Roma, differenziata 'spinta' crea disagio ai cittadini

Da qualche mese è stato introdotto a Roma un sistema di raccolta dei rifiuti detto 'differenziata spinta' e che consiste nel differenziare anche l'umido. L'applicazione di tale metodo non sta dando però risultati incoraggiati ma, al contrario, sta creando considerevoli disagi ai cittadini. Vediamo perché.

Roma, differenziata 'spinta' crea disagio ai cittadini
No, non sono impazzita. È che mi tocca ancora una volta fare la parte della complottista. Ho appena scoperto (colpa mia, non ero informata) che da qualche mese a Roma si sta sperimentando la 'differenziata spinta', in alcuni quartieri. Una bella notizia? Anzitutto, ridimensioniamo le attese: 'differenziata spinta', in questa città, significa solo che finalmente si differenzia anche l'umido che finora finiva nel cassonetto dell'indifferenziato. Non stupitevi, qui si fa tutto a piccoli passi, in modo da fare le cose fatte bene. Peccato però che anche con questi passi da lumaca le cose si riescano a fare comunque con criteri demenziali. Il rogo di cassonetti che vedete in foto non viene da Napoli, ma da quartiere Tuscolano-Cinecittà, una di quelle privilegiate zone romane dove si differenzia in modo 'spinto', direi addirittura osé visti i risultati. Come funziona questa meraviglia su cui gli amministratori hanno ponzato per anni? Così: hanno tolto dalle strade tutti i cassonetti (verdi) dell'indifferenziato, lasciando solo quelli per la carta (bianchi) e per plastica-metalli (blu). Poi, hanno creato dei 'punti di raccolta' zona per zona, dove i cittadini possono comodamente consegnare umido ed indifferenziato agli addetti in attesa... dalle 7,30 alle 10 di mattina. “Cogli l'attimo”, diceva appunto Cinzia Leone dall'ufficio pubblico romano. In pratica, lo zelante cittadino deve andare ogni giorno di persona. Incluso il disabile, la vecchietta, il febbricitante, l'impiegato che timbra in ufficio alle 8, il pendolare che esce alle 6 e così via. O consegni di persona, o ti tieni l'umido in casa fino alla prossima occasione, spruzzando magari un po' di profumo per non trasformare il tuo salotto in una Malagrotta perenne. Il risultato è che la gente, incazzata nera per tale inspiegabile e demenziale disagio, se non ce la fa a timbrare il cartellino mattutino anche con l'AMA che getta i sacchetti accanto agli altri bidoni. I camion di carta e metallo non li raccolgono, si ammucchiano, puzzano, e dopo qualche giorno qualcuno butta un cerino acceso. E adesso arriva il complottismo. Cosa ha dettato la testa agli imbecilli che hanno concepito un sistema così assurdo? Eppure gli esempi non mancano, anche qualora mancasse la competenza necessaria. Se fosse toccato a me, incompetente sulla gestione dei rifiuti, avrei semplicemente letto come fanno a Friburgo, a Oslo, a Stoccolma e mi sarei limitata a scopiazzare. Ne sarebbe venuto fuori sicuramente qualcosa di meglio di questo casino. O almeno, avrei piazzato i piccoli cassonetti marroni dell'umido come si fa in ogni città italiana! Invece no, si opta per un sistema che rende praticamente impossibile una differenziata praticabile, si crea un disagio ai cittadini, si finisce con la monnezza nelle strade. L'unico vantaggio, solo per qualcuno, è l'assunzione di centinaia di amici e parenti all'AMA. Quale sarà il risultato di tutto ciò? Ve lo dico io: i romani concluderanno che la differenziata è odiosa, impossibile, impraticabile, e si convinceranno dell'indispensabilità degli inceneritori. Li chiederanno a gran voce, dopo mesi di puzze e disagi. Mission accomplished... e ora chiamatemi complottista. Articolo tratto da Crisis

Commenti

Sono d'accordo sul fatto che esistono sistemi migliori e non pare proprio che l'Ama sia interessata ad affrontare efficacemente la raccolta differenziata. Non sono d'accordo però con il tono dell'articolo, che sembra voler giustificare i comportamenti scorretti dei cittadini. Nel quartiere Aurelio dove vivo il sistema si sta sperimentando solo in alcune zone, non nella mia. Nonostante questo, per mia scelta, riesco, senza problemi, (l'umido se tenuto areato NON PUZZA fino a una settimana) a differenziare l'umido andando la domenica mattina a consegnarlo con una passeggiata di circa un quarto d'ora (in macchina sarebbero 5 minuti). Non incoraggiamo il boicottaggio e comportamenti poco consapevoli. I rifiuti possono essere RIDOTTI e controllati più facilmente di quel che si pensa e girano un sacco di luoghi comuni sbagliati su questo tema (l'indifferenziato lo butto ogni 15 giorni! e senza l'umido non puzza!). Se ci riesco io...
