Convergenza europea di permacultura in Italia

L’Accademia Italiana di Permacultura ed il Festival di Permacultura di Bolsena presentano la prima Convergenza Europea di Permacultura (EUPC) in Italia. L'appuntamento è a Bolsena dal 7 all'11 settembre.

Convergenza europea di permacultura in Italia

Il tema dell’EUPC 2016 è “Permaculture: A Living Community”.

Le Parole Chiave dell’evento saranno:

·      Principi Etici
·      Essere/Vivere
·      Comunità Esistente
·      Progettazione del Presente

Saranno invitati numerosi relatori che condivideranno con un ampio pubblico la loro esperienza in materia di Permacultura. Tali relatori illustreranno le essenziali linee di pensiero della Permacultura, l’impatto degli interventi umani sui sistemi viventi, l’ “economia sacra” e la pratica del dono, la figura del community builder, lo stile di vita dei permacultori italiani, siano essi cultori della materia oppure appassionati di Permacultura che tuttavia non hanno la formazione canonica .

Inoltre verranno organizzate numerose attività che consentiranno di “creare comunità” (e.g. laboratori artigianali, laboratori di archeologia, laboratori di restauro, battute di pesca nel lago, danze e musiche popolari, circhi per bambini etc.).

L’organizzazione dell’evento si nutre delle precedenti esperienze di EUPC: l’edizione 2016 trae anche ispirazione dall’International Permaculture Convergence che ha avuto luogo a Londra a Settembre 2015.


Cos'è la permacultura?

“Una cultura umana non può sopravvivere a lungo senza la base di un’agricoltura sostenibile e una gestione etica della terra” (Mollison, 1974)

Questa frase di Bill Mollison riassume l’essenza della Permacultura: un approccio integrato alla gestione delle risorse che coinvolge una molteplicità di discipline e tecniche dall’agricoltura all’architettura, urbanistica, biologia, selvicoltura e zootecnia e che abbia come finalità quelli di creare paesaggi antropizzati in grado di soddisfare i bisogni primari della popolazione.

Il metodo della Permacultura viene spiegato per la prima volta dagli scienziati australiani Bill Mollison e David Holgrem nei Trattati Permaculture 1 e Permaculture 2 pubblicati rispettivamente nel 1978 e 1979. All’epoca la comunità scientifica si era ormai resa conto dell’impatto negativo che la società industriale stava arrecando alle risorse ambientali, con la conseguente diminuzione delle risorse energetiche, la riduzione del benessere della popolazione e la riduzione della biodiversità. Il contributo apportato dall’opera di Mollison e Holgrem alla letteratura scientifica riguardante l’implementazione di soluzioni al problema del depauperamento delle risorse naturali si distingue dagli altri contributi coevi in quanto realizza un approccio olistico al problema, che non si limita alla descrizione di metodi agricoli alternativi ma si allarga alla proposta di una fusione di funzioni tipiche dell’insediamento umano, come la costruzione di edifici, pianificazione del sito, gestione delle acque e dell’energia e gestione della comunità, con la coltivazione di piante per cibo e attività che comportano l’utilizzazione di materie prime. Da qui l’approccio integrato tipico della Permacultura.

In un’epoca caratterizzata dall’impoverimento delle risorse naturali causato dallo sviluppo umano, diventa cruciale creare un approccio integrato di gestione delle risorse in grado di conciliare elemento naturale ed elemento antropico.

All’interno del movimento ecologista la Permacultura è un sistema dal basso all’alto (bottom-up), di gestione del paesaggio antropizzato in grado di soddisfare bisogni primari dell’uomo con la finalità di preservare la ricchezza e la resilienza degli ecosistemi naturali. Infatti, inizialmente concepita come insieme di pratiche agronomiche orientate al mantenimento naturale della fertilità del terreno, la Permacultura si sviluppa successivamente come sistema integrato di progettazione comprendente anche tematiche proprie dell’architettura, dell’economia, dell’ecologia, della sociologia e dei sistemi giuridici per le imprese e le comunità.

“Una cultura non può sopravvivere a lungo senza una base agricola sostenibile ed un’etica dell’uso della terra”: è in questa frase di Bill Mollison (1928), scienziato e naturalista australiano, ritenuto il padre della Permacultura insieme all’agronomo David Holgrem (1955 – ), che si riassume la filosofia della Permacultura.

Elaborati alla fine degli anni ’70, i principi della Permacultura sono stati implementati a partire dagli anni ’80, portando alla creazione di edifici e realtà urbanistiche basati su tali principi e di comunità epistemiche che curano la preservazione e l’approfondimento di essi in tutti i cinque continenti.

L’European Permaculture Convergence (EUPC) è un ciclo di convegni che si svolge ogni due anni, durante il quale gli esperti di Permacultura da tutta Europa condividono i loro saperi, esperienze, metodologie e progetti in Permacultura e materie ad essa correlate.

L’EUPC si svolge ogni due anni (anni pari) ed ha una durata di 5/6 giorni di cui generalmente i primi 3/4 giorni dedicati specificatamente alla Convergenza e l’ultimo giorno dedicato al Festival. Durante la Convergenza i permacultori del paese ospite organizzano in parallelo numerosi eventi come conferenze, workshops, comunicazioni brevi, storytelling, laboratori pratici, spettacoli con musica e danze, tutto ovviamente nel rispetto dell’etica e dei principi della Permacultura.

Ogni paese europeo può ospitare l’EUPC attraverso le proprie associazioni o gruppi di permacultori previa domanda al Consiglio di Permacultura (www.permaculturecouncil.eu) organismo che dal 1992 ha organizzato 12 Convegni EUPC.

QUI il programma completo

 

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