Capannori: da gennaio meno tasse per chi fa la differenziata

Meno rifiuti indifferenziati produci, minore sarà la tassa sui rifiuti. A partire da gennaio 2012 a Capannori verrà adottata la Tariffa di Igiene Ambientale (Tia) con l'obiettivo di incrementare la raccolta differenziata che nel comune toscano sfiora già l'82%.

Capannori: da gennaio meno tasse per chi fa la differenziata
Meno rifiuti indifferenziati produci, minore sarà la tassa sui rifiuti. A partire da gennaio del 2012 a Capannori verrà adottata la Tariffa di Igiene Ambientale (Tia) che ha l'obiettivo di incrementare la raccolta differenziata che nel comune toscano sfiora già l'82%. Grazie a dei microchip nelle speciali buste per la raccolta dei rifiuti indifferenziabili, sarà possibile calcolare il rispettivo risparmio sulla Tariffa di Igiene Ambientale. Le speciali 'buste della spazzatura avranno infatti al loro interno un chip che sarà letto da un apposito strumento in dotazione agli operatori Ascit al momento del ritiro della spazzatura. I cittadini che esporranno i rifiuti indifferenziati soltanto una volta a settimana e non due come avviene di solito, vedranno applicarsi una riduzione in bolletta: lo sconto verrà calcolato, dopo un periodo prestabilito, a seconda del numero dei ritiri. Il nuovo sistema coinvolgerà inizialmente 8 frazioni della zona sud, cioè 1550 famiglie e 335 utenze non domestiche come bar, negozi e uffici. Come ha spiegato l’assessore all’ambiente Alessio Ciacci l’inserimento della Tia comporterà risvolti molto positivi sulla diminuzione della quantità dei rifiuti prodotti dai cittadini, oltre a garantire un sistema tariffario più equo, dal momento che ogni famiglia pagherà secondo quanti rifiuti indifferenziati produce. E così mentre dall'Unione europea arriva un nuovo richiamo all'Italia per l'emergenza rifiuti in Campania, il comune di Capannori conferma il suo posto in prima linea nelle buone pratiche dimostrando che una corretta gestione dei rifiuti è possibile. Capannori è stato infatti il primo comune italiano ad adottare la strategia Rifiuti Zero elaborata da Paul Connet.

Commenti

Da tempo mi faccio una domanda. Sono decenni che raccontiamo di esempi di comuni virtuosi.Ritengo che ciò non sia più sufficiente. Non sarà il momento di cominciare a raccontare il corso che fanno i materiali raccolti? Non è ovvio. Molti infatti credono che i materiali raccolti venganono poi immessi in un calderone. Se non è così, dove sono le industrie, che producono oggetti e materiali provenienti da quelli raccolti? .
pio, 17-01-2012 02:17

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