Gestione rifiuti Campania. Cittadini scrivono ai sindaci: "Ecco come si fa"

Pubblichiamo la lettera del Comitato No Discariche dei Comuni a Nord di Napoli consegnata il 20 luglio scorso ai sindaci di Casoria, Caiano, Casavatore, Crispano e Frattamaggiore per spingere le amministrazioni locali verso un piano virtuoso ed ecosostenibile dei rifiuti.

Gestione rifiuti Campania. Cittadini scrivono ai sindaci:
Lettera aperta ai sindaci: Francesco Russo, Sindaco Comune di Frattamaggiore Vincenzo Carfora, Sindaco Comune di Casoria Pasquale Sollo, Sindaco Comune di Casavatore Antonio Falco, Sindaco Comune di Caivano Carlo Esposito, Sindaco Comune di Crispano Con la presente i cittadini aderenti al Comitato NO Discariche dei Comuni a Nord di Napoli intendono condividere con la SV i propri obiettivi e le proprie idee in tema di gestione rifiuti in un'ottica di partecipazione dal basso che porti le nostre città, nel medio termine, all'adozione definitiva di un ciclo virtuoso ed ecosostenibile dei rifiuti. Con il nostro Comitato, che raccoglie libere adesioni di cittadini che abitano nei Comuni dell'hinterland a Nord di Napoli, ci siamo uniti in rete con tutti i Comitati di cittadini campani ed oggi condividiamo in tutta la regione, sui vari territori martoriati e devastati da decenni di gestione rifiuti scellerata, un piano unico e coerente che come unico obiettivo ha l’adozione di un sistema alternativo di gestione rifiuti nel rispetto dell'ambiente e della salute dei cittadini. Oggi è necessario che, in un'ottica di area metropolitana, tutti i Sindaci della Provincia di Napoli si confrontino con l'obiettivo di adottare soluzioni comuni, in termini di iniziative ed impiantistica, che tenda a raggiungere l'obiettivo di smaltire i rifiuti con sistemi che facciano a meno una volta per tutte delle discariche e dell'incenerimento. Siamo certi che questa non sia un'utopia ma un obiettivo facilmente raggiungibile con la sola volontà delle istituzioni e il coinvolgimento diretto dei cittadini. I Comitati hanno acquisito negli anni una forte consapevolezza sul problema rifiuti, che parte appunto dallo scempio e dalla devastazione. Questa assunzione di responsabilità fa sì che oggi tutti i cittadini siano ampiamente consapevoli della necessità di fare la propria parte in maniera decisiva con una corretta differenziata e con un diligente conferimento alle isole ecologiche. I cittadini vanno solo messi nelle giuste condizioni. Oggi le Istituzioni locali hanno un obbligo morale verso le future generazioni per la risoluzione definitiva del problema rifiuti. Tavoli Intercomunali sono necessari per fare in modo che i Comuni mettano a fattor comune le proprie risorse per realizzare la giusta impiantistica. Noi del Comitato NO Discariche dei Comuni a Nord di Napoli, chiederemo presto alle Vostre amministrazioni dei tavoli tecnici per monitorare l'adozione di tali iniziative. I punti del nostro programma, che ci auspichiamo, ed agiremo affinché sia così, vengano adottati dalle vostre amministrazioni, sono i seguenti: - Diffondere la raccolta differenziata su tutto il territorio comunale per il porta a porta di umido (con sacchetti mater-bi), plastica e alluminio, carta e cartone, vetro, frazione secco indifferenziato (quest’ultima da ridurre sempre più col tempo con iniziative concrete); - Controlli finalizzati alla repressione, con sanzioni pecuniarie, di fenomeni di sversamento di rifiuto indifferenziato nelle strade ed in altri luoghi pubblici (solo dopo aver esteso la differenziata all’intero territorio comunale); - Iniziative di monitoraggio per la corretta raccolta e smaltimento nei giusti flussi di riciclo. Verificare la corretta attivazione della filiera per tutti i materiali: umido verso i siti di compostaggio (per il momento