I cittadini che vogliono contare hanno fatto sentire la loro voce a Roma, alla manifestzione nazionale indetta da 300 organizzazioni aderenti alla campagna Stop TTIP Italia e dai suoi 50 Comitati locali. Il TTIP, il trattato transatlantico tra Usa e Europa che, se andrà in porto, sancirà la definitiva supremazia delle multinazionali non solo sui popoli ma anche sugli Stati, procede e grandi passi.
Oltre i due terzi del testo negoziale del TTIP, ben 248 pagine, sono  state desecretate e rese pubbliche da Greenpeace. Sono la sostanza della  trattativa tra Stati Uniti e Unione Europea al punto in cui si è  arrivati durante l’ultimo round negoziale, svoltosi a New York a fine  aprile.
 “L’Unione Europea ha detto di avere ottenuto protezioni per settori sensibili della nostra vita quotidiana” ha dichiarato Monica Di Sisto, tra i portavoce della Campagna Stop TTIP Italia, “come l’agricoltura, il cibo, i prodotti di qualità, ma sono ancora  tutti aperti e in molti casi è evidente che li sta solo usando come  merce di scambio per quello che vuole davvero: appalti, lavoro senza  garanzie e a basso costo, finanza e privatizzazioni senza controllo  sulle due sponde dell’Atlantico”.
 Nel capitolo sulle misure sanitarie e fitosanitarie, che dovrebbe  stabilire gli standard di riferimento per la qualità e la salubrità dei  cibi, non c’è alcun riferimento a quel Principio di precauzione che  l’Unione Europea dice di voler salvaguardare, ma vengono ben specificati  quegli organismi che promuovono gli standard a livello internazionale,  come il Codex Alimentarius, che hanno criteri meno rigidi dell’Agenzia  europea per la sicurezza alimentare.
 “Nella Cooperazione regolatoria” ha dichiarato Elena Mazzoni, tra i coordinatori della Campagna Stop TTIP Italia  “emerge come la cosiddetta armonizzazione degli standard e delle  normative venga fatta al di fuori degli occhi indiscreti degli organismi  democraticamente eletti. A dirigere i giochi la Commissione Europea e  le Agenzie federali statunitensi. E senza il minimo accenno, peraltro,  al Principio di Precauzione”.
 “La documentazione resa pubblica” ha sottolineato Marco Bersani, tra i coordinatori della Campagna Stop TTIP Italia,  “dimostra quello che da tempo la campagna Stop TTIP denuncia: il TTIP è  un attacco generalizzato ai diritti e alla democrazia. Se ad oggi era  la democrazia a definire i limiti del mercato, con il TTIP sarà il  mercato a definire i limiti della democrazia”.
È stato anche pubblicato in 17 Paesi europei il rapporto “Contadini europei in svendita – I rischi del Ttip per l’agricoltura europea” redatto da Friends of the Earth Europe in collaborazione con l’associazione Fairwatch.
Il controverso accordo commerciale TTIP in fase di negoziazione tra  l’UE e gli Stati Uniti potrebbe portare al disastro l’agricoltura  europea. E’ la conclusione del rapporto  “Contadini europei in  svendita – I rischi del Ttip per l’agricoltura europea” redatto da  Friends of the Earth Europe e pubblicato in Italia in collaborazione con  l’associazione Fairwatch. Il rapporto analizza tutti gli studi più  recenti di impatto economico del Trattato di partenariato transatlantico  TTIP sul settore agroalimentare europeo, e rivela come il TTIP possa  rappresentare per esso una vera e propria minaccia. Il TTIP aumenterà le  importazioni dagli Stati Uniti, con un vantaggio per le grandi imprese  Usa fino a 4 miliardi di euro, 1 mentre avrà pochi benefici e e per  pochissimi grandi produttori europei, la maggior parte del settore  industriale
 Lo studio mostra come mentre il contributo  dell’agricoltura al Pil europeo potrebbe diminuire dello 0,8%, con  conseguente perdita di posti di lavoro, quello statunitense aumenterebbe  dell’1,9%. Una vera e propria ristrutturazione del mercato che avrebbe  effetti anche sulla gestione del territorio e sulle caratteristiche del  tessuto produttivo agricolo europeo e italiano.
