Salvaiciclisti, cittadini su due ruote in piazza per 'cambiare strada'

Sabato 28 aprile la grande manifestazione #salvaiciclisti. Ad appena cento giorni da quando alcuni blogger lanciavano l'appello per salvare i ciclisti dalle stragi sulle strade il movimento è cresciuto in maniera esponenziale. A Roma ci saranno sindaci e rappresentanti delle istituzioni, ma i veri protagonisti saranno i 'cittadini su due ruote'.

Salvaiciclisti, cittadini su due ruote in piazza per 'cambiare strada'
Ci siamo. Dopo una lunga attesa, eccoci alla vigilia della grande manifestazione #salvaiciclisti. Proprio domani, sabato 28 di aprile, dalle 15 alle 17, migliaia di ciclisti si ritroveranno a Roma nel viale dei Fori Imperiali per dare una svolta alla mobilità e allo stile di vita cittadini. Sarà il momento culminante di una mobilitazione nata per caso, dalla tragica scomparsa di una giornalista londinese, che ha in breve contagiato mezza Europa ed è divenuta, specie da noi, travolgente. Dai primi di febbraio, quando una manciata di blogger nostrani raccolse l'appello del Times e chiese di pubblicare il manifesto “Salviamo i ciclisti, aiutateci a fermare la strage di chi ha scelto la bici per spostarsi in città” sulle prime pagine e le homepage dei giornali che avessero aderito all'iniziativa – il Cambiamento lo fece, il 9 febbraio -, il movimento non ha fatto che aumentare i propri consensi. Al punto che l'appello è diventato una proposta di legge. Vista la crescente popolarità dell'iniziativa, i sindaci delle maggiori città d'Italia, vuoi per interesse reale, vuoi per questioni d'immagine, si sono scoperti improvvisamente amanti delle due ruote ed hanno aderito ben volentieri. E con loro senatori, deputati, funzionari di partito, presidenti di provincia, portaborse. Ma i veri protagonisti della manifestazione di domani non saranno certo i politici, cui per una volta toccherà il ruolo di spettatori, invitati per “cercare di capire come si fa a risvegliare la passione dei cittadini e ad aggregarli attorno a un tema, ovvero quella cosa che loro non sanno più fare da oltre 20 anni” - come spiega Paolo Pinzuti, uno dei primi promotori dell'iniziativa. I protagonisti, dicevamo, saranno piuttosto i ciclisti. Anche se, per dirla ancora con Pizzuti, sarebbe più corretto parlare di “persone dotate di buon senso che usano la bicicletta”. Non ci saranno simboli di partito né bandiere. "La manifestazione - dicono gli organizzatori - è aperta a tutti senza alcuna distinzione di nazionalità, razza, religione, orientamento sessuale o politico. Tutti i partecipanti sono caldamente invitati a lasciare a casa simboli, manifesti e bandiere di partiti, liste civiche o movimenti: nel segno di quel rispetto reciproco che chiediamo sulle strade italiane". "Veni, vidi, bici: l'Italia cambia strada", è il motto della bicifestazione – così la chiamano gli organizzatori – che vedrà un programma ricco e composito, fra musica, flash-mob, giochi per i più piccoli e tanti interventi al microfono aperto. Chi parteciperà è invitato a raggiungere il luogo d'incontro "in bicicletta, a piedi, coi pattini o col monopattino, col trasporto pubblico, con lo skateboard, sui trampoli, col passeggino o il risciò: venite col veicolo che volete, basta che non sia a motore". Da via dei Fori Imperiali poi, non ci si muoverà. I permessi accordati dalla questura infatti prevedono un sit-in statico visto che la legge non consente di manifestare sfilando in corteo di protesta "a bordo di veicoli" – l'inconveniente ha rischiato di bloccare l'intera iniziativa. Il programma della giornata, disponibile sul sito ufficiale www.salvaiciclisti.it, prevede una prima sessione dalle 15 alle 15.45 con accoglienza dei manifestanti, musica, intrattenimento, seguita dal microfono aperto per i coordinamenti locali di #salvaiciclisti. Alle 16.30 il flash mob “tutti giù a terra” con la bicicletta per ricordare le 2.500 persone uccise sulla strada in meno di dieci anni. Il tutto in collegamento streaming con Londra, dove si svolge una manifestazione analoga. Poi, alle 17, tutti liberi di sciamare in allegria per le strade di Roma. Chi volesse potrà incontrare Pio La Bici, il portavoce della campagna. Oltre a svolgere un importantissimo compito di informazione/sensibilizzazione, l'iniziativa ha anche una valenza politica strategica. In qualche misura, infatti, inchioda i sindaci e le amministrazioni locali alle proprie responsabilità in tema di mobilità sostenibile, li impegna davanti alla comunità a prendere iniziative in linea con lo spirito della manifestazione. È un grande invito collettivo a rimettersi sulla giusta pista. Ciclabile, s'intende.

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