Rifiuti in Campania: l'Unione europea minaccia nuove sanzioni

La Commissione Europea ha pronto un avviso di messa in mora per l'Italia in merito alla gestione dei rifiuti a Napoli. Legambiente: "Ultima fermata, si scende. Non c’è nulla da inventare. Fare presto e bene, a partire dall’aumento e dal potenziamento della raccolta differenziata senza lasciarsi distrarre da nuovi e sempre più fantasiosi supporti tecnologici".

Rifiuti in Campania: l'Unione europea minaccia nuove sanzioni
“Ultima fermata, se confermata la lettera di mora darebbe un ultimatum di due mesi per cambiare registro. Eppure non c’è nulla da inventare, basta fare bene e presto seguendo quello che da anni l’Europa ci chiede: investendo, aumentano e potenziando la raccolta differenziata, attuando politiche di riduzione dei rifiuti senza lasciarsi distrarre da vecchi e nuovi sempre più fantasiosi supporti tecnologici. In Campania già ci sono esempi virtuosi di comuni che fanno la raccolta differenziata, bisogna partire da questo virtuosismo ed estenderlo per riacquistare la credibilità che merita questa regione e i cittadini che la abitano”. In una nota Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania commenta il richiamo Ue e la lettera di messa in mora all'Italia per l'emergenza rifiuti. “Per non incorrere in pesanti sanzioni comunitarie – aggiunge Stefano Ciafani, responsabile scientifico di Legambiente - servono interventi strutturali per completare l’impiantistica per il trattamento dell’organico e per lo smaltimento dei rifiuti e per estendere la raccolta porta a porta in tutte le città medio grandi. L’Italia è imperdonabilmente assuefatta ai condoni, che premiano i furbi a discapito degli onesti, ma è bene ricordare che l’Europa non farà condoni e che le somme richieste andranno versate fino all’ultimo centesimo. Il nostro Paese investa oggi le risorse necessarie al superamento dell’emergenza campana, creando anche nuovi posti di lavoro, invece di ritrovarsi domani a spendere inutilmente i soldi dei cittadini per pagare le multe europee”.

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