La Siria vista da lontano, una nuova guerra imperialista?

"Una nuova guerra imperialista, dopo quella che un anno fa ha straziato la Libia, sembra sul punto di esplodere, questa volta in Siria". Il copione è lo stesso? Il conflitto è creato ad hoc con lo zampino della Nato? Chi trarrà beneficio da questa nuova carneficina? Cosa stanno raccontando i media? La Siria vista da lontano, con gli occhi di Marco Cedolin.

La Siria vista da lontano, una nuova guerra imperialista?
È trascorso poco più di un anno dalla sanguinosa guerra imperialista che ha straziato la Libia di Gheddafi, provocando decine di migliaia di vittime civili, la distruzione delle principali città e l'annientamento di una florida economia, e già una nuova guerra imperialista sembra sul punto di esplodere, questa volta in Siria, come sempre ad opera dei colonizzatori statunitensi e dei loro servi europei, coalizzati sotto la bandiera insanguinata della Nato. Il copione è in tutto e per tutto identico a quello di un anno fa (e di altre operazioni analoghe precedenti) e dimostra come la banda di criminali che governa per conto terzi le 'democrazie' occidentali non brilli sicuramente in fantasia. Un presidente, questa volta Assad, demonizzato dai media come tiranno sanguinario e un governo legittimamente in carica impropriamente definito regime... Un'opposizione interna costruita a tavolino e foraggiata attraverso l'invio di briganti, mercenari e truppe speciali dei paesi Nato, unitamente a copiosi rifornimenti di armi e mezzi. Con lo scopo precipuo di creare attentati terroristici, conflitti armati e stragi, al fine di gettare il paese nel caos e costruire i presupposti necessari a rappresentare un teatro di guerra civile in realtà inesistente. Le solite stantie rappresentazioni filmiche, portate avanti con la compiacenza delle associazioni a libro paga Nato, come Amnesty international e la Croce Rossa, e dei pennivendoli di ogni estrazione e colore, che dispensano filmati falsi, immagini taroccate con photoshop e notizie destituite di ogni fondamento, sempre accreditate da qualche anonima fonte 'ribelle'. A far nascere il mito consunto di fantomatiche stragi di civili, fosse comuni, bombardamenti sulle persone inermi, passando attraverso l'immarcescibile spettro delle ferali armi chimiche, con le quali il 'regime' si appresterebbe a gasare la popolazione. Come corollario a tanto impegno profuso nella sceneggiatura, rimane immutato anche il copione della diplomazia. Sanzioni a raffica contro il 'cattivo' Assad, espulsione dei diplomatici siriani e reiterati appelli al governo legittimo, affinché si dimetta e lasci spazio alla 'democrazia' come sempre declinata sotto forma della banda di briganti al soldo della Nato. Con in questo caso la nota di colore determinata dal presidente turco Erdogan che cogliendo l'opportunità di scalare qualche posizione nella lista di gradimento del padrone statunitense è arrivato ad inscenare un incidente diplomatico, incentrato intorno al presunto abbattimento di un caccia turco risalente alla seconda guerra mondiale. Insomma la sensazione è esattamente quella di essere ritornati ad un anno fa e che ad impedire finora lo scatenarsi di una nuova 'Odissea all'alba' sia stato solamente il veto della Russia e della Cina, fortemente contrarie allo scatenamento di una tempesta di 'bombe umanitarie'. Se Russia e Cina resteranno ferme sulle loro decisioni, é probabile che gli americani ed i propri servi si vedano costretti a giocare tutte le proprie carte nella costruzione di una guerra civile fra le truppe siriane di Assad, sostenute dalla stragrande maggioranza della popolazione, e le bande di briganti al soldo della Nato. Ma se la guerra 'incivile' non avesse successo, si profila all'orizzonte lo spettro di un conflitto di ben altra portata che potrebbe risultare di grande utilità per il capitalismo occidentale ormai giunto al collasso e sul punto d'implodere rovinosamente su se stesso. Articolo tratto da Il Corrosivo