solo a pagamento fuori regione), plastica-alluminio-carta-cartone-vetro-olii etc. verso le rispettive industrie di recupero; - Iniziative di comunicazione ai cittadini per informarli sulla catena di riciclo del materiale da loro attivata con la differenziata; - Incentivare iniziative di compostaggio domestico, condominiale, presso le scuole, ospedali e luoghi pubblici che prevedano consumo di organico; - Iniziative di sensibilizzazione e fornitura compostiere; - Rivedere l’organizzazione o creare delle isole ecologiche fisse per renderle adeguate alla ricezione e raccolta, con successivo smaltimento, dei seguenti tipi di rifiuti: ingombranti (materassi, mobili, legno, metalli, alluminio, elettrodomestici e materiale elettronico); pile scariche, olii esausti, vernici, diluenti e liquidi speciali, neon e lampadine, medicinali scaduti; - Realizzare un piano di raccolta crediti per i cittadini che depositano personalmente materiale presso le isole fisse: ideazione di uno strumento di identificazione dell’utenza e di accumulo punti con l’obiettivo di incentivare la raccolta dando buoni spesa, buoni benzina o altro tipo di beneficio; - Realizzare isole ecologiche mobili in giorni e luoghi stabili nella città per la raccolta di specifico materiale differenziato (plastica, vetro, indumenti, etc.); - Avviare progetto di realizzazione siti di compostaggio intercomunali per il trattamento dell’umido (verificare se aerobico o anaerobico) e di impianti di trattamento meccanico manuale per il secco indifferenziato (sul modello Vedelago) allo scopo di puntare alla completa autonomia futura nella gestione rifiuti in un’ottica di piano che riesca a fare a meno di discariche (la frazione di secco residua viene recuperata con l’impianto di trattamento meccanico, con cui dal materiale inerte si ricava materia prima per l’edilizia) e di inceneritore. Il progetto può essere anche diretto a incentivare imprenditoria privata solo in caso di riconversione di siti attualmente autorizzati a trattare rifiuti a fini di stoccaggio; - Attività di repressione roghi tossici in città anche con iniziative di coinvolgimento delle amministrazioni dei paesi limitrofi per assicurarsi iniziative analoghe sulle aree di confine; - Attività di incentivazione alla commercializzazione di prodotto sfuso; - Iniziative educative al fine di tendere ai rifiuti zero e quindi alla massima riduzione di frazione secca indifferenziata (educazione al consumo di prodotti riutilizzabili e non usa e getta); - Ordinanze che vietino l’utilizzo dei sacchetti di plastica per gli esercizi commerciali. - Iniziative di incentivazione all’utilizzo di sacchetti di tela per la spesa; - Incentivare la vendita e il consumo di acqua in vetro con vuoto a rendere con l’obiettivo di ridurre il più possibile il ricorso a bottiglie di plastica. L’attuazione di tali punti costituisce il punto di partenza per garantire un corretto ciclo virtuoso. Il nostro Comitato si impegnerà per garantirne l’applicazione in tutti i Comuni della provincia a Nord di Napoli. Comitato No Discariche Comuni a nord di Napoli

Commenti

A mio avviso, sarebbe utile prevedere anche un obbligo,sanzionato pesantemente (con salatissime multe, fino al valore stesso della merce),dell'eliminazione di plastica e polistirolo negli imballaggi delle merci all'ingrosso e nei confezionamenti degli acquisti al minuto
angelo frascino, 28-07-2011 12:28
Il programma del Comitato mi sembra un'ottima iniziativa per risolvere il problema... Dove abito io - in Toscana - siamo a una percentuale piuttosto bassa di raccolta differenziata, tuttavia la discarica di Peccioli, in provincia di Pisa, rappresenta un buon esempio di gestione dei rifiuti.
Monica, 28-07-2011 11:28

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