Rachel Carson e la sua “Primavera silenziosa”: 50 anni di ambientalismo

Sono trascorsi 50 anni da quando nel settembre del 1962 usciva “Primavera silenziosa” considerato l'atto di nascita del moderno ambientalismo. Al centro del testo scritto dalla biologa americana Rachel Carson un tema quanto mai attuale: l'avvelenamento della natura compiuto dai pesticidi e in particolare dal Ddt.

Rachel Carson e la sua “Primavera silenziosa”: 50 anni di ambientalismo
“Più riusciamo a focalizzare la nostra attenzione sulle meraviglie e le realtà dell'universo attorno a noi, meno dovremmo trovare gusto nel distruggerlo” Rachel Carson Sono trascorsi 50 anni da quando nel settembre del 1962 usciva Silent Spring (Primavera silenziosa), considerato l'atto di nascita del moderno ambientalismo. Al centro del testo scritto dalla biologa americana Rachel Carson un tema quanto mai attuale: l'avvelenamento della natura compiuto dai pesticidi. Il titolo del libro allude al silenzio della primavera nei luoghi dove si è fatto un uso massiccio di pesticidi. A partire dalla metà degli anni '40 Rachel Carson - nata nel 1907 a Springsdale, un piccolo centro agricolo della Pennsylvania – ha condotto un accurato lavoro sul campo ed in laboratorio per valutare gli impatti sull'ambiente e sulla salute dell'uso massiccio in agricoltura del Ddt, insetticida sintetizzato dal chimico svizzero  Paul Hermann Müller e usato a partire dal 1939 in particolare per debellare la malaria. Ancora prima della pubblicazione di Primavera silenziosa, gli studi della biologa incontrarono una strenua opposzione. Come riferiva il Time nel 1999 “la Carson venne assalita violentemente da minacce di cause e derisione, inclusa l'insinuazione che questa scienziata così meticolosa fosse una 'donna isterica' non qualificata a scrivere un libro di tale portata”. “Un imponente contrattacco venne organizzato e guidato dalla Monsanto, Velsicol, American Cyanamid - come da tutta l'industria chimica - puntualmente supportata dal Dipartimento dell'Agricoltura degli Stati Uniti come pure dai più cauti nel mondo dei mass media”. Malgrado il tentativo della lobby dell'industria chimica di minimizzare i risultati dei suoi studi, Rachel Carson continuò a denunciare con forza gli effetti distruttivi dei pesticidi sulla biodiversità delle campagne ed il rischio concreto che il Ddt, una volta immesso nell’ambiente, potesse risalire la catena alimentare raggiungendo anche l’uomo. Nel 1963 la biologa americana chiese in un'audizione al congresso americano l'adozione di nuove politiche capaci di proteggere l'uomo e l'ambiente da un uso indiscriminato dei pesticidi. L'anno successivo, nel 1964, Rachel Carson morì stroncata da un tumore. La biologa americana, dunque, non visse abbastanza per assistere alla messa al bando nel 1972 del Ddt da parte dell'Epa, l'agenzia americana per l'ambiente. Lo stesso provvedimento fu in seguito adottato da molti altre nazioni. Nel 1980 l'autrice di Primavera silenziosa fu insignita dall'allora presidente Jimmy Carter della Medaglia Presidenziale della Libertà, il più alto grado di onore civile negli Usa.

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