Commenti

Fondamentalmente sono d'accordo con quanto sostenuto nell'articolo.Rimane il fatto però che la familia Assad ha esercitato per anni un controllo dittatoriale della Siria.E'questo forse il suo punto debole.Non essere stata capace di coalizzare le forze politiche intorno a un obiettivo comune,ossia indipendenza della Siria da ingerenze esterne.Ma si sa troppo poco per dare dei giudizi precisi.
Giuliano Gatta, 19-07-2012 04:19
per anni sono andato tutti i mesi a Damasco per lavoro, anche due volte al mese, ...un paese affascinante, diverso, un paese dove ancora si respira la civiltà contadina...un paese dove l'amicizia è più importante della carriera....un paese dove puoi passare ore in un negozio a bere il the ed a parlare con il propietario...e magari non compri nulla...un paese dove ci sono ancora i cantastorie nei bar che raccontano, con la spada in mano, le gesta di Gilgamesh!...un paese dove è normale avere una macchina di quaranta anni...un paese dove è importante invece avere il cuore, nuovo! La Siria non è quello che descrivono i giornali e le TV...la Siria è una nazione , forse una delle pochissime rimaste sulla terra, dove non impera il consumismo, dove ancora esistono valori millenari, dove il rispetto per la donna parte dal cuore e dal cervello...non è una formalità, un'etichetta di modernità attaccato al collo...e poi ti vai a vedere un pornazzo o a trombare una minorenne che batte sul marciapiedi!! In Siria, il rispetto tra uomini e donne lo vedi nel modo di porsi per la strada, la dignità con cui gli uomini e le donne si rapportano...tutto questo è visibile, ed è quello che non c'è più nei paesi nostri, dove si consuma tutto!..abbiamo tantissimo da imparare dalla Siria e dal loro modo di vivere....gli amici d'infanzia, a Damasco, si vedono in gruppo tutti i giorni e prendono il tè insieme, anche se hanno un lavoro, anche se hanno una famiglia...gli schiavi schiavizzati, sono qui nelle nostre città, siamo noi che corriamo come matti dalla mattina alla sera, noi che facciamo due o tre lavori, noi che vogliamo far diventare i Greci o gli Spagnoli o gli Italiani...come i cazzo di Tedeschi....%u200E...non ho nulla contro i tedeschi ed amo la loro cultura e civiltà...ma io sono italiano, e voglio vivere come hanno vissuto i miei padri e nonni...voglio andare in Grecia e trovarci i greci, con una birra sul tavolino a guardare il mare...lavorare meno e lavorare tutti...non era uno slogan vuoto, ma un programma di vita per la Terra !! Tornando alla Siria, non è certo un caso che si stia tentando di destabilizzarla dall'interno...ha l'esercito più poderoso del Medio- Oriente ed in pratica è rimasta l'ultimo baluardo al modello consumistico americano, dopodichè avremo un bel pianeta di consumatori per la gioia dell'American way of life!
Luigi De Benedictis, 19-07-2012 10:19
Al momento in cui commento non so cosa sia successo ad ora in Siria. I media nazionali enfatizzano la caduta del...regime (?) ora per ora, con mente e cuore schizofrenicamente divisi -ma non per patologia naturale bensì per patologia cinicamente affaristica- succubi e artefici come sono del dio denaro. Quel dio onorato dai prepotenti sempre e solo con le armi. Possibile che non ci sia nessuno capace di fargliele disintegrare in mano e di azzerare simultaneamente i depositi bancari dei loro produttori-venditori? Dio della giustizia, risveglia il cuore e la mente delle tue creature!
Franco, 20-07-2012 04:20
Sinceramente credo che l'errore che sta commettendo buona parte della sinistra europea è catastrofico, sostenere Assad o giustificarlo è un suicidio politico per quanto riguarda i rapporti con gli arabi. In quello che sta accadendo nel mondo arabo c'è ben poco di imperialista, è il popolo che si sta svegliando, agli americani non conviene assolutamente la caduta di Assad, come non conveniva quella di Mubarak. Per gli americani questi regimi, chi più chi meno, sono sempre stati garanzia di controllo diretto o indiretto sulle loro politiche estere. Se i popoli arriveranno al potere il controllo non ci sarà più. Per i siriani Assad è in realtà sostenuto da Israele, perchè di fatto il Golan è la più grande bufala degli ultimi 40 anni, loro occupano il Golan, lui usa il Golan come scusa per distrarre i siriani da quello che accade dentro, ma di fatto non ha mai sparato un singolo proiettile per liberare il Golan! E inoltre alla sinistra qui sfugge il fatto che quella in Siria è anche una guerra religiosa tra sciiti e sunniti, dove pochi alawiti governano con pugno di ferro un paese a stragrande maggioranza sunnita. E alla fine i sunniti, giustamente, si sono stancati!
Abu Khalil, 21-07-2012 08:21
a rischio di essere considerato un conservatore reazionario,alle rivolte di popolo non ci ho mai creduto.Faccio parte di quella generazione che ha visto all'opera la più grande rivolta di popolo che si sia mai vista,la rivoluzione culturale cinese,esaltata da tutti come la risposta del popolo allo strapotere delle burocrazie.Alla resa dei conti,si è rivelata una geniale manovra di Mao che ha manipolato i giovani idealisti per eliminare i suoi nemici di partito:cioè,per chi in Europa la sosteneva,una bufala.Dove sono adesso i Capanna,i Piperno e compagnia bella che ne cantavano le lodi?Non so cosa succeda in Siria,ma ha tutta l'aria di essere una di quelle rivolte di popolo in cui ci lasciano la pelle gli ingenui e chi si trova di mezzo e a raccogliere i frutti sono quelli che le hanno manipolate dall'esterno.Ma questo purtroppo si capisce troppo tardi.Che il regime di Assad fosse una dittatura nessuno lo mette in dubbio.Ma era tale da giustificare la distruzione di un paese e la morte di 20.000 persone?Giuliano Gatta
Giuliano Gatta, 23-07-2012 12:23
In Italia, con la scusa del terrorismo, siamo presidiati militarmente. Da anni ormai ci sono militari con il mitra spianato in ogni zona strategica di Roma. Se cominciassimo a scendere in strada per ribbellarci a quello che ci stanno facendo i governanti, per tutte le ingiustizie e soprusi che dobbiamo subire, a cominciare dalla Gerit, e dalle banche....pensate che ci sarebbero meno di 20.000 morti se cominciassimo ad attaccare a sassate o con le bombe le sedi istituzionali? Quale governo, se attaccato, non risponderebbe come sta facendo Bashar al-Assad, in Siria? Stanno destabilizzando la Siria, nel modo più semplice possibile.
Luigi De Benedictis, 23-07-2012 05:23

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