La prostituzione minorile in un deserto di valori.

Apparente scandalo e sorpresa ha suscitato la recente vicenda della prostituzione di due ragazzine di Roma che pare si prostituissero non perché in condizioni miserabili o costrette ma molto più semplicemente per guadagnare tanti soldi, facilmente e in fretta...

Apparente scandalo e sorpresa ha suscitato la recente vicenda della prostituzione di due ragazzine di Roma che pare si prostituissero non perché in condizioni miserabili o costrette, ma molto più semplicemente per guadagnare tanti soldi, facilmente e in fretta. Addirittura, pare che una madre delle due ragazzine spronasse la figlia su quella strada per aumentare le entrate e che tutta la vicenda sia solo la punta di un iceberg che coinvolge anche altre adolescenti. È partito allora il solito can can di esperti, sociologi, psicologi, e soprattutto dei media che con notizie del genere ci vanno a nozze dato che si sa che gli argomenti a sfondo sessuale, in una società stressata, repressa e sessuo-maniaca come la nostra, sono i preferiti dal pubblico. I “libri” erotico/pornografici vendono valanghe di copie e siamo riusciti anche nella non facile impresa di avere al governo per molti anni un personaggio che aveva della donna una opinione esclusivamente orizzontale e che ha avuto anche un processo che riguarda proprio la prostituzione minorile. Ma perché tanto scandalo per qualcosa che definirei inevitabile in una società dove qualsiasi cosa si fa per denaro e dove non ci sono più valori che vadano oltre quelli monetari? Se tutto si compra e si vende, se la merce disponibile è quella del corpo e gli adolescenti hanno dei modelli il cui unico interesse e scopo è essere attraenti, essere sexy, che cosa mai ne potrà venire fuori? Il passo per prostituirsi per soldi è assai breve. Le persone e le donne in particolare, nella pubblicità sono ovunque oggetti per vendere oggetti. E anche se non si tratta della pubblicità, comunque le donne sono troppo spesso considerate per il loro corpi e non per le loro qualità umane. E’ assurdo leggere assennate analisi di giornalisti, opinionisti e simili sul grave fatto accaduto delle due ragazzine e poi le pagine dei loro giornali o le trasmissioni delle loro televisioni sono un festival di donne oggetto. Da una parte i media gridano allo scandalo, dall’altra ne concimano abbondantemente il terreno. Ma non c’è solo l’aspetto degradante della propria persona da tener presente ma anche quello sentimentale. Quali legami potranno instaurare con gli altri, con quali valori, quale fragilità avranno queste ragazzine, queste donne, questi uomini che pensano che tutto sia comprabile, che usano il corpo proprio e quello altrui come un accessorio e considerano i sentimenti come una scomoda appendice, roba superata? L’aridità sentimentale intesa come rapporti basati sull’interesse o sull’apparenza, rende aridi, cinici, senza prospettive, alla continua ricerca di piaceri e soddisfazioni effimere che lasciano alla fine disperazione e solitudine. Le persone non sono pezzi di carne, le persone sono intelligenza, capacità, qualità, sentimenti, onestà, profondità, altruismo, ma i luoghi dove si coltivano questi valori non sono quelli in cui impera l’apparenza e il consumismo. Creiamo sempre più luoghi di valori autentici e si vedrà che le persone, gli adolescenti, hanno qualità molto più brillanti e belle di un intimo sexy o di un rossetto e potranno considerare le relazioni con gli altri non merce di scambio ma arricchimento umano reciproco.

Commenti

Articolo profondamente giusto *ma* che si lascia andare ad un certo facile moralismo: non sono tutti (solo) così gli adolescenti e i giovani e spesso l'aspetto rampante e cinico e quello desideroso di valori e futuro si intrecciano e coesistono. Ed è già un miracolo che la situazione sia questa, che la propaganda nichilista abbia attecchito ma fino ad un certo punto
Marco, 21-11-2013 10:21

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