"Antenne selvagge": il decreto sviluppo incentiva l'elettrosmog

Nel decreto Sviluppo presentato dal ministro allo Sviluppo economico Corrado Passera spunta un articolo che permette alle società che operano nelle telecomunicazioni di installare antenne ed impianti sul tetto degli edifici senza richiedere l'autorizzazione al proprietario o ai condomini. Esperti e reti dei cittadini insorgono.

Le chiamano “antenne selvagge”. Se abitate in una grande città è probabile che il termine vi sia familiare. O che vi sia capitato, osservando il profilo superiore del palazzo che vi sta di fronte, di notare un ammasso di antenne stagliarsi contro il cielo. In alcuni casi, i cavi ad esse collegati calano come un intreccio di liane lungo la parete dell'edificio per collegare le antenne alle rispettive utenze. Che usanza barbara, avrete pensato. Le antenne sono brutte e per di più sono causa di inquinamento elettromagnetico. Vero. Purtroppo il governo, invece di porre rimedio ai danni fatti in passato sembra intenzionato ad alimentare la proliferazione della selva. Nel decreto Sviluppo 2 – per ora ancora una bozza -, all'articolo 29, sezione dedicata al digital divide, si può leggere: “Il proprietario o il condominio non possono opporsi all'accesso dell'operatore di comunicazione al fine di installare, collegare o manutenere gli elementi di rete quali cavi, fili, riparti, linee o apparati”. Una sorta di espropriazione. Nessuno si potrà opporre all'installazione delle antenne. La bozza di legge immagina una città in cui i cittadini non sono di fatto più proprietari del proprio tetto, terrazzo e quant'altro. Un annullamento parziale della proprietà privata, non già in favore di spazi condivisi dalla cittadinanza ma del profitto dei colossi delle telecomunicazioni. Il proprietario riceverà in cambio un'indennità stabilita dal ministero dello Sviluppo economico, "in base all'effettiva diminuzione del valore del fondo". Ma non è finita. Anche gli enti locali dovranno affrettarsi a dare la loro disponibilità a nuovi lavori di collegamento per per piazzare i cavi della banda larga e ultra-larga nel sottosuolo delle strade cittadine. I tempi vengono diminuiti drasticamente dal decreto. Da 90 a 45 giorni nei casi normali, da 30 a 15 giorni per scavi inferiori ai 200 metri, addirittura 10 giorni per "buche, apertura chiusini, posa di cavi o tubi aerei su infrastruttura esistente, allacciamento utenti": queste le scadenza entro le quali i Comuni dovranno comunicare l'accoglimento della domanda. Altrimenti vige la regola del silenzio-assenso, e l'azienda sarà tacitamente autorizzata a procedere. Insomma, se la bozza diventasse legge è ipotizzabile un ulteriore proliferare di antenne, con un aumento considerevole dell'elettrosmog. Intervistato da Metronews il professor Angelo Levi, studioso degli effetti delle radiazioni elettromagnetiche, si è scagliato contro il decreto: “Con questo decreto chiunque potrà imporre un ripetitore su un tetto e nessuno potrà opporsi. Inoltre adesso che l'Oms ha dichiarato che i campi elettromagnetici bassi e alti sono pericolosi, potenzialmente cancerogeni, occorrerebbe limitarne la diffusione, o quantomeno controllarla no?” Ma nel nome dello “sviluppo” e della “crescita” promessi dal decreto anche la salute e i diritti dei cittadini sembrano passare in secondo piano. Inoltre viene da chiedersi, che tipo di crescita ha in mente il ministro Passera, maggiore promotore del decreto? Premesso che il concetto di crescita, nell'accezione attuale, è del tutto anacronistico, va aggiunto che il ministro dello Sviluppo economico sembra averlo interpretato nel modo peggiore. Ovvero quello in cui si limitano al massimo i diritti dei cittadini per cercare di attirare disperatamente gli investimenti di colossi e multinazionali (che si sa, ai diritti sono allergici). Per fortuna l'articolo in questione non è passato inosservato e sono già partite alcune mobilitazioni. Le reti di cittadini "Roma contro l'elettrosmog" a "Rete elettrosmog-free" hanno scritto al ministro Passera. "Si tratta" hanno denunciato denunciano i comitati "di un colpo di mano talmente grave da indurre a sospettare che la mano che ha redatto questa norma sia la stessa che quotidianamente pianifica e realizza studiate aggressioni al territorio urbano ed extraurbano, che si accanisce sulla salute della gente, pur di accaparrarsi uno spazio elevato ove collocare antenne, tralicci e ripetitori". I comitati fanno emergere un altro aspetto rilevante della questione: “il ricorso spregiudicato alla monetizzazione del disagio subito con l’installazione di un’antenna” che in tempi di crisi convincerà molti cittadini e famiglie “a sobbarcarsi l’ingombrante presenza tra le mura domestiche di una fonte di rischio per la salute, pur di accedere alle risorse messe a disposizione". "Occorre pertanto - concludono i comitati - reagire con fermezza a questo devastante attacco ai diritti e valori costituzionalmente tutelati, informando capillarmente la popolazione, l’opinione pubblica, i media e le istituzioni sui rischi che incombono dalla sciagurata approvazione della norma". Già nel 2004 Gasparri, allora ministro delle Comunicazioni, aveva tentato di far approvare un decreto simile. Allora la legge fu giudicata incostituzionale. Oggi un governo differente sembra volerci riprovare.