paola, 14-01-2011 09:14
E' veramente da pazzi pretendere che l'umido venga consegnato in certe ore del mattino.Molte persone, inoltre, sono certamente incivili ad appiccare i fuochi,ma quando è troppo è troppo.Basterebbe che la raccolta dell'umido fosse fatta dagli operatori all'esterno di ogni condominio,dalle 6 alle 10 del mattino, così come avviene da tempo in altre località italiane. Non credo che la gente chiederà mai gli inceneritori a gran voce! Non accadrà mai!!
Teresa, 14-01-2011 10:14
Per la signora Paola: Mi scusi signora, ma lei parla troppo facilmente. Io vivo al quartiere Marconi dove questo metodo di raccolta si fa da seteembre 2010. Siamo sommersi da immondizia e dobbiamo subire il supplizio di lavorare noi al posto dell'AMA, perchè di fatto gliela portiamo MA noi gliela portiamo tutti i giorni !Siamo costretti ! Non ci facciamo la passeggiatina la domenica calmi calmi ! Noi lo facciamo mentre dobbiamo andare al lavoro, deviamo dal percorso che facevamo di solito per andare a consegnarte la mondezza ! Magari di corsa mentre si fa tardi ! La colpa di questo mondezzaio è da dividere a metà tra la gente incivile e questo imbecille metodo di raccolta. Mettessero i cassonetti anche per l'umido , e qualcuno che controlli e faccia multe.Ma così non si può andare avanti.
Francesco, 01-03-2011 08:01
Non avevo alcuna intenzione di "parlare troppo facilmente". Ho solo portato la mia esperienza, che semmai dovrebbe essere di maggior disagio rispetto alla vostra, visto che io ho scelto di conferire l'umido pur non avendo la raccolta vicino casa (solo parte del municipio XVIII ha attivato questo tipo di raccolta, io vivo nella parte non interessata). Non mi faccio una passeggiata di piacere ma, siccome sarebbe per me impossibile consegnare l'umido nei giorni lavorativi, approfitto degli orari domenicali, perchè penso che differenziare l'umido sia importante e volevo far notare che non c'è bisogno di buttarlo tutti i giorni. Nemmeno dove si fa la raccolta porta a porta l'umido viene raccolto tutti i giorni. Sono molto critica delle politiche dell'AMA, che, ormai è chiaro, non vuole una vera raccolta differenziata e ha senza dubbio altri interessi. Però, ripeto, penso che anche noi dobbiamo fare la nostra parte, e che a volte forse, su certi temi (e magari non su altri) tendiamo ad essere polemici e poco costruttivi a priori.
paola, 02-03-2011 03:02
Signora Paola, senza dubbio la gente deve sforzarsi a fare la raccolta differenziata, difatti nel mio post precedente ho diviso le colpe del mondezzaio al 50% tra gli incivili e il metodo. Lo sa una cosa ? I primi quartierio a sperimentare questo metodo al 100% sono Marconi e Tuscolano, guarda caso i quartieri con la più alta densità di popolazione di Roma. Era ovvio che andasse a finire come Napoli, sto iniziando a pensare che tutto ciò abbia un disegno dietro, oppure i vertici dell'ama sono davvero imbecilli. Sigora Paola, lei è single, oppure immagino che se ha una famiglia ha comunque un giardino o un balcone dove mettere le biste con l'immondizia fino ad aspettare domenica...si immagini chi vive in un monolocale, oppure non ha balconi...quello che fa lei non lo può fare ! E poi mi dia retta, un conto è non essere obbligata e andarci la domenica, un'altro è essere costretti ogni giorno.
Francesco, 02-03-2011 10:02
Signora Paola, avevo dimenticato di dirle che, in risposta a quando lei scrive che l'umido puzza dopo 1 settimana, che le cose cambieranno quando inizierà a fare un pò più caldo, si immagini quanto possa puzzare l'umido l'estate quando fa 30-40 gradi. Sotto casa mia c'è una montagna di mondezza dove si formeranno sorci e vermi. Questo è lo spettacolo per i miei bambini quando esco di casa. Il primo obiettivo dell'AMA è tenere Roma pulita, il secondo aumentare la raccolta differenziata. Nel mio quartiere AMA si comporta come se il primo obiettivo è aumentare la raccolta, ma di tenere pulito se ne sono dimenticati.
