Romania, via libera alla legge 'ammazza-randagi'

La Corte Costituzionale rumena ha dato il via libera alla legge che dispone l’eliminazione in massa dei cani randagi. Il provvedimento provvede che i cani catturati vengano portati in rifugi e, se non adottati o rivendicati da nessun padrone entro 14 giorni, siano uccisi.

Romania, via libera alla legge 'ammazza-randagi'
“Siamo rimasti sgomenti nell'apprendere che la Corte Costituzionale della Romania, dopo una seduta di appena quattro ore, ha dato il via libera alla legge che autorizza la soppressione dei randagi”. Lo dichiara l'Ente Nazionale Protezione Animali che prosegue: “abbiamo più volte detto, e lo ribadiamo anche oggi, che, come sostenuto da autorevoli istituzioni internazionali, lo sterminio di massa è del tutto inutile a risolvere situazioni di randagismo. In questa prospettiva, riteniamo che con l'ok al massacro si cerchi non una soluzione all'emergenza ma quasi una vendetta, compiuta ai danni di animali innocenti, per la morte del bambimo deceduto in seguito ad una ipotizzata aggressione di randagi”. La luce verde accordata dalla Corte Costituzionale purtroppo vanifica i tentativi messi in atto nei giorni scorsi dall'Enpa e da Save the Dogs per evitare la strage. Appena tre giorni fa – lunedì 23 settembre – le presidenti della Protezione Animali, Carla Rocchi, e di “Save the Dogs”, Sara Turetta, avevano incontrato l'ambasciatore della Romania in Italia, trovando un interlocutore attento alle istanze delle associazioni protezionistiche. In quella circostanza l'Enpa aveva offerto la propria disponibilità e il proprio supporto a collaborare, ad ogni livello istituzionale, con le autorità romene per risolvere il problema randagismo nell'unico modo realmente efficace, ovvero incentivando le sterilizzazioni e le adozioni dei cani, anche all'estero. La Protezione Animali comunque non mancherà di fare il possibile per ottenere la revoca in extremis di un provvedimento che risulta, tra l'altro, osteggiato anche da molti cittadini romeni, e ribadisce la propria disponibilità a collaborare con le istituzioni della Romania per portare a soluzione “l'emergenza”, ma è necessario anzitutto che esse tornino sui propri passi. Anche perché, come è stato segnalato da Sara Turetta, nel giro di due o tre anni l'Europa dovrebbe emanare una direttiva sugli animali d'affezione e la Romania sarebbe necessariamente costretta a rivedere la propria policy in materia. La situazione dunque è paradossale. “Ma c'è anche un altro pericolo: che alle vittime istituzionali si aggiungano quelle provocate da improvvisati carnefici vestiti da 'giustizieri' - conclude l'Enpa -. In Romania si rischia un massacro immane, le autorità lo fermino finché sono in tempo”.

Commenti

ho smesso da tempo di scorazzare in mtb per le campagne limitrofe alla periferia di bari,città dove vivo.è estremamente pericoloso a causa di branchi di cani randagi che attaccano se non si è in gruppo di almeno cinque sei persone.non amo fare da preda solitaria e mi considero fortunato per essere riuscito a sfuggire avendo capito per tempo cosa mi stava per succedere.trovarsi in certe situazioni aiuta a capire il perchè di certi provvedimenti.
gigi, 30-09-2013 07:30
Chiedersi cosa abbia determinato la situazione in quel delle campagne di Bari e del Sud Italia in genere, mette in evidenza come il PROBLEMA gravi sull'inerzia, l'ignoranza e l'assenza di una cultura della RESPONSABILITA'. Gentile Luigi, in India che è, rispetto a noi, un Paese del Terzo mondo (per molti aspetti) i programmi di controllo del randagismo endemico passano attraverso campagne MASSIVE di sterilizzazione, vaccinazione e rilascio. Parliamo del 1990. OVVERO ormai 24 anni fa. La metodica è stata regolata e scientificamente indicata dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (non un gruppo di animalisti fanatici) con risultati che sul medio termine ha portato alla caduta libera delle presenze canine sul territorio. La soluzione del problema NON E' LA SOPPRESSIONE perchè ammazzando cani SI LIBERANO POSTI per altri cani NON STERILIZZATI CHE SI RIPRODUCONO. Se in ITALIA a 22 anni dall'approvazione della Legge 281/91 chi DOVEVA intervenire in tal senso l'avesse fatto - cioè gli amministratori pubblici e le ASL - non vi ritrovereste in tali condizioni. Ma si sa che spesso i fondi erogati prendono altre vie che non quella per cui sono destinati. A questo si aggiunge una cultura retriva e irrispettosa degli animali che, purtroppo il nostro SUD, esporta all'estero. Oltre a un'assenza completa di responsabilità nella gestione e registrazione dei cani di proprietà. Pertanto la ROMANIA che gode della stessa incultura, ha preso la tragica e inutile decisione di ammazzare i cani. La invito, invece, a consultare il sito di Save The Dogs - ong italiana - che in 20 anni ha sterilizzato 22.000 cani in due cittadine del sud della Romania portando a ZERO la crescita demografica sui territori che gestisce.
Evi Mibelli, 10-10-2013 07:10
...rettifico SAVE THE DGS ha sterilizzato 22.000 cani in 10 ANNI.
Evi Mibelli, 11-10-2013 01:11

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