Il potere delle parole e delle immagini

Partendo dalle sue esperienze con bambini ed adolescenti, l'insegnante di lingue Claudia Bousquet sottolinea l'importanza di selezionare in maniera adeguata il linguaggio e le immagini da offrire ai più piccoli affinché questi possano trarne nutrimento per l'immaginazione e per la loro esistenza, nonché per costruire solide radici per il loro divenire.

Il potere delle parole e delle immagini
Sono un'insegnante di lingue che sviluppa anche progetti basati sul racconto, la poesia e le immagini (foto, video, disegni). Da alcune esperienze fatte con bambini ed adolescenti, mi sono accorta di quanto sia importante selezionare sempre in maniera adeguata il linguaggio ed altresì, le immagini da offrire. A tal proposito, molte trasmissioni televisive non rappresentano un buon esempio da seguire. Troppo spesso infatti, esse ci propongono modelli negativi di relazioni umane, non più basate sul rispetto reciproco e sulla gentilezza, ma sull'arrivismo e sulla prevaricazione del più forte. Generalmente quindi, i media non offrono una sana educazione (non solo visiva) ai nostri figli e non collaborano alla realizzazione di un'umanità migliore. Purtroppo proprio quella "scatola animata" esercita una grande influenza "culturale", sui più giovani, ed in special modo sui più piccoli, i quali, nudi davanti allo schermo (privi cioè di protezioni mentali ed emotive), s’impregnano di quel “sapere”. Frequentemente a scuola, mentre ascolto gli scambi verbali dei miei alunni di 14-18 anni (spesso volgari anche in presenza degli insegnanti) mi sembra di rivivere in classe la trasmissione di “Uomini e donne”. Infatti , anzicché esprimere con calma i propri pareri, troppo spesso discutono in forma accesa, infuocandosi e usando, con poca consapevolezza, espressioni sin troppo intense e colorite. Questi tipi di scambi non denotano alcun interesse e rispetto per se stessi e per gli altri; si tratta di conversazioni prive di vero ascolto, in cui la mente e la parola non sono più a stretto contatto con il cuore, dando così vita a una forma di squilibrio interiore. Gli spot televisivi, i cartoni animati, molti film di fatto invadono il nostro mondo immaginario, spesso influenzandolo a tal punto da causare persino dipendenza. Ciò significa che quel rapido susseguirsi di immagini e parole, può sostituirsi alle nostre immagini interiori, a quelle immagini cioè che tessono il filo sacro dell’esistenza. Questo magico filo, se non tutelato, spesso rischia di spezzarsi, ostacolando la comprensione e la scoperta del vero significato della nostra stessa vita. E noi quanto di tutto questo "materiale invasivo " selezioniamo giornalmente per i nostri figli, nipoti e ragazzi? Perché misurare e usare bene le parole e perchè non sovraccaricare i bambini di immagini esterne eccessive lo spiega bene la scrittrice A.Sepilli, nel suo libro “Poesia e magia” (p.52): "Esprimere parole equivale a suscitare immagini nella fantasia anche senza corrispondenza con una realtà esteriore... Le parole come il sogno o la visione, quando siano accompagnate da forte carica emozionale , possono apparire forme intensificate di realtà, o di una 'soprarrealtà', misteriosa, esistente in un qualche modo o in qualche dove”. Se le parole possono avere questo potere e, insieme alle immagini, possono creare una “realtà altra” nel individuo, chi controlla questa realtà? Che forme prenderanno certe fantasie? Che esseri simbolici diverranno certi personaggi nella mente del bambino? Noi questo non possiamo saperlo, allora ecco perchè tutelare i minori, selezionando accuratamente il materiale visivo e sonoro da offrire loro. Proponendolo come se fosse un pasto, considerando che proprio di questo si tratta: di offrire ai più piccoli nutrimento per l'immaginazione e per la loro esistenza; affinchè semplicemente possano vivere più sereni e riescano ad avere delle radici solide su cui poggiare il loro divenire. “Ogni parola che proferiamo va scelta con cura, perchè il prossimo la udrà e ne sarà influenzato, nel bene o nel male” Buddha[1] Ed ancora Emily Dickinson scriveva: “Una parola è morta quando è pronunciata, dicono alcuni. Invece io dico che inizia a vivere proprio in quel momento” [2]. 1. Dal testo “ I dieci comandamenti della saggezza” di Hal Urban (pag 62) 2. Tratto da : “L’incanto di un prato fiorito” Tratto da EcoInArte

Commenti

Grazie per questa riflessione che mi dà le parole per esprimere ciò che io penso da tempo e che già domani diffonderò nella mia scuola e che sottoporrò ai miei/alle mie alunni/e a tutte le persone che conosco perchè si possa invertire la deriva delle relazioni che stanno diventando sempre più drammaticamente conflittuali e isteriche in famiglia e a scuola.
Iolanda, 29-05-2013 04:29
Certo ,svolgere attività educativa non è cosa semplice con adolescenti e giovani in genere. Occorre essere ben ferrati, cioè coscienti di possedere un buon e fornito bagaglio di conoscenze e di linguaggio appropriato per trasferire efficacemente le conoscenze e i suggerimenti basilari su cui i ragazzi possano mettere solide radici per costruire le loro esperienze di vita e affrontare un'esistenza proficua nel sociale in seno a cui espleteranno la loro attività di ogni genere.Il docente inizi dal presupposto che il discente non è sacco da riempire a ogni costo con nozioni di qualsiasi natura e in ogni modo .L'alunno interagisce e in quanto elemento attivo entra in sinergia col maestro.Il quale propinerà il proprio scibile con la dovuta attenzione non solo nella selezione del linguaggio ,ma principalmente nel modo di rapportarsi, avendo cura di fare sentire la stima, l'affetto e perchè no? L'amore che l'insegnante nutre per il proprio discente.Ricordando che l'autorevolezza della persona che si propone per l'insegnamento e fondamentale per fare centro nell'educazione dei giovani.E l'autorevolezza si raggiunge unendo l'amore al potere.Se l'adulto riesce ad immagazzinare autorevolezza agli occhi del giovane ha raggiunto il successo, o per meglio dire ha raggiunto l'apice della sua carriera, sarà stimato e apprezzato come valido interlocutore dai ragazzi.Questo , a mio modo di vedere è il segreto per avere successo nell'ambito educazione.
turiddu, 02-06-2013 02:02

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