Stretto di Messina, continuano i lavori per il Ponte della discordia

Tra le dichiarazioni ottimistiche per l’esito del progetto definitivo, procedono i lavori del ponte sullo Stretto di Messina, in questo periodo sotto esame, mentre alcuni operai vengono messi in mobilità in via 'cautelativa'. "Secondo i tempi di legge – spiegano i vertici della società titolare della gestione del progetto – la procedura potrà essere ultimata entro l’anno, il che consentirà di aprire i cantieri per l’inizio del 2012".

Stretto di Messina, continuano i lavori per il Ponte della discordia
Secondo le dichiarazioni più volte rese dalla Società Stretto di Messina, l’opera sarà aperta al traffico nel 2018. Il suo consiglio di amministrazione ha avviato lo scorso 22 giugno l’esame degli oltre 8.000 elaborati che compongono il progetto definitivo del ponte sullo Stretto e dei 40 chilometri di raccordi a terra. Costo complessivo: 4,6 miliardi di euro. L’approvazione, attesa per la metà del 2011, pare non tema neanche il decreto sviluppo. E, alla metà dell’anno ci siamo. Potrebbe arrivare da un giorno all’altro, secondo le affermazioni dell’Amministratore delegato Pietro Ciucci, il quale ha indicato la metà di luglio per il verdetto finale sul progetto definitivo da parte del Consiglio. Se questa tappa giungerà a buon fine, avrà seguito l’avvio dell’istruttoria da parte del ministero delle Infrastrutture; a seguire, l’approvazione da parte del Cipe. "Secondo i tempi di legge – spiegano i vertici della società titolare della gestione del progetto – la procedura potrà essere ultimata entro l’anno, il che consentirà di aprire i cantieri per l’inizio del 2012". Al momento, gli interventi in corso sono limitati alla variante di Cannitello, nel Comune di Villa San Giovanni. Avviati il 23 dicembre 2009, dovrebbero essere completati entro il 2011 e concernono la deviazione dell’attuale linea ferroviaria tirrenica in corrispondenza della località suddetta. Il fine dell’intervento sarebbe duplice: risolvere le interferenze con il futuro cantiere della torre del ponte sul lato calabro, e avviare il progressivo interramento della linea ferroviaria liberando circa 4 chilometri di waterfront tra Villa San Giovanni e Santa Trada”. A Cannitello, dovrà essere realizzata la fascia del blocco di ancoraggio alla torre del ponte, prevista dal progetto delle principali opere connesse, che il famoso architetto statunitense Daniel Libeskind si è visto approvare nel dicembre 2010, ma di cui non sono ancora state rese pubbliche le tavole. La conclusione di quest’operazione - dislocare un chilometro di binario sullo Stretto al costo di ventisei milioni di euro – si attendeva a fine giugno, ma la data di consegna è slittata a settembre. I lavori, in ritardo per essersi imbattuti in un’ignota discarica abusiva, pare tuttavia che possano privarsi di braccia. La Impregilo si difende affermando: "Non sappiamo se il progetto andrà avanti". Il consorzio Eurolink, composto dalle imprese vincitrici dell’appalto del Ponte, lo scorso 15 aprile ha comunicato per iscritto la messa in mobilità al capocantiere, all’addetto alla contabilità, a quello amministrativo, e ad altri dodici dipendenti sparsi tra Calabria, Sicilia e Milano. Si tratterebbe di una sorta di licenziamento cautelativo delle maestranze, che la società giustifica rifacendosi all’approvazione del progetto definitivo, ancora sotto esame. Anche se, affermano i responsabili di Impregilo, "La riduzione del personale impegnato nei lavori della variante di Cannitello avverrà soltanto al termine del completamento delle opere civili, previsto per l’estate. Successivamente rimarranno in cantiere tre addetti coordinati dal direttore di cantiere che sovraintenderanno alla fase di realizzazione della parte impiantistica". Se il progetto definitivo sarà approvato, Eurolink si augura di poter riassorbire il personale sulla base di 'competenze e know-how'` di ognuno. Sembrerebbe quindi che il progetto procede, ma l’opera non parte.

Commenti

fra qualche giornoè metà luglio e Berlusconi trionferà o saà sbugiardato sul Ponte di Messina. Dipende se troverà un privato che ci metta i soldi, che so' ... i cnesi, gli arabi? Se ce la fa risolleverà le sorti dell'Italia e del suo govrno con l'avviodi questo progetto immagine sennò... se ne torni ad Arcore
cosimo, 12-07-2011 02:12

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