Restarters Firenze, nuova vita alle cose e rivoluzione dei consumi

«Tutto si può riparare e noi lo facciamo»: è il motto che anima l'associazione Restarters Firenze, che sta catalizzando l'attenzione dei tanti che, partendo dalle piccole cose, si riappropriano della durata degli oggetti e del loro modo di "consumare" e comprare.

Restarters Firenze, nuova vita alle cose e rivoluzione dei consumi

L'associazione Restarters Firenze è nata da un gruppo di persone unite nella convinzione che nella vita tutto si può riparare e che spesso qualcosa di riparato è pure migliore dell'originale! Il gruppo «è la naturale prosecuzione di un'attività che si è sviluppata in modo regolare sin dall'inizio del 2014, quando decidemmo di provare a importare il format del Restart Party anche da noi, sulle orme del Restart Project londinese» spiega il presidente Gianni Trippi.

«Il primo evento a Firenze è stato a marzo 2014 presso una sala parrocchiale, eravamo 3 tutor e 2 organizzatori e in 3 ore seguimmo una ventina di riparazioni "salvando" altrettanti chili di potenziali rifiuti. Da allora abbiamo organizzato parecchi Restart Party un po’ ovunque a Firenze e dintorni, più o meno con cadenza mensile; col tempo molte persone si sono interessate all’iniziativa chiedendo di aderire, così a marzo del 2016 abbiamo deciso di fondare un’associazione dedicata, Restarters Firenze . Alle nostre attività non è associato alcun messaggio oltre a quello di provare a riunire i cocci. Aggiustare le proprie cose rotte è quasi sempre possibile e spesso più facile di quel che si pensi, non servono attrezzature o capacità particolari ma solo la voglia di provarci. È chiaro che questa filosofia trova una traduzione molto più ampia nella vita di una persona e che riparare da soli le proprie cose è in realtà la metafora di un invito ad andare contro la tendenza dell'usa e getta, non solo nell'accezione materiale della faccenda».

«Siamo un gruppo estremamente eterogeneo e forse anche grazie a questo siamo in grado di rivolgerci a chiunque, nel modo più aperto possibile e senza distinzione di alcun tipo - prosegue Trippi - Il Restart Party è un'occasione per promuovere la consapevolezza che tutto si può riparare, spesso in modo molto semplice e divertendosi anche a farlo. La parola stessa “party” mette in evidenza la natura di questi eventi che si svolgono come delle vere mini feste della riparazione: chiunque può venire portando con sé i propri oggetti rotti e trovando dei tutor pronti a mettere a disposizione attrezzi e buona volontà per trovare il guasto e tentare di ripararlo. Si prediligono oggetti elettrici ed elettronici, piccoli elettrodomestici, giocattoli, semplicemente perché non richiedono quasi mai attrezzature particolari per essere riparati, ma capita di tutto e in qualche modo si riesce sempre ad arrangiarsi. Alla fine, se la riparazione va a buon fine, l'oggetto viene pesato per fare un conto della quantità di rifiuti salvati preventivamente dalla discarica. Lo spirito del Restart Party è infatti proprio quello di sottrarre oggetti danneggiati ma riparabili dal meccanismo del consumismo di convenienza, formando nelle persone la coscienza che molti oggetti danneggiati, per cui non sarebbe economicamente conveniente rivolgersi ad un centro assistenza, possono essere comunque riparati in casa con semplicità ed ottimi risultati. Va da sé che questo meccanismo non crea una concorrenza sleale verso chi fa riparazioni per professione ma anzi favorisce chi opera in questo settore stimolando le persone a riscoprire uno stile di vita meno usa e getta, oltre ad incentivare anche un mercato di pezzi di ricambio e materiale utile allo scopo. A questo proposito è importante sottolineare anche che a tentare di riparare gli oggetti sono gli stessi proprietari che li hanno portati e che i tutor sono a disposizione per aiutarli a capire come individuare il guasto e come intervenire. Ovviamente non tutti i partecipanti capiscono sempre lo spirito dell’iniziative e a volte capita anche chi si rivolge a noi come a un servizio di riparazione, ma di solito si riesce a spiegare le cose ed invogliare anche i più restii a provarci!».

Il Restart Party è un format nato a Londra nel 2012 da un’idea di Ugo Vallauri, italiano emigrato negli UK, e che presto si è diffusa a livello globale dando vita anche ad un'organizzazione denominata Restart Project  che supporta i Restart Party di tutto il mondo condividendo esperienze e materiale prodotto.

I Restart Party sono anche eventi gratuiti, chi partecipa può - se vuole- lasciare una donazione che serve ad autofinanziare le piccole spese di organizzazione come la stampa di volantini o un po' di materiale di consumo, oltre che alla tipica merenda, presente ad ogni evento, che rende quest'occasione anche un ottimo momento di socializzazione.

Lascia un commento


Per lasciare un commento, registrati o effettua il login.