Terzigno, aumentano gli scontri e la tensione sale contro la discarica

Terzigno: la protesta diventa guerriglia, aumentano gli scontri tra manifestanti e polizia e la tensione sale. La scorsa notte un autobus di linea è stato dato alle fiamme, mentre continuano i blocchi stradali e le manifestazioni contro l'apertura di una seconda discarica nel Parco Nazionale del Vesuvio. Intanto il governatore della Campania, Stefano Caldoro, ha dato nuove disposizioni sullo smaltimento dei rifiuti.

Terzigno, aumentano gli scontri e la tensione sale contro la discarica
Continuano le tensioni a Terzigno vicino la discarica Sari nel Parco Nazionale del Vesuvio. La scorsa notte i dimostranti hanno dato fuoco ad un autobus di linea della Eav di Castellammare. Al momento dello spegnimento delle fiamme la polizia e i vigili del fuoco sono stati vittime di una sassaiola che per fortuna non ha contato contusi e feriti. L'evento della scorsa notte ha, così, concluso una giornata per niente tranquilla, fitta di caos, strade interrotte da blocchi stradali e manifestazioni spontanee. Il lunedì notte, invece, 4 poliziotti e 3 manifestanti sono rimasti feriti, mentre 5 sono stati gli arresti: tre ragazzi di 19 anni, un 57enne e un 20enne, residenti tra Terzigno, Trecase e Boscotrecase, tutti accusati di aver lanciato pietre contro gli agenti. Uno di loro sarebbe stato trovato in possesso di un esplosivo. Secondo il questore Santi Giuffré "c’è un’organizzazione che gestisce i tempi e i modi militari degli attacchi alle forze dell’ordine". Sempre nella mattinata di martedì alcuni manifestanti sono entrati nell’ufficio del sindaco di Boscoreale, Gennaro Langella, e hanno messo a soqquadro le scrivanie e i fascicoli. Napoli non può che vivere di luce riflessa. Dopo lo scompiglio a Terzigno, infatti, la situazione nella città è precipitata. Sono circa 1500 le tonnellate di sacchetti neri per strada. Per cercare di calmare, per quanto possibile, le acque il Governatore della Campania, Stefano Caldoro, ha firmato un’ordinanza che obbliga le altre province campane ad accogliere i rifiuti della provincia napoletana che non si riescono a smaltire a Terzigno a causa dei disordini. Fino ad ora 41 camion hanno sversato i rifiuti a Sari, gli altri, invece, sono stati rimandati indietro verso altre discariche campane. La decisione di Caldoro non è stata accolta con entusiasmo dagli amministratori delle altre province che annunciano il ricorso al Tar contro il provvedimento. "La Regione si è assunta la responsabilità di decidere" ha commentato Caldoro. Il trasferimento di quantità limitate di rifiuti a Savignano Irpino (AV), San Tammaro (CE) e Sant’Arcangelo Trimonte (BN) avrà una durata limitata, fino al ripristino delle condizioni di un regolare funzionamento di altri impianti della provincia di Napoli previsto per il 26 ottobre.

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