Rigassificatori: ne abbiamo veramente bisogno?

Nel dibattito energetico che impazza, si sentono le affermazioni più assurde e strampalate, indice di ignoranza sul tema ma soprattutto di interessi ben poco celati. E la trovata dei rigassificatori è veramente pessima.

Rigassificatori: ne abbiamo veramente bisogno?

Nel dibattito energetico che impazza, si sentono le affermazioni più assurde e strampalate, indice di ignoranza sul tema ma soprattutto di interessi ben poco celati. L’energia, così come il cibo e l’acqua che dovrebbero essere garantiti a tutti in quanto essenziali per la sopravvivenza, viene considerata solo merce e in quanto tale scatena gli appetiti più feroci fra gli squali del business. Ecco quindi che pur di garantirsi guadagni colossali c'è chi è disposto a mettere a rischio la salute delle persone e dell’ambiente. Non ci sono logica e senso nelle scelte energetiche italiane ma solo ossequio alle lobby e multinazionali del fossile; del resto è la stessa musica come per la salute, l’alimentazione, l’acqua, ecc, tutto pur di servire interessi diversi da quelli dei cittadini. L’ultima follia del lotto è la pessima trovata dei rigassificatori, pericolosissimi e inutili.
Pericolosissimi perché sono facili bersagli di attacchi terroristici o fonte di potenziali incidenti; se esplode un rigassificatore si scatena un effetto simile a svariate volte le bombe atomiche che hanno polverizzato Hiroshima e Nagasaki. In tempi poi di minacce di guerre, mettersi simili mostri in casa è davvero quanto di più irresponsabile si possa fare. Ma si corrono questi rischi e pericoli perché è necessario?Assolutamente no; basterebbe una adeguata campagna di informazione e formazione a tappeto per tutti gli italiani sul risparmio energetico e le conseguenti azioni, per rendere i rigassificatori del tutto inutili. Del resto fare campagne di questo tipo per salvaguardare la nostra salute e il portafoglio sarebbe assai fattibile e abbiamo visto con il covid come in un attimo si sia organizzata una campagna a tappeto nel paese; quindi sarebbe assolutamente possibile farlo e subito. Ma forse campagne del genere si fanno solo per la salvaguardia della salute del profitto di questa o quella multinazionale, quindi probabilmente non vedremo mai interventi del genere per salvaguardare veramente la salute della persone e il loro portafoglio, nonché la salute dell’ambiente.
Inoltre né i rigassificatori, né i combustibili fossili in genere ci danno alcuna autonomia perché li dobbiamo comprare dall’estero; quindi più si fanno queste azioni più ci si lega mani e piedi a paesi stranieri, senza cambiare di una virgola la nostra dipendenza.
Agire in questo modo è totalmente insensato perchè come paese del sole potremmo tranquillamente e velocemente diventare indipendenti attraverso l’uso delle energie rinnovabili e, come accennato sopra, con interventi ovunque per ridurre gli sprechi a parità di comfort. E immaginate i milioni di posti di lavoro che si creerebbero se attuassimo questo politiche energetiche in confronto ai pochissimi lavoratori che ci sono dietro alla gestione delle centrali e rigassificatori.
Ma la politica e le lobby hanno interesse a ridurre gli sprechi? Assolutamente no. Se riduci gli sprechi, chi inquina e devasta non fa profitti, quindi gli sprechi in genere e nello specifico quelli energetici sono propedeutici alla crescita del PIL e agli incassi di chi ci deve vendere l’energia e tenerci dipendenti, quindi la politica, tranne improbabili miracoli, non interverrà mai in questa sensata direzione. Ai cittadini quindi non resta che ridurre tutti gli sprechi energetici e non, occorre che si rendano il più possibile autonomi e dicano chiari no alla politica dei mostri energetici, che siano rigassificatori, centrali nucleari, centrali alimentate a combustibili fossili o centrali in genere, se procurano più danni che benefici e soprattutto se non sono necessarie dopo le varie azioni di riduzione sprechi e interventi capillari di autonomia energetica ovunque sia possibile.
E per chi oggi brucia le bollette dai costi stratosferici, forse sarebbe il caso di optare per le politiche di riduzione sprechi e indipendenza energetica invece di invocare bollette più basse ma rimanere comunque attaccati ai vampiri dell’energia.
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