perché la voglia di studiare si esaurisce? Come si può risvegliarla di nuovo? Da giovane ero affascinata dalla saggezza orientale. “Ciò che mi spieghi, lo dimenticherò subito. Ciò che mi mostri, me lo ricorderò. Quello che mi insegni a fare, non lo dimenticherò più” (Confucio, 551-479 a. C.). Usare il cuore, la testa e le mani, questo ci ha insegnato più tardi in Svizzera il pedagogista J.H. Pestalozzi (1746-1827). Da studente ero impaziente e mi è costato energia superare la difficolotà e giungere fino alla fine nei miei studi. Ho imparato a lasciare stare i problemi di matematica irrisolti. Sono andata nel laboratorio di ceramica per formare o dipingere piatti e vasi. Ritornando alla mia scrivania ho trovato la soluzione al problema di matematica. Vale ancora oggi: se capisco solamente con la testa i miei studi sono superficiali. Senza la passione, senza usare le mani e il cuore, non riesco a capire una materia. Però tutto è ancora più semplice: invece di consultare Google o un libro per informarsi sulla tigre, basta andare allo zoo per guardare le tigri. Chiedo alla bambina accanto a me: “ Secondo te, perché la tigre dorme sull'albero?”. La bambina si volta verso di me e poi osserva la tigre dicendo: “Le piace lassù”. “Sapere, che non si sa niente”: questa osservazione aiutava già Socrate a capire il mondo. Ho offerto ad una mia collega di insegnarle a fare una bella torta di mele. “So farla da sola. Dimmi solamente quante mele servono”, fu la sua risposta. Invano dirlo: la sua torta non fu un gran successo. È fondamentale studiare tutti i piccoli passi, quando ti avvicini a una nuova materia. Osserva bene quando qualcuno ti spiega qualcosa. Soprattutto le azioni che facciamo mille volte nella vita valgono la pena di essere migliorate. Questo include istruzioni per l'uso di attrezzature come i consigli della florista sul come curare le rose. Percepire le cose è il germoglio dell'intelligenza. Sia l'osservazione, sia le domande e la curiosità, tutte ti aprono la porta di nuove dimensioni. Lasciati spiegare da quest'ospite, che hai incontrato alla festa, la sua passione per il caffè brasiliano. Non sei solamente più informato sul tema caffè, sei infettato dall'impulso a scoprire ed esplorare. Non ci vuole talento: la gioia di scoprire, sperimentare è sufficiente per diventare ogni giorno più informato ed intelligente. Esiste un principio di base per ogni argomento. Questo può essere utilizzato per la comprensione e il processo di apprendimento. La pianta del caffè cresce in zone calde. I chicchi vengono raccolti e tostati, prima di poterli utilizzare per preparare la bevanda 'caffè'. Sono conoscenze di base. L'ospite racconta con immagini vivide, della sua avventura in Brasile, la raccolta del caffè e degli ostacoli che hanno dovuto superare per partecipare all'evento. Spiega come distinguere il chicco di caffè buono da quello cattivo. Un nuovo ospite entra in discussione. Non gli piace il caffè brasiliano. E sua moglie ha scoperto che i lavoratori sono sfruttati nelle piantagioni del caffè. La tua conoscenza si espande. Fino ad ora hai fatto come me: senza sapere molto della bevanda, hai consumato da tre a dieci tazze di caffè al giorno. Però tu, domani sera, hai un altro incontro con questo amante del caffè. Lui ti spiegherà i vari metodi della torrefazione. Da dopodomani tu godrai ogni tazza di caffè mille volte di più, perché saprai sempre di più del caffè, della sua coltivazione, del suo gusto e della sua preparazione. “Non possiamo sapere tutto”, “perché prendersi la briga d'informarsi e d'imparare? Se non so qualcosa ho Google e l'Internet”. La testa, l'intelletto riceve una risposta, per dimenticarla subito. Questo Confucio lo sapeva già. Quindi la risposta di Google non è sufficiente per imparare. La vera conoscenza è qualcosa di più. Dobbiamo provare a capire anche con il cuore. Il sapere vero e profondo contiene le esperienze, le storie, i disegni, le immagini e le azioni di come mettere un seme nella terra. 'Sapere' vuol dire trovarsi sempre di nuovo a quel punto in cui credi di non sapere più nulla. Per poi, ritrovando quel posto, dove hai messo il seme, vederlo germogliare.

Commenti

Complimenti, è uno splendido articolo. Mi ha toccato profondamente. Troppi hanno dimenticato questa verità.
maria, 23-03-2012 09:23

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