Commenti

Capisco lo spirito dell'articolo ma per favore: la maggioranza sono delle antenne che proliferano sui tetti sono riceventi per la TV, come fanno a produrre inquinamento elettromagnetico? Grazie dell'attenzione.
wm, 18-09-2012 08:18
...già inviata a ministeri Sviluppo, Salute, Ambiente e Parlamentari... Decreto Sviluppo e Teknostress L'art. 29 del Decreto Sviluppo di cui si discute in questi giorni tra i nostri governanti, è certo uno Sviluppo, ma dell'economia delle lobby delle telecomunicazioni che usano i politici per propri fini e questi investono i voti degli elettori nello Sviluppo di pandemie. Perché la proliferazione di nuove antenne per il lancio della tecnologia LTE richiede più energia elettromagnetica e dunque meno energia per gli sventurati cittadini. Ben venga la tecnologia innovativa ma al servizio dell' uomo, non contro; se non si è capaci di inventare metodi di protezione o schermatura: alt! Che l' OMS o il Consiglio d'Europa o Consorzi scientifici indipendenti abbiano da tempo raccomandato prudenza, chi se ne frega, questa non genera profitto, e allora? Via al Decreto di Insanizzazione di Massa, grandi affari anche per farmaceutiche lobby, mai in crisi. E' il progetto integrativo di riduzione della popolazione mondiale in atto da tempo per mezzo delle scie chimiche, HAARP, campi elettromagnetici,. Decretato per legge, come l' IMU, nessuno deve opporsi se vengono installati altri impianti sui nostri tetti a guisa di mostruose postazioni di extraterrestri: imposto come servizio di utilità pubblica gestito da alcune compagnie private in concorrenza tra loro con profitti privati. Un servizio pubblico di regola è gestito da un solo Ente, dunque: incostituzionalità piena. La ipocrita decisione del governo, delle nostre Autorità, pagate dai cittadini, per i quali dichiarano, sfacciatamente, di svolgere scelte di interesse pubblico. Sempre al servizio dei cittadini. Ovvero, al servizio di quelli che da tempo hanno perso il sonno, l'equilibrio, la memoria, la vista, la libido; di quelli che da tempo sono iperattivi, ipertesi, tumorati, deconcentrati, aggressivi ; di quelli sempre più depressi con tendenze suicide e di violenti sino ad ammazzare per futili motivi. Troppi. Effetti del teknostress ben conosciuti dai nostri governanti ma che preferiscono occultare e riconoscere semmai un piccolo danno da svalutazione dell'immobile risarcibile per effetto della servitù coattiva. I guadagni accumulati per danni sanitari inquantificabili causati sino ad ora e mai risarciti, vengono reinvestiti per altre onde pericolose, escludendo l'impiego di fibra ottica perché costosa. Certo, ma molto meno della salute universale. Infatti le imprese di assicurazione hanno sempre rifiutato di coprire danni da elettroinquinamento e chi sarà chiamato a corrispondere i risarcimenti per danni sanitari a terzi? Saranno proprio quegl'ignari proprietari cui è stato imposto l'obbligo di locazione. La insostenibilità del costo sanitario attuale e la decisione del governo di distribuire più onde ai cittadini porterà inevitabilmente al collasso, sanitario e economico. Come altri Stati prima, anche l'India, da questo mese, ha imboccato la giudiziosa via della prudenza, abbassando di dieci volte i limiti. Governanti non proteggete la salute finanziaria di imprese corruttrici, ma quella dei vostri elettori, molto più preziosa ! Antonio Gagliardi Elettrosmog Volturino Rete Elettrosmog-free Italia
Antonio Gagliardi, 19-09-2012 03:19
sono molto d'accordo con mw! il problema, chiarito successivamente, sono gli eventuali ripetitori che permettono ai campi di avere una potenza adeguata al ricevimento, non le comuni antenne che, come da foto inserita nell'articolo, hanno l'unico svantaggio di essere poco comode e non molto attraenti!