 “Si prevede, infatti, che il TTIP porterà molti agricoltori in tutta  l’UE a confrontarsi con una maggiore concorrenza e prezzi più bassi da  parte dei competitor Usa – spiega la coordinatrice del rapporto per  l’Italia Monica Di Sisto di Fairwatch, tra i portavoce della Campagna  Stop TTIP in Italia –  minacciando le aziende agricole di tutta Europa,  oltre ad avere un impatto negativo sulle aree rurali e sugli interessi  dei consumatori”.
Mute Schimpf, responsabile delle ricerche sull’agrifood di Friends of  the Earth Europe, spiega: “La nostra preoccupazione concreta è che  l’agricoltura europea, nelle dinamiche negoziali, venga sacrificata per  chiudere l’ accordo TTIP a tutti i costi. Il rapporto rivela anche che  le lobby agroindustriali, sia negli Stati Uniti sia in Europa, stanno  spingendo per un maggiore accesso ai rispettivi mercati agricoli”.
 Gli Stati Uniti, in particolare, mirano ad abbattere gli standard di  sicurezza alimentari e di benessere degli animali in genere superiori in  Europa.
 “Tuttavia, anche se si mantenessero gli standard in vigore nell’UE,  l’aumento delle importazioni dagli Stati Uniti inonderà i mercati  europei, garantendo enormi opportunità di esportazione e di profitti per  le aziende alimentari e gli allevamenti Usa a scapito di quelli  europei, e facendo diventare per questi ultimi assolutamente  antieconomico rispettare le regole in vigore.
Alcune previsioni di settore
DOP
 Il danno commerciale previsto con il TTIP potrà essere compensato dalla  difesa delle nostre DOP? Sembrerebbe proprio di no. Al di là della  chiara opposizione statunitense a ogni tipo di risultato ambizioso in  questo settore, la lista proposta di prodotti DOPe  DOC da tutelare  (poco più di 200 su quasi 1500 protette dall’Unione europea, di cui 41  italiane su 269 riconosciute dal nostro Ministero delle politiche  Agricole e Forestali e attive) non solo è insufficiente, ma prevede  chela maggior parte dei prodotti “italian sounding” già sul mercato Usa  non possano venire ritirati e che anzi, per il principio della  reciprocità commerciale, circolino tranquillamente in Europa come mai è  potuto succedere fino ad oggi
CARNI
 Tutti gli studi analizzati prevedono che, se le tariffe dell’UE saranno  eliminate come previsto, ci saranno aumenti significativi delle  importazioni di carne bovina statunitense verso l’Europa, che varranno  fino a $ 3,20 miliardi. Gli allevamenti di manzo europei che producono  carne di alta qualità, sono considerati particolarmente a rischio
LATTE E LATTICINI
 In questo settore le esportazioni Usa si prevede che aumentino fino a  5,4 miliardi di dollari in più, mentre quelle europee al massimo di 3,7  miliardi di dollari. Per tutti i produttori di latte europei di  verificherà una ulteriore caduta dei prezzi interni
POLLAME
 Al momento c’è molto poco commercio di prodotti avicoli o uova tra Stati  Uniti e UE 39, ma i gruppi di pressione degli Stati Uniti vogliono  usare il TTIP per aprire il mercato UE abbattendone gli standard di  sicurezza alimentare.
SUINI
 La produzione di carne di maiale europea è il doppio di quella degli  Stati Uniti, e ha regole più severe sul benessere degli animali. Il vero  nodo è la ractopamina: tra il 60% e l’ 80% dei suini negli Usa è  trattato con questo ormone vietato da noi perché danneggia il sistema  endocrino umano. Gruppi di pressione degli Stati Uniti stanno premendo  per l’eliminazione di questo,  oltre che per la completa eliminazione  delle tariffe.
 
           
       
      