Francesco, 02-03-2011 10:02
Gentile signor Francesco, non sono single e vivo in un piccolo appartamento privo di qualsiasi spazio esterno. Non ho intenzione di dare lezioni a nessuno, ma sono convinta che, a prescindere dalle pessime politiche dell'Ama, ciascuno di noi debba fare molto di più per il problema dei rifiuti. E' chiaro che non ci devono essere cumuli di sacchetti di rifiuti per strada! Ma è solo colpa dell'Ama il fatto che ci siano? La mia opinione è che i rifiuti DEBBANO E POSSANO ESSERE RIDOTTI, ma per fare questo tutti devono fare la loro parte, A MONTE. Io sto cercando di fare del mio meglio, e ho scoperto con l'esperienza diretta tante cose sui rifiuti che non sapevo. Porto solo la mia esperienza. Se vuole, può visitare il mio blog: http://hofattoilcomposto.blogspot.com La saluto cordialmente
paola, 03-03-2011 08:03
Signora Paola, io sono d'accordo con lei in tutto e per tutto quando mi parla dello sforzo per fare la raccolta differenziata, io la faccio da 5 anni e se sto scrivendo qui è perchè mi interessa il discorso. La ammiro se è vero quel che dice. Però le assicuro che se abitasse nel mio quartiere , sarebbe incazzata quanto me. Ora dovrei scriverle un papiro per farle capire quante colpe ha la gente e quante ne ha l'AMA, lasciamo stare. Mi creda se le dico che le colpe sono da dividere al 50%, mi piacerebbe postare una foto del cumulo che ho sotto casa in questo momento, e mi piacerebbe capire perchè, se l'AMA ha deciso di fare questo tipo di raccolta, non si porta via questo cumulo di mondezza che si riforma dopo un paio di ore. E' vero, c'è molta gente incivile, ma non le sembra che ci sia qualcosa a rivedere nel metodo ? Mi pare che noi cittadini staimo facendo il lavoro al posto dell'AMA, a cui paghiamo le tasse. Gli operatori dell'AMA nel mio quartiete stanno facendo il quadruplo del lavoro di prima, perchè passano 2-3 volte al giorno a togliere i cumuli , e ci sono cumuli di mondezza ovunque. Il mio quartiere (Marconi) ha una densità di popolazione simile a quella di hong kong, è ovvio che non si puà trattare come altri quartieri meno popolosi, quantomeno dovrebbe essere intensificato qualcosa se si è scelti di andare dritti con questo metodo. Per quanto mi riguarda penso che questo metodo non va bene, si dovrebbero mettere 4 cassonetti, plastica, carta, umido e non riciclabile. Vicino ai cassonetti quelli dell'AMA a fare le multe a chi sgarra, sembra il metodo più logico, trall'altro non comporterebbe spese perchè si potrebbero ricilare i vecchi cassonetti che hanno tolto per fare il riciclo di umido e non ricilabile. Inizio ad avere il sospetto che ci sia un disegno dietro a tutto questo, perchè metodo più imbecille non si poteva trovare.
Francesco, 03-03-2011 09:03
Signora Paola, ho appena finito di leggere la pagina del suo blog, che condivido in tutto e per tutto. Non ho ben capito però quale sarebbe il metodo migliore secondo lei. Purtroppo stiamo solo facendo disquisizioni su internet, alla fine i vertici dell'AMA continueranno a fare quel che meglio credono. Purtroppo la gente , me compreso, si sfoga solo su internet, ma così l'ama sento (forse) solo il solletico. Quello che mi fa imbestialire è perchè il porta a porta in alcuni quartieri, i cassonetti in altri, e noi di marconi e del tuscolano gliela dobbiamo portare, facendo il lavoro al posto loro, con le conseguenze che siamo ridotti come Napoli. Quindi, doppio del lavoro, quadrupla sporcizia, anzi, sporcizia sarebbe riduttivo, dire cumuli di mangime maleodoranti per topi, piccioni e mosche. Bisogna educare la gente, reprimere la gente che è maleducata cronica, e far cambiare metodo all'AMA.
Francesco, 03-03-2011 09:03
Il metodo migliore è naturalmente il porta a porta, ed è uno scandalo che non lo si estenda a tutta la città, gradualmente ma a tutta la città. Non lo fanno, che possiamo fare? Ha ragione nel dire che sfogarsi SOLO su internet non serve a niente (ma lo scambio di idee è sempre proficuo); ognuno poi deve provare a fare la sua parte. Chi è più bravo ad agire a livello politico lo faccia (petizioni, proteste ecc.). Io cerco di agire sui comportamenti personali, anche se so che la strada per raggiungere obiettivi concreti è lunga e difficile. Posso capire la situazione del quartiere Marconi, dove tra l'altro mi reco ogni giorno a lavorare. Per ora nel quartiere Aurelio non mi sembra che si siano verificati disagi simili, ma non hanno ancora tolto i cassonetti verdi dalle strade, e comunque mi informerò meglio. L'Ama parla di sperimentazione: forse c'è la possibilità che il sistema venga rivisto e migliorato. Sarebbe utile sapere quali tempi si sono dati e trovare forme di comunicazione che permettano di intervenire sul sistema, anche se ho poche speranze a riguardo. E'per questo che sono convinta che si debba agire prima di tutto sui comportamenti personali.