Giacomo Armani, 19-09-2012 11:19
elettrosmog: pericoli psicopatologici tutto su elettrosmog (non solo amtenne!)SI TROVA OGGI A PAGINA 172 E SGG (un intero capitolo) del recente Il Manuale pratico del benessere, edizioni Ipertesto
paolo, 20-09-2012 09:20
veramente l'OMS prima e l'ICNIRP dopo hanno fissato dei limiti che in Europa ed in gran parte del resto del mondo sono 10 volte piu alti rispetto a quelli vigenti in Italia. Con un minimo di ricerca potresti verificare che l'ICNIRP ha fissato un limite di 61V/m per le esposizioni a 2GHz. In Italia il limite applicato praticamente ovunque è 6V/m... praticamente l'India che tu citi ha fatto da un mese quello che in Italia vige dal 1998... pensa un po... sei anacronistico e fuori dalla realta, magari in tasca hai anche tu 2 telefonini, a casa un modem wifi e ti distribuisci il segnale di sky con un trasmettitore audio/video a 2,4GHz...o anche tu sei fra quelli che il telefonino lo usa poco, solo per lavoro e perchè obbligato?
effeci, 25-09-2012 03:25
Se EFFECI si presenta con un indirizzo e-mail e dice chi è di che cosa si occupa, potrei essere essere più luminoso nella spiegazione. elettrosmogvolturino@teletu.it
Antonio Gagliardi, 26-09-2012 12:26
se al 25 settembre nessun commento conteneva un indirizzo email, effeci si è solo conformato. In secondo luogo non vedo perchè per esprimere liberi commenti su un libero (suppongo) forum si debba necessariamente diffondere il proprio indirizzo email aumentanto il rischio di spam ed eventuale utilizzo improprio dell'email. I contenuti del tuo commento sono fantasiosi, improbabili e, perdonami, in alcuni passaggi ridicoli. Sei completamente fuori dalla realta, non conosci le norme che regolano in Italia la materia della protezione dalle esposizioni, propini giudizi di incostituzionalità che farebbe inorridire anche una matricola di giurisprudenza, associ al fenomeno delle patologie che dopo 20 anni di studi non sono stati minimamente dimostrati. La fibra ottica non solo è costosa, ma visto che agli italiani piace molto telefonare in mobilità, sarebbe un tantinello difficile andare in giro con un rotolo di fibra ottica attaccato alla cinta non credi? La norma contenuta nella bozza è semplicemente inapplicabile alla realtà, è come tante altre disposizioni contenute nel nostro ordinamento inutile e superflue, se avessi un minimo di conoscenza giuridica ma sopratutto civilistica e pratica capiresti subito che è una norma destinata a rimanere sulla carta ed una battaglia sul tema è solo tempo perso. Piuttosto, preparati quando, con un altro decreto (anche questo in bozza) saranno modificati i limiti attualmente vigenti in Italia, o meglio, saranno variate le sue modalità di misurazione. ciao effeci
effeci, 30-09-2012 08:30
Continua a non presentarsi e ad esprimersi in maniera offensiva esattamente come gli antennisti. Termino di scrivere a sconosciuto perché non ho tempo da perdere.
Antonio Gagliardi, 03-10-2012 10:03
ma dove è scritto che per scrivere un commento bisogna rendere note le proprie generalita? Non mi sembra che Paolo, Giacomo o WM prima di me lo abbiano fatto, non vedo perchè debba farlo io, E poi cosa cambia. L'importante sono i concetti che si esprimono, a prescindere che provengano da un arrotino ambulante o da un dirigente d'azienda. Ho fornito dati certi come i limiti vigenti negli altri paesi, tu hai saputo parlare solo di pandemie, insanizzazione di massa, riduzione della popolazione ed altre amenità... Ti esorto ad essere piu "luminoso" nella spiegazione, ci potremo fare tutti meglio un'idea delle tue reali competenze in materia, delle quali nutro seri dubbi. ciao
effeci, 03-10-2012 10:03

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