Bici batte auto, a Roma si fa prima con le due ruote

I primi giorni di maggio Legambiente e il movimento #Salvaciclisti hanno dimostrato, con una competizione per le vie del centro di Roma, come una bicicletta impieghi meno tempo di un'automobile nel percorrere un tracciato di 7 km. Torna quindi al centro del dibattito il tema del bike e del car sharing che sul territorio capitolino è sì sfruttato, ma concentrato solo nelle aree del centro.

Bici batte auto, a Roma si fa prima con le due ruote
Bicicletta batte automobile. Almeno nel centro di Roma. Agli inizi di maggio, nella Capitale si è svolta una competizione per stabilire quale dei due mezzi fosse il più veloce e come, in piena città, la moderazione della velocità (a causa del traffico che, a Roma, non manca mai) influisce sui tempi di spostamento. A 'gareggiare', tre auto del car sharing romano contro tre bici. La corsa si è svolta nell’ambito del Bike to Work Day di Legambiente e organizzato con l’aiuto della Federazione Italiana Amici della Bicicletta e dal movimento #Salvaiciclisti. Il risultato è stato più che palese: l’automobile è il mezzo meno agile e meno veloce per giungere ad una destinazione. La rilevazione è stata fatta su un tracciato medio di 7 chilometri per le vie del centro (inclusi semafori, limiti di velocità, attraversamenti pedonali e quant’altro). Partiti da via Milano (zona via Nazionale, metro Cavour), attraversando il Traforo Umberto I, i conducenti sono giunti in piazza del Popolo per poi tornare indietro, seguendo un itinerario prefissato. Al traguardo, si avvicina la prima bici, che passa l’arrivo in soli 11 minuti e 30 secondi. La seconda giunge in via Milano con 20 secondi di distacco (11'50") e a un minuto la terza (12'30"). Le tre automobili, invece, hanno viaggiato rispettando diverse andature (50, 40 e 30 km/h) ma la differenza non è stata sostanziale: la prima auto compie l’intero percorso in 26 minuti e 30 secondi (con 15 minuti di ritardo rispetto alla prima bici), seguita a ruota dalla seconda – con, anche qui, 20 secondi di differenza dall’altra – stabilendo il tempo di 26'50". L’ultima macchina giunge alla meta in 27'20". Arbitro della competizione - con tanto di cronometro - è stato Alberto Fiorillo, autore del libro No bici e responsabile aree urbane di Legambiente che, a gara conclusa, ha esternato la sua grande soddisfazione: “È andata come previsto: le bici hanno impiegato meno della metà del tempo delle macchine che, nonostante avessero limiti di velocità diversi, sono arrivate a distanza di pochi secondi le une dalle altre. Senza contare poi il tempo che avrebbero impiegato a trovare parcheggio". "Se nei centri urbani - continua Fiorillo - abbassassero i limiti di velocità, dunque, ci sarebbe più sicurezza per tutti: dai pedoni ai ciclisti e anche per chi è al volante”. Grande partecipante all'iniziativa, è stata anche l'Agenzia per la Mobilità di Roma - che dal 1 gennaio 2010 ha preso in carico la gestione sia del car sharing che del bike sharing a Roma - la quale ha messo a disposizione tre autovetture del circuito; utilizzate in questa prova su strada. Secondo i dati ufficiali dell’Agenzia, tra il 2008 e il 2011 il car sharing ha visto un incremento del 110 percento sia dei clienti del servizio (passati da poco più di mille a oltre duemila e duecento), sia dei chilometri percorsi (da 600 mila a circa 1,3 milioni). Quando fu lanciato il progetto (marzo 2005), venne istituito un parco macchine formato da 10 vetture, dislocate in 4 parcheggi. Oggi, il successo è palese: si è passati a 104 auto, con 68 parcheggi attivi. Questi ultimi dati risalgono a febbraio scorso. Sul sito ufficiale del car sharing, infatti, si legge che i parcheggi sono aumentati, arrivando a 76 ma non coprendo ancora, purtroppo, tutto il territorio capitolino. Altro punto a favore dell’iniziativa è il fattore ambientale: secondo uno studio dell’Università La Sapienza, ogni auto del car sharing, toglie 8 vetture private dalla strada. LEGGI TUTTI GLI ARTICOLI SU 'SALVAICICLISTI'

Commenti

...e adesso chiudiamolo 'sto centro storico!!!....sarebbe un regalo per tutto il mondo che transita per Roma .......una benedizione per i Romani. L'inquinamento delle auto, oltre che tossico a livello polmonare, è un inquinamento della Bellezza, un fastidio per la vista, un incupimento dell'anima...il centro storico di Roma...pensato dai garndi artisti del passato, per carrozze e cavalli, è letteralmente violentato e deturpato dalle auto...senza auto Roma sarà tutta da riscoprire e ci stupirà ancora di più per la sua bellezza :))
Luigi De Benedictis, 27-07-2012 09:27
sono anni che vado al lavoro in bici anche se non vivo a Roma. Ho sperimentato che non è solo risparmio economico ma di tempo e di stress. Se c'è una colonna di auto le supero agevolmente, posteggio nel cortile dell'ufficio o davanti al supermercato. Niente ricerca affannosa e incavolata di un parcheggio, niente strada da fare per raggiungere negozio o ufficio. In più il benessere che viene dal moto e dal godimento di ciò che si incontra sul percorso. Quando inizi non puoi più smettere, estate ed inverno non mi fermano più.
maria, 23-08-2012 10:23

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