paola, 03-03-2011 12:03
a parte che confermo e condivido parola per parola il commento di Paola 14 gennaio ore 21:32, ribadisco che ognuno deve fare la sua parte come ha scritto nel suo ultimo commento. Nel mio comune -a 10 km da Roma- col porta a porta l'organico viene raccolto due volte a settimana e rispettando le regole è più che sufficiente. In generale ritengo che la responsabilità individuale venga sempre prima del gestore -inadempiente- del servizio. Vorrei segnalare a chi ha scritto questo articolo un retroscena fondamentale su quanto accade a Roma: http://www.ilcambiamento.it/riuso_riciclo/reportage_raccolta_differenziata_mista_roma.html Non è un caso se non funziona. Senza volontà politica la gestione dei rifiuti a Roma rimarrà sempre una sterile dichiarazione di principio. Dove si è agito con competenza e pianificazione, vedi Villaggio Olimpico nel 2008, l'AMA stessa ha ottenuto il 60% minimo di raccolta differenziata con soddisfazione degli abitanti interessati. Ripeto: l'unica cosa che manca a Roma è la volontà politica, sia di maggioranza che di opposizione. I disagi e i disservizi sono l'effetto, non la causa... Roberto Pirani www.buonsenso.info Per chi vuole approfondire, potete cliccare dal menù a tendina "basta lamentarsi" nel sito per verificare tutte le mancanze oggi a Roma con un documento agile ma completo: la Piattaforma della rete regionale rifiuti del Lazio
Roberto, 03-03-2011 01:03
LA sperimentazione nel quartiere Marconi, da quanto mi è stato detto da operatori dell'AMA, è finita. Ora questo metodo è effettivo. Saranno, almeno così mi è stato detto per vie traverse, solo estesi gli orari e aumentati i punti raccolta. Incredibile, cumuli di mondezza ovunque come Napoli e per loro la sperimentazione è andate bene. E allora cosa doveva succedere per andare male ? Ripeto che quello che mi fa imbestialire è che il mio quartiere è trattato diversamente dal resto di Roma dove ancora ci sono i cassonetti (addirittura un mio collega di colle oppio mi ha detto che sono stati messi nuovi pochi giorni fa),diversamente da quarteiri dove c'è il vero porta a porta (colli aniene, decima e un altro quartiere che ora non ricordo) oppure dove ci sono i cassonetti anche per l'umido e il non riciclabile. Va bene che è colpa della gente, ma secondo lei è possibile che tutti gli incivili di Roma abitino nel mio quartiere ? E' ovvio che no, e questa è la dimostrazione che questo metodo, oltre a essere faticoso, è sbagliato alla radice, almeno per quel che riguarda un quartieri popolosi come Marconi e Tuscolano-Don Bosco. Quando parlo con gli operatori AMA, da settembre mi stanno dicendo che questo metodo sarà esteso a tutta Roma, ma poi mi sento dire da colleghi che gli hanno messi i cassonetti nuovi...e noi sommersi da monnezza...
Francesco, 03-03-2011 04:03
Mi permetto di intervenire perchè trovo i vostri commenti interessanti, non solo delle provocazioni gratuite come capita molto spesso. Mi occupo professionalmente di gestione dei rifiuti urbani, la mia esperienza è che, se si intende avere successo, l'introduzione dei sistemi di raccolta "porta a porta" va fatta con grande cautela. E' opportuno partire dalle situazioni più vocate, dai quartieri residenziali a bassa densità abitativa, dove i cittadini hanno cortili privati e in strada c'è lo spazio fisico per gestire i rifiuti. Una volta introdotta e sperimentata "con successo" (tanto fa il passaparola), si può progressivamente estendere ai quartieri meno vocati, lasciando per ultime le situazioni più difficili, che indubbiamente sono rappresentate dai quartieri ad alta densità, con grandi condomini residenziali e spazi fisici estremamente limitati. In ogni caso è sempre necessario un forte lavoro preliminare di informazione e coinvolgimento dei cittadini, da farsi anche questo "porta a porta" e con il fattivo supporto dell'Amministrazione che deve richiamare alla responsabilità sociale di questa scelta. Sono d'accordo con voi che se non si procede in questo modo significa che c'è una palese volontà di dimostrare che il porta a porta è una scelta fallimentare.
Luca Bartolucci, 03-03-2011 10:03

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