Rapporto Ipsos: solo il 10% degli italiani usa la bici per andare al lavoro

Solo il 10% degli italiani dichiara di usare la bicicletta per recarsi sul posto di lavoro: è uno dei dati che emerge dal rapporto Ipsos sugli italiani e la mobilità sostenibile.

Rapporto Ipsos: solo il 10% degli italiani usa la bici per andare al lavoro

Dall'analisi svolta da Ipsos (società che svolge indagini di mercato) e pubblicata sull'ultimo rapporto, risulta che in Italia, il 49% degli intervistati afferma di possedere una bicicletta da poter utilizzare personalmente per i propri spostamenti. Il 26% afferma di utilizzare la bicicletta per fare attività fisica e soltanto il 10% per raggiungere il proprio posto di lavoro o studio. Infine, l’8% afferma di utilizzare i sistemi pubblici di condivisione delle biciclette (bike sharing). Bisogna, tuttavia, sottolineare che soltanto il 6% degli italiani non ha accesso a un’automobile da poter usare (la percentuale più bassa tra tutti i 28 Paesi esaminati).

In linea generale, è il 37% degli italiani che va in bicicletta almeno una volta alla settimana quota che si riduce al 13% tra quanti dichiarano di utilizzare la bici come mezzo di trasporto principale per un tragitto di 2 chilometri; preceduta dalla camminata a piedi (42%) e dall’utilizzo della propria automobile (29%).

«La bici riduce le emissioni di CO2, ma per molti italiani i ciclisti rappresentano un pericolo - si legge ancora nel rapporto - La maggioranza degli italiani (88%) ritiene che l'uso della bicicletta svolga un ruolo importante nella riduzione delle emissioni di anidride carbonica e del traffico (85%). Tuttavia, oltre la metà (62%) ritiene che andare in bicicletta nella propria zona sia troppo pericoloso. La prevalenza dell'uso della bicicletta per fare commissioni o per spostarsi è maggiore nei Paesi in cui è maggiormente percepita come un mezzo di trasporto sicuro (ad esempio in Cina, Giappone e Paesi Bassi)».

«Il 57% degli italiani considera la bicicletta una tendenza urbana e nonostante l’alta percentuale di accordo -più di 1 intervistato su due- rimane tra le più basse dei 28 Paesi esaminati, occupando la venticinquesima posizione dopo Corea del Sud (56%), Giappone (47%) e Ungheria (41%) - si legge ancora nella sintesi di Ipsos - Nei 28 Paesi considerati nel sondaggio d’opinione Ipsos, gli italiani sono tra i cittadini maggiormente d’accordo con il fatto che i ciclisti spesso non rispettano le regole del Codice della strada e, quindi, possono rappresentare un pericolo per pedoni e automobilisti. In particolare: il 76% degli intervistati ritiene che i ciclisti della propria zona spesso non rispettino le regole del traffico (percentuale più alta tra tutti i 28 Paesi esaminati e superiore di 12 punti alla media internazionale); il 70% degli intervistati sostiene che i ciclisti rappresentino un pericolo tanto per i pedoni quanto per le automobili o moto/motorini (soltanto in Giappone si registra una percentuale più alta pari all’82% e un distacco di 11 punti con la media internazionale del 59%); il 68% degli intervistati ritiene che i ciclisti rappresentino un pericolo per gli automobilisti (soltanto in Giappone e Corea del Sud si registrano percentuale più alte -rispettivamente 82% e 69%- e un distacco di 13 punti con la media internazionale del 55%)».

Verso una mobilità sostenibile: in Italia la bici riscuote l’81% dei consensi
Poco meno della metà degli italiani (43%) considera l’infrastruttura ciclistica (ad esempio: piste ciclabili dedicate) della propria zona eccellente. Invece, una solida maggioranza di cittadini (71%) è d’accordo sul fatto che i nuovi progetti di infrastrutture stradali nella propria area dovrebbero dare priorità alle biciclette rispetto alle automobili. Inoltre, nella maggior parte dei mercati esaminai, la bici gode di un livello di favore più elevato rispetto a tutte le altre forme di trasporto. In Italia, la bicicletta riscuote l’81% dei consensi e la bici elettrica il 77%. A seguire si posizionano: l’automobile (68%), moto/motorini (60%), monopattino (39%) e camion (34